giovedì 10 luglio 2025

Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan (2025)

Lo so, non si fa, ma non esiste che io aspetti per vedere Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan (LUPIN THE IIIRD 銭形と2人のルパン), ONA diretto dal regista Takeshi Koike.


Trama: un aeroporto della Federazione di Robiet viene fatto saltare in aria da un terrorista che, sotto gli occhi di Zenigata, si palesa con lo stesso volto di Lupin III. Messosi a caccia del ladro, Zenigata scopre una terribile verità...


No, non mi sento in colpa. A casa ho due versioni de La donna chiamata Fujiko Mine e un cofanetto dedicato alla trilogia di Koike a dimostrare che acquisterò qualsiasi versione home video di Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan, quando riterranno opportuno distribuirlo finalmente in Italia, anche se ciò significasse avere in casa un altro cofanetto di bluray. Premesso questo, io lo avevo detto già nel 2017 che avrei voluto un "trattamento Koike" anche per Zenigata, e sebbene il regista, da buon vecchio marpione, abbia preferito dedicarsi prima alle bugie di Fujiko, ha infine esaudito il mio desiderio. E' valsa la pena aspettare così tanto? Sì, dai. Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan punta i riflettori sul bistrattato ispettore, rendendolo un integerrimo uomo di legge dal fascino hard boiled, un poliziotto che nella vita ha visto di tutto, ma si tiene ancora stretta un'integrità morale adamantina, quasi d'altri tempi. Il sentimento che Zenigata prova verso Lupin è un odio smisurato, a livello quasi istintivo, e non stupisce quindi che l'ispettore venga ingannato, all'inizio del film, dal terrificante attentato che spazza via un aeroporto e buona parte degli innocenti passeggeri che hanno avuto la sfortuna di transitare di lì per caso; il terrorista ha il volto di Lupin, Lupin normalmente è un ladro ma è comunque un criminale, quindi il colpevole DEVE essere Lupin. Quel rispetto diffidente che, nelle varie serie dell'anime, è diventato un rapporto assai simile a quello tra Tom e Jerry, con Zenigata costretto nelle vesti di comic relief, nell'universo di Koike non esiste, e ciò che arriva a legare i due personaggi alla fine di Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan è qualcosa di ancora diverso, ovvero un reciproco riconoscimento delle rispettive abilità che genera la consapevolezza di avere di fronte un avversario formidabile e pericoloso. 


Questo piccolo ma soddisfacente character study viene inserito all'interno di una trama dal sapore anni '70-'80, la quale si snoda in un Paese che richiama tanto l'Unione Sovietica dell'epoca (Robieto, potete pronunciarlo anche "Roviet", direi che l'assonanza è palese), in guerra aperta con gli Stati Uniti di Arka. Una metafora sottile come un tubo Innocenti e altrettanto leggera, ma le storie di Lupin ambientate nei climi da guerra fredda sono anche le migliori, e dovete tenere presente che le opere di Koike hanno sempre un sapore un po' vintaggio. Inoltre, ancor più dei tre film che lo hanno preceduto, Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan è asservito ad una trama generale che fa capo a un lungometraggio uscito da pochissimo in Giappone, ovvero Lupin the IIIrd the Movie: The Immortal Bloodline. I due Lupin del titolo originale sono, infatti, il vero Lupin e un folle dinamitardo che ha il suo stesso viso, il che ci porta direttamente al primo film dedicato al personaggio di Monkey Punch, che noi avremmo anche intitolato Lupin III e la pietra della saggezza, ma che in originale è "Lupin vs il Clone". L'ombra di Mamo (o di un personaggio che gli somiglia molto), d'altronde, si profila sinistra sin dalle immagini post credit di quel capolavoro di Lupin the IIIrd - La lapide di Jigen Daisuke, a proposito del quale mi sento di dire che l'unico, reale difetto di Lupin the IIIrd: Zenigata to Futari no Rupan è un Jigen sottoutilizzato, relegato un po' al ruolo di beone brontolone che, l'unica volta in cui tira fuori la pistola, è per farsi fregare da Zenigata. E' giusto e doveroso che i riflettori siano puntati sull'Ispettore, ma cosa deve fare una fangirl di Jigen, salvo lamentarsi e sperare in un altro film in solitaria?


Sto divagando, scusate. In realtà, all'inizio del post ho scritto " E' valsa la pena aspettare così tanto? Sì, dai.", quindi qualcosina che non va nell'ultimo ONA diretto da Takeshi Koike c'è, e non è tanto la poca attenzione dedicata a Jigen, quanto la solita tendenza alla sciatteria per quanto riguarda character design e animazioni. Questo stile più asciutto e meno barocco rispetto a La donna chiamata Fujiko Mine e La lapide di Jigen Daisuke era già un grosso difetto di Lupin the IIIrd - Ishikawa Goemon getto di sangue; anche in questo caso, nei campi lunghi e medi i personaggi risultano appena abbozzati, in contrasto con primi piani fatti di linee pesanti e chiaroscuri marcati, una scelta che, probabilmente, aiuta in primis a contenere il budget, ma che non ha mai incontrato il mio favore (per dire quanto disattenti sono animatori e disegnatori, c'è un corpo a corpo tra Jigen e Zenigata in cui il primo è privo del "pizzetto" distintivo di Koike, che parte subito sotto il labbro inferiore, e sembra senza barba, come potete vedere nell'immagine sotto). Chapeau invece alle scene d'azione, il cui montaggio trasforma ogni attentato del Lupin malvagio in uno jump scare coi fiocchi, e all'abbondanza di sangue e violenza che rende soddisfacente anche una scazzottata tra Lupin e Zenigata, al netto di favolose esagerazioni anatomiche che rendono i personaggi praticamente immortali. E, a proposito di "immortali", chiudo dicendo che non vedo l'ora che esca anche in Italia Lupin the IIIrd the Movie: The Immortal Bloodline, un film che aspetto quasi più di qualsiasi opera horror o d'autore, anche se segnerà la fine della collaborazione tra  Lupin e Takeshi Koike, l'unico autore capace di infondere nelle creature di Monkey Punch quel fascino underground e adulto che le rende affascinanti ancora oggi. Che la Koch Media mi ascolti, magari senza limitarsi a qualche evento speciale al Lucca Comics, al Far East Festival o alle solite proiezioni di tre giorni che dalle mie parti non si vedono nemmeno per sbaglio, grazie!
 
Ma cosa mi tocca vedere?

Del regista Takeshi Koike ho già parlato QUI.

Ma cosa mi tocca leggere??? O Takeshi!!! MA....!

Il mediometraggio è una prosecuzione degli special dedicati ai singoli comprimari del franchise (Lupin the IIIrd - La lapide di Jigen DaisukeLupin the IIIrd - Ishikawa Goemon getto di sangue Lupin the IIIrd - La bugia di Mine Fujiko), ed è il prequel di Lupin the IIIrd the Movie: The Immortal Bloodline, che dovrebbe essere uscito nelle sale giapponesi il 27 giugno e chissà se e quando arriverà mai da noi. Nell'attesa, le opere precedenti di Koike sono racchiuse in un ottimo cofanetto edito da Koch Media, che vi consiglio di recuperare, aggiungendo l'indimenticata serie Lupin the Third - La donna chiamata Fujiko Mine. ENJOY!

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