venerdì 4 luglio 2025

2025 Horror Challenge: Specie mortale (1995)

La challenge horror di oggi predeva il recupero di un film uscito nel 1995, quindi ho scelto Specie mortale (Species), diretto dal regista Roger Donaldson, che compie 30 anni proprio tra un paio di giorni. 

Il post, anche se non avrei voluto perché il film in questione è parecchio brutto, serve anche a commemorare Michael Madsen, una delle mie grandissime crush cinematografiche nonché emblema di uomo estremamente cool, che è purtroppo morto ieri. Ci vediamo nei film, Michael, ballando leggeri e strafottenti sulle note di Stuck in the Middle With You.


Trama: Sil, ibrido femmina tra umano e alieno, fugge da un laboratorio di ricerca a seguito del tentativo degli scienziati di ucciderla. Sviluppatasi da bambina a donna nel giro di un paio di giorni, Sil si mette in cerca di un uomo con cui accoppiarsi e generare un figlio, lasciandosi dietro una scia di cadaveri...


Aah, che belli gli anni nov... ehm. No, nemmeno gli '80 erano belli ma, Cristo, la monnezza che hanno prodotto i '90. Specie mortale è uno di quei "simpatici" horror sci-fi ad altissimo budget e zeppo di facce famose che non è invecchiato male, di più, e questo nonostante abbia ottenuto tutto ciò che si era sicuramente prefissato, ovvero fare soldi a palate e generare un'infinità di seguiti. Diciamo che, di base, ricordo un battage pubblicitario che puntava essenzialmente sulla bellezza sensuale di Natasha Henstridge, e immagino che chi sia andato al cinema a vedere Specie mortale per godere della vista dell'attrice sia tornato a casa soddisfatto. In realtà, Specie mortale è molto castigato in questo, perché non ha il coraggio dei thriller erotici di fine anni '80 e dell'inizio della decade successiva, e si limita a mostrare la  Henstridge e seno nudo o mentre si profonde in tre amplessi (tra i quali due tentativi che si limitano a una limonata "spinta") sensuali quanto una puntata di Arriva Cristina. Il resto è un "vorrei ma non posso", ovvero un film estremamente maschilista imperniato su una creatura aliena, guidata dall' imperativo genetico dell'accoppiamento a scopo riproduttivo, la quale, in quanto donna, non può perseguirlo senza uccidere i malcapitati che le capitano sotto mano. Sil è una creatura indesiderata fin dall'inizio, da quando il suo viscido creatore Fitch decide di sbarazzarsene salutandola con un gesto della mano e una lacrima, un'aliena che fugge e, nel giro di un paio di giorni, si ritrova vittima di uno sviluppo fisico iperaccelerato che ne cambia completamente le priorità; non più bambina in fuga, bensì donna nel pieno dell'età fertile. Una sceneggiatura non dico intelligente, ma almeno interessante, avrebbe puntato sulla confusione di Sil, extraterrestre prigioniera di un mondo estraneo e anche di un corpo governato da pulsioni sconosciute; avrebbe sfruttato un empatico come andrebbe fatto, utilizzandolo per capire i tormenti della creatura e magari farsene portavoce, creando qualche legame originale, invece di fargli fare da cercapersone e indovino. Invece, abbiamo un gruppo di scienziati capitanati da un mercenario, il cui unico scopo è capire la fisiologia di Sil solo per eliminarla prima che si accoppi e procrei, secondo un pattern abbastanza banale che vede gli umani contro il mostro, senza grandi dubbi morali.


Specie mortale,
se non altro, vanta un design alieno e un paio di sequenze oniriche realizzate da Giger, il quale avrebbe voluto molti più stadi evolutivi per Sil, ma quel paio di guizzi originali fanno a pugni con la piattezza generale della regia di Roger Donaldson, che si "risveglia" giusto nel corso delle sequenze finali ambientate nelle fognature (qui l'unico vero difetto sono, purtroppo, i primi tentativi di motion capture, che rendono Sil un ammasso di pixel appiccicati sullo schermo, inguardabili a livello Il tagliaerbeed è un peccato, perché gli effetti speciali artigianali non sono male). La cosa che fa più "specie" del film è però lo spreco di attoroni da Oscar, i quali vengono surclassati da una novellina come la Henstridge la quale, forse perché insicura e spaesata, conferisce a Sil una sorta di confusa ingenuità che si amalgama alla perfezione con la fredda sensualità dell'attrice, rendendo il personaggio almeno carismatico, se non tridimensionale. Il resto, lo ammetto, mi provoca imbarazzo a parlarne. Andiamo per ordine di credits. Non so cosa avesse visto Ben Kingley, dopo un Oscar per Gandhi e una signora interpretazione in Schindler's List, tranne forse un assegno, per interpretare uno scienziato talmente mal caratterizzato che non viene neanche voglia di sottolinearne la pochezza morale; Michael Madsen all'epoca era all'apice della forma fisica, quindi un figo da primato, ma sfido chiunque a considerarlo un attore capace di portare sulle spalle il ruolo dell'eroe protagonista e, in tutta onestà, il ruolo in cui è costretta Marg Helgenberger (quello della scienziata che non vede l'ora di scoparsi il mercenario muscoloso e misterioso, al punto da fare scenate di frustrazione in pubblico) è svilente per entrambi i coinvolti; Alfred Molina era ai primi ruoli in suolo americano e, preso come comic relief pesantemente connotato come sfigato affamato di patata può anche andare bene, contestualizzando un simile ruolo nell'anno in cui il film è stato girato; Forest Whitaker è un altro che, probabilmente, ha visto un assegno sostanzioso in un momento di magra pre-riconsacrazione a grande attore, perché Dan l'empatico è tutto ciò che uno dotato di simili poteri non dovrebbe essere, oltre a non servire a un cazzo in un contesto di militari e scienziati. Potrei andare avanti ore a ribadire quanto Specie mortale sia un film invecchiato male, ma non vale la pena. Questa è un'altra di quelle opere che può sopravvivere grazie alla nostalgica indulgenza di chi lo ha visto per la prima volta a 16 anni, consacrandolo a film del cuore, e purtroppo per Specie mortale io sono vissuta fino a 44 anni senza averlo mai visto. Ops. 


Di Ben Kingsley (Fitch), Michael Madsen (Press), Alfred Molina (Arden), Forest Whitaker (Dan), Marg Helgenberger (Laura) e Michelle Williams (Sil da piccola) ho parlato ai rispettivi link.

Roger Donaldson è il regista della pellicola. Australiano, ha diretto film come Cocktail, Cadillac Man - Mister occasionissima e Dante's Peak - La furia della montagna. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 80 anni.


Natasha Henstridge
interpreta Sil. Canadese, ha partecipato a film come Species II, FBI - Protezione testimoni, Fantasmi da Marte, FBI - Protezione testimoni 2, Species III e a serie quali Oltre i limiti e CSI - Miami; come doppiatrice ha lavorato in South Park. Anche produttrice, ha 51 anni e quattro film in uscita. 


Specie mortale
vanta ben quattro seguiti: Species II, Species III e Species IV - Il risveglio, tutti a me sconosciuti. Se volete sapere come prosegue la storia, recuperateli! ENJOY!

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