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giovedì 13 ottobre 2011

Blood Story (2010)

Con il cuore gonfio di tristi presagi, ieri sera sono andata a vedere Blood Story (Let Me In), remake USA del bellissimo Lasciami entrare, diretto nel 2010 dal regista Matt Reeves. Quanto adoro sbagliarmi, a volte.



Trama: Owen è un ragazzino solitario, timido e preso in giro dai compagni. Un giorno nel suo stesso palazzo arriva una strana bambina, Abby, accompagnata dal padre. Mentre tra i due nasce una profonda amicizia, nel vicinato cominciano a venire commessi dei delitti, e Owen piano piano comincerà a capire la vera natura della piccola Abby…



Lo ammetto, temevo l’ammeriganata. Ho amato talmente tanto il libro Lasciami entrare di Lindqvist e il film di Tomas Alfredson da essermi semplicemente indignata quando ho letto di un remake USA. Immaginavo che la dolce storia di Eli e Oscar sarebbe stata trasformata in un’indegna porcata piena di sangue, inopportune scene d’azione, tamarrate assortite e via dicendo. Quando ero riuscita a vedere il trailer originale la sensazione non era sparita, anzi, si era via via accentuata, e quando ho saputo che i De Laurentis avrebbero prodotto e che il titolo italiano sarebbe stato il terribile Blood Story ho pianto. Poi sulla rete sono spuntate alcune recensioni molto positive, e ho deciso di dare una chance al film. Aggiungerei per fortuna e cospargo il capo di cenere.



Blood Story vive infatti dell’assoluto rispetto dell’atmosfera dolce, malinconica ed inquietante che caratterizza il film originale (ed è per questo che non mi dilungherò sui significati della trama, visto che ho già recensito qui il bellissimo Lasciami entrare). Merito, innanzitutto, di una sceneggiatura rispettosa che si prende giusto qualche licenza (tipo il metodo scelto dal “padre” di Abby per procurarsi le vittime, in perfetto stile Urban Legend, l’introduzione del personaggio dell’investigatore e la perdita di ambiguità di Abby, la cui sessualità non viene mai messa in dubbio), della splendida, intensa interpretazione di Chloe Moretz e di tutti gli attori coinvolti, delle musiche evocative di Michael Giacchino mescolate a qualche hit dell’epoca come la sempre bella Let’s Dance di David Bowie.  La regia di Matt Reeves regala immagini evocative e porta avanti delle scelte stilistiche di tutto rispetto, come quella di non mostrare mai il volto della madre di Owen per sottolineare ulteriormente la solitudine del ragazzo, o come la splendida idea di mostrare l’incidente automobilistico dall’interno della macchina, seguendo il punto di vista del passeggero sul sedile posteriore oppure, infine, come la terribile ed efficacissima immagine dove la mano insanguinata del poliziotto si protende verso quella di Owen… che sceglie invece di afferrare la maniglia della porta e chiudersela alle spalle . Ovviamente e per fortuna vengono anche riprese le sequenze chiave del film originale, come quella scioccante della piscina o quella in cui Abby entra in casa di Owen senza permesso, terribile e dolce allo stesso tempo.



Da buon remake, Blood Story non è comunque esente da difetti. L’”americanata” è subito dietro l’angolo, nella fattispecie in ogni scena dove la natura vampira di Abby diventa evidente, come negli omicidi da lei commessi o nelle orride inquadrature dove si arrampica sugli alberi come un maffissimo gatto (di marmo, o in computer graphic, che è più o meno la stessa cosa). Altra cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso è la riduzione del personaggio di Virginia a mero “intrattenimento gore” un po’ privo di logica; nel film e nel libro è il suo compagno a seguire tutti gli indizi fino ad arrivare ad Abby, spinto dalla morte di qualche amico e dall’orrendo destino della donna, mentre qui il suo ruolo viene ricoperto dall’investigatore interpretato da Elias Koteas. Inutile quindi introdurre la vampirizzazione di Virginia se non per quei tre minuti in cui lo spettatore assiste ad un atto cannibalico in perfetto stile Antropophagus. Ah, iattura. E un po’ di iattura anche al doppiaggio italiano: mi chiedo infatti se Owen parla con la “s” di Paperino anche nella versione inglese. In caso, mi cospargerò di nuovo il capo di cenere, consigliandovi di andare a vedere comunque questo malinconico, atipico e “rispettoso” horror.  



Di Chloe Moretz, che interpreta Abby, ho già parlato qui. Richard Jenkins interpreta il padre, lo trovate qua, mentre Elias Koteas, che interpreta il poliziotto (e da anche la voce telefonica al padre di Owen), lo trovate qui.

Matt Reeves è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto il film Cloverfield, che sarà una delle mie prossime visioni. Anche produttore, ha 45 anni e un film in progetto, un probabile seguito di Cloverfield.



Kodi Smit – McPhee interpreta Owen. Australiano, ha partecipato a due episodi della serie Incubi e deliri. Ha 15 anni e tutta una carriera davanti a sé: ha infatti quattro film in uscita, tra cui un’ennesima versione di Romeo e Giulietta, dove lui sarà Benvolio e la Hailee Steinfeld de Il Grinta sarà Giulietta.



Cara Buono interpreta la madre di Owen. Americana, ha partecipato al film Hulk e a serie come CSI, Law & Order, I Soprano, La zona morta e ER medici in prima linea. Anche produttrice, regista e sceneggiatrice, ha 40 anni e due film in uscita.



Sasha Barrese (vero nome Alexandra Barrese) interpreta Virginia. Americana, ha partecipato a film come American Pie, The Ring, Una notte da leoni e Una notte da leoni 2, oltre a serie come CSI: Miami e Supernatural. Inoltre, ha prestato la voce per alcuni episodi di Robot Chicken. Ha 30 anni.



Per dovere di completezza, il messaggio in codice morse che Owen ed Abby si scambiano alla fine è questo: lei, bussando, gli comunica “Hi”, e lui risponde con “OX”, ovvero abbraccio e bacio. Amori meravigliosi. Ok, mi ricompongo dopo tanta melassa per me inusuale e vi suggerisco di recuperare il meraviglioso Lasciami entrare, ovviamente, di cui vi metto il trailer per par condicio, visto che nel post a lui dedicato avevo messo quello di Blood Story. ENJOY!!


martedì 17 agosto 2010

Lasciami entrare (2008)

E' dovuto passare un bel pò di tempo, due anni esatti, prima che un Wannasee si concretizzasse in effettiva visione. Sto parlando del dolcissimo Lasciami entrare (Låt den rätte komma in), film girato da Tomas Alfredson nel 2008 e tratto dal libro omonimo di John Ajvide Lindqvist che ho letto proprio in questo periodo l'anno scorso. Per una volta libro e film si compensano ed è impossibile dire quale sia più bello, visto che lo sono entrambi.

Låt den rätte komma in Svensk Cover

La trama: Oskar è un bambino vessato dai coetanei e con una famiglia abbastanza disastrata alle spalle. Una sera incontra Eli, la sua nuova vicina di casa, all'apparenza una bambina come lui, che in realtà è una vampira trasferitasi col servitore, che per procurarle il sangue si lascia maldestramente alle spalle qualche cadavere. Tra i due ragazzi nasce una difficile amicizia, che piano piano si fa sempre più profonda e pericolosa..

lat-den-ratte-komma-in-full

Dimenticate Twilight, dimenticate per un istante tutti i ridondanti horror americani e immergetevi nella deliziosa atmosfera di questa pellicola, delicata come un fiocco di neve, fatta di silenzi ed immagini particolari, arrivata da una nazione che, paradossalmente, è molto più vicina degli Stati Uniti ma è talmente poco conosciuta da risultare praticamente aliena. Lasciami entrare racconta una storia più umana che horror, trattando con delicatezza temi come la solitudine, la diversità, la paura di crescere, il difficile rapporto tra figli e genitori separati. Lo fa senza scadere in sensazionalismo, scene troppo gore o inverosimili, immagini scioccanti (le poche morti del film vengono riprese da lontano, o mostrate solo in parte, lasciandole spesso all'immaginazione dello spettatore) o altri "trucchi del mestiere", e ci cattura grazie all'inquietante e triste sguardo della bambina protagonista.

1 (10)

Sicuramente, eventuali detrattori potrebbero trovarlo enormemente noioso. A me invece è piaciuto molto anche per il coraggio dell'adattamento cinematografico, perché il regista e lo sceneggiatore hanno eliminato molti aspetti della trama, presenti nel libro, che avrebbero attirato molto più l'attenzione: il cadavere vampiro che diventa lo spauracchio dell'intera cittadina, la palese pedofilia del servo di Eli che le resta accanto solo per poter avere il suo corpo in cambio, il passato della stessa vampiretta che rivela un segreto sconcertante e che rende la storia d'amore tra lei e Oskar decisamente non convenzionale (sebbene l'immagine di cosa Eli nasconda sotto la gonna dia già di per sé un'idea di ciò che viene meglio specificato nel libro). L'unica pecca è che i personaggi di contorno, come il branco di "fannulloni" che passano le loro ore nel bar del paese, diventano delle macchiette facilmente sacrificabili, e allo stesso modo il triste destino di Virginia e del suo amante non viene sentito come meriterebbe.  Nonostante questo, però, Lasciami entrare è un sano ritorno ad un cinema "vampirico" dove i succhiasangue sono affascinanti ma non "bellissimi" e dove la malinconia e il sangue la fanno da padrone. Consigliatissimo.

Tomas Alfredson è il regista della pellicola. Svedese, è praticamente sconosciuto in Italia visto che questo è il primo film da lui girato ad avere avuto un successo internazionale. Ha 45 anni e un film in uscita.

tomas-alfredson-1

Kare Hedebrant interpreta Oskar, il suo primo ruolo in un film. Svedese, ha 15 anni e un film in uscita.
Lina Leandersson interpreta Eli. Per ora Lasciami entrare è il suo primo ed unico film. Anche lei è Svedese e anche lei ha 15 anni.

Let The right one in

Purtroppo, anche Lasciami entrare è stato preso nelle grinfie della distribuzione americana che ha deciso di trarne un remake. Let Me In uscirà ad ottobre negli states, e già dal trailer si capisce che sarà molto più fracassone e banale dell'originale; l'unica cosa buona è che ad interpretare Eli sarà la giovane Chloe Moretz, già Hit Girl in Kick Ass, e tra gli altri interpreti figurano Richard Jenkins ed Elias Koteas. Nel dubbio, meglio sempre guardare gli originali, mi raccomando, ma se volete un paragone vi lascio con il trailer di questo remake. ENJOY!





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