Capita a volte, ma solo a volte, che il secondo capitolo di un film sia meglio del primo. Ora, verrò tacciata di eresia ma questo per me vale innanzitutto per quel capolavoro che è Indiana Jones e il tempio maledetto, una spanna sopra I predatori dell’arca perduta, almeno nel mio cuoricino di nerd. E vale anche, vuoi perché l’ho visto al cinema mentre il primo me lo sono guardato in DVD, per Iron Man 2.
La trama: sei mesi dopo aver “confessato” al mondo di essere Iron Man, Tony Stark si ritrova un bel po’ di problemi tra capo e collo. Innanzitutto sta per morire avvelenato dallo stesso elemento che gli consente di sopravvivere ed essere Iron Man, il che non è poco. Il governo USA vuole a tutti i costi la sua armatura. Un paio di dubbi personaggi vogliono fargli perdere ogni residuo di credibilità e, se possibile, farlo fuori. Come sovrappiù, anche lo S.H.I.E.L.D. lo perseguita.
Molto probabilmente Jon Favreau ha avuto carta bianca visto il successo del primo film, perché altrimenti non si spiegherebbe come mai questo Iron Man 2 sia un ponderoso fumettone di ben due ore e passa, dove Robert Downey Jr. gigioneggia a più non posso e c’è spazio per abbondanti dosi di ironia più che di effetti speciali. Il regista riesce ad infilarci dentro tanti di quegli spunti e di idee che al fumetto servirebbero come minimo ventisette albi diversi più un numero imprecisato di speciali per sviscerarle tutte. E lo fa anche troppo bene, considerata tutta la carne che mette sul fuoco. Se il film precedente mostrava un Tony Stark che imparava ad essere più “responsabile” e meno egocentrico, il secondo capitolo ci mette davanti un uomo che sa di stare per morire e che è sopraffatto dalla fretta di portare a termine tutto quello che ha lasciato in sospeso, facendosi prendere dallo sconforto ed abbruttendosi nelle peggiori maniere possibili (la scena in cui, completamente ubriaco, fa pipì nell’armatura è semplicemente geniale..). Dalle stelle alle stalle si potrebbe dire; e infatti lo scopo del nuovo villain, il russo Ivan Vanko, è quello di screditare agli occhi della gente comune un uomo che in fin dei conti è un egocentrico con manie di grandezza. Il dilemma etico sul fatto se sia più giusto lasciare un’arma devastante nelle mani di un privato o metterla a disposizione di uno stato potente come gli USA viene gettato come il proverbiale sasso, ma poi Favreau ritira la mano, lasciando le riflessioni dello spettatore a perdersi in un casino di intrecci spionistici e battaglie tra armature e droni, ma pensandoci bene tutto si conclude a tarallucci e vino: entrambe le opzioni sono sbagliate, pubblico e privato devono unire le forze con l’unico intento di fare del bene agli altri, non a sé stessi. Utopistico, non c’è che dire.
Tornando ad aspetti più “terra terra”, le novità introdotte nel film sono parecchie, e tutte per i fan. James “Rhodey” Rhodes ottiene un ruolo più importante rispetto al primo film, vestendo anche i panni della seconda armatura Marvel, ovvero War Machine, con tutte le conseguenze del caso: più combattimenti, più armi, una villa completamente devastata, una città praticamente esplosa, ed il costante dilemma amicizia vs dovere. Per i maschietti ecco arrivare la rossa Natasha Romanoff, alias Vedova Nera (anche se il suo nome in codice non viene mai citato), che porta nella relazione tra Stark e miss Pepper lo squilibrio del terzo incomodo e consente allo S.H.I.E.L.D. di assumere un ruolo un po’ più importante, per la gioia di chi, come me, non ne ha mai abbastanza di vedere sullo schermo Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Non me ne voglia Jeff Bridges, che nel primo film interpretava Obadiah Stane, ma i villain del secondo episodio sono molto migliori. Innanzitutto sono ironici da morire, soprattutto il magnate Justin Hammer, interpretato da un Sam Rockwell che non è mai stato così peppia e rompipalle, un ragazzino incompetente e viziato che assieme al taciturno e strepponissimo Ivan Vanko di Mickey Rourke crea una coppia assolutamente perfetta, che vive di un costante contrasto culturale e caratteriale (stupenda la scena del pranzo nell’hangar, con il petulante Hammer che parla per mezz’ora mentre Vanko lo guarda con un’espressione disgustata che vale mille parole, prima di rispondergli in russo e farsi prendere per scemo; una gag che verrà ripresa verso la fine, quando i piani di Vanko vengono rivelati nella loro interezza).
Dopo tutte le cose positive che ho detto, può però mancare la troiata (al di là dell’inverosimiglianza con la quale miss Pepper riesce sistematicamente a resistere alle avances di quel fico di Tony…) che rovina in parte il film? Ovviamente no. Peccato che sia una delle cose risolutive, ovvero il modo in cui Iron Man riesce a trovare una cura per la sua condizione. Non vi anticipo né come arriva a trovarla né come la realizza, ma sappiate che quest’enorme scemenza viene salvata solo dall’utilizzo improprio ed irrispettoso che Tony Stark fa di un cimelio Marvel che definire storico è poco: lo scudo di Capitan America. E a proposito di cimeli storici, NON andate via prima della fine dei titoli di coda, perché per tutti i fan c’è una sorpresa… divina. ‘nuff said. Insomma, questo Iron Man 2 non sarà sicuramente un film memorabile o perfetto, ma nonostante la lunghezza regala un paio d’ore di divertimento “serio” e momenti di grasse risate, soprattutto grazie agli attori in formissima e ad una bella sceneggiatura, due elementi che non vengono soffocati, come spesso accade, dagli effetti speciali, che in questo film sono curatissimi e molto funzionali alla trama. Consigliato, decisamente.
Di Jon Favreau, Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow e Samuel L. Jackson ho già parlato qui, Scarlett Johansson la trovate qua, e per finire Sam Rockwell compare in questo post. Segnalo il solito cameo di Stan Lee, che questa volta è uno dei fan che stringe la mano ad Iron Man nelle prime scene del film.
Mickey Rourke interpreta Ivan Vanko. Questo meraviglioso attore Americano ha vissuto momenti di pura gloria negli anni ’80, durante i quali era considerato uno degli attori sex symbol per eccellenza, grazie a pruriginose minchiatelle come 9 settimane e mezzo e Orchidea selvaggia, che all’epoca destarono grande scalpore. Si è poi autodistrutto con filmacci mediocri e una carriera di boxeur che lo ha costretto praticamente a rifarsi la faccia. E’ “risorto” l’anno scorso con il film The Wrestler, e speriamo che continui così. Oltre ai film già citati ricordo 1941: Allarme a Hollywood, I cancelli del cielo, Brivido caldo, Rusty il selvaggio, Angel Heart – Ascensore per l’inferno, Harley Davidson & Marlboro Man, Animal Factory, C’era una volta in Messico, lo splendido Sin City. Ha 58 anni e sette film in uscita, tra cui, forse, il quinto capitolo della serie Rambo.
Don Cheadle sostituisce l’attore Terrence Howard nei panni di James “Rhodey” Rhodes. L’attore americano, famoso per essere uno dei protagonisti di ogni film seguito a Ocean’s Eleven, ha recitato nel bellissimo e ahimé poco conosciuto (e prima o poi recensito) Cosa fare a Denver quando sei morto, in Vulcano – Los Angeles 1997, Boogie Nights – l’altra Hollywood, Out of Sight, Traffic. In Tv è comparso nei telefilm Saranno famosi, Avvocati a Los Angeles, Willy il principe di Bel Air, The Bernie Mac Show, ER ed ha inoltre prestato la voce per un episodio de I Simpson. Ha 46 anni e un film in uscita.
Un paio di curiosità: leggenda narra che Sam Rockwell dovesse recitare col ruolo di Iron Man già nel primo film, ma gli è giustamente stato preferito Robert Downey Jr. Quanto a Samuel L. Jackson e al suo Nick Fury, preparatevi perché il nostro ha firmato un contratto che lo porterà ad interpretare il direttore dello S.H.I.E.L.D. per almeno nove film; tra l’altro, e questo è interessante, mi pare che la Marvel stia cercando di creare una sorta di continuity anche nel suo universo cinematografico, visto che nel 2012 dovrebbe uscire il film dei Vendicatori e Thor è già ai nastri di partenza, come dimostrano parecchi indizi in Iron Man 2. In realtà Edward Norton stesso avrebbe dovuto partecipare al film con un breve cameo nei panni di Bruce Banner / Hulk, anche se poi non se n’è fatto nulla. Chi vivrà vedrà, ma nel frattempo se vi è piaciuto il film non avete che l’imbarazzo della scelta: il primo Fantastici 4 (decisamente inferiore ma altrettanto ironico), la trilogia di Spider Man e quella degli X – Men dovrebbero placare per un po’ la vostra sete di supereroi Marvel. E ora vi lascio con il trailer originale del film... ENJOY!!
Ma solo a me è piaciuto più il primo?????!!Più passa il tempo e più mi stupisco di me stessa.ely
RispondiEliminaCavolo, l'ho visto ieri sera e il primo non me lo ricordavo, vittima del fatto che l'oh visto sul pc e in inglese. Comunque non male come film, anche se devo dire che il combattimento tra iron man e war machine lo trovo un po' forza e con dialoghi banali. Ma forse questo è il risultato di un doppiaggio italiano a tratti raffazzonato. In sè però il fil mè carino, fruibile e rilassante anche se non tra i migliori di quelli tratti da fumetti.Gus
RispondiEliminasemplicemente stupendo, anche se incredibilmente lungo XDho adorato il personaggio di Iva Vanko, perfettamente caratterizzato e talmente tanto particolare che non lo si può non amare *_*Al contrario, chi mi aspettavo più strepitoso che mai, mi ha un pò deluso.. e parlo di Samuel Jackson ._.Sarà che mi sono abituato al Nick Fury dei fumetti, uomo tutto d'un pezzo, tamarro fino al midollo e decisamente militare nel suo modo di fare, ma sul grande schermo l'ho visto troppo.. come dire.. disinvolto, rilassato.Spero di potermi ricredere nei prossimi film in cui comparirà.E intanto mi consolo ripensando alla Vedova Nera, fin troppo poco sfruttata u.umenzione d'onore per lo scudo di Capitan America, che come sempre serve la patria , al modo di Tony XD
RispondiElimina