giovedì 20 ottobre 2011

Cowboys & Aliens (2011)

Ieri sera sono andata a vedere il secondo dei tre film in programma per la settimana, Cowboys & Aliens di Jon Favreau, tratto dall’omonima graphic novel del 2006. Sarà per un po’ di scazzo cosmico dovuto alla soppressione del corso di cucina giapponese o forse per l’hangover della sera prima, l’esperienza non è stata delle migliori.



Trama: ai tempi del Far West, un uomo si risveglia in mezzo al deserto, ferito e con uno strano bracciale al polso. Dopo essersi ripreso, raggiunge la città più vicina solo per vederla messa a ferro e fuoco da un gruppo di astronavi, che rapiscono anche alcuni abitanti. Riunito un piccolo drappello di volontari, parte la caccia agli alieni e ai rapiti…



Con un titolo come Cowboys & Aliens, mi immaginavo un’ironica e divertente trashata. Purtroppo, di divertente c’è davvero poco, quanto al trash diciamo che la trama e i personaggi sono così statici e prevedibili che persino quell’elemento è scomparso. Passata la prima mezz’ora dove la curiosità e un po’ di perplessità la fanno da padroni, grazie anche al fatto che il personaggio di Daniel Craig non ricorda né quando sta a andando né quando sta facendo su questa tèra (come diceva il buon Quèlo…) ma ha un fashionissimo braccialetto al polso, arrivano il punto clou dell’intero film e l’unica sequenza d’azione che fa sinceramente rimanere a bocca aperta: quella dell’arrivo delle astronavi che, in un trionfo di botti, laser ed urla, si porta via la gran parte degli abitanti. Dopo di che il film, semplicemente, muore. Complice un buon tre quarti d’ora di durata in eccesso, durante il quale i personaggi, chi più chi meno, si divertono a fare gli eroi, sparare frasi fatte, regalare due o tre momenti commoventi/rosa studiati a tavolino, riconciliarsi o morire, l’incauto spettatore si ritrova letteralmente assopito, e si risveglia di tanto in tanto grazie a qualche botto o sibilo degli alieni.



Il problema è che in Cowboys & Aliens mancano sia l’epica dei vecchi western sia l’inquietudine di un horror fantascientifico. Questo se si voleva  fare un film serio. Se si voleva sfociare nella commedia avventurosa lo sbaglio è stato quello di inserire personaggi davvero poco carismatici, a partire dalle “spalle”, dai comprimari, che di solito sono quelli che salvano un po’ capra e cavoli. Fra tutti gli attori, infatti, si salva solo il vecchio leone Harrison Ford, graziato dal personaggio meglio costruito e dal suo innegabile fascino. Daniel Craig, con quel perenne broncetto sulle labbra non lo posso vedere, mi fa venire da ridere, è più forte di me. Olivia Williams sarà anche bella (lo sa anche Daniel che, nel vederla nuda, poco cavallerescamente impiega almeno venti minuti a coprirla con un drappo) ma in quanto a carisma non rivaleggia nemmeno con una patata lessa; il colpo di scena legato al suo personaggio è il primo passo che porta alla lenta morte del film e la sua effettiva utilità è quantomeno discutibile, molto meglio, come sempre, la Leeloo de Il quinto elemento, ancora insuperata. Deludente anche Sam Rockwell, con il suo moscissimo Doc, e anche il ragazzino usato per inserire l’elemento infantile è inclassificabile, mai visto un pargolo così mollo e privo di verve. L’unico personaggio vagamente cazzuto è il prete, fatto fuori ahimé verso metà del film, con grande dispiacere mio e delle altre sette persone presenti in sala.



E gli alieni, direte voi, visto che i cowboys sono gli ultimi scartini sul mercato? Bah, gli alieni hanno un design che definirei tipico, assomigliano un po’ a quello visto in Super 8 (non a caso produce Spielberg...) e l’unico tratto distintivo è l’avere delle ulteriori manine inserite all’interno del corpo, utili per prendere le prede che si nascondono nei buchetti e negli anfratti. Diversamente da altri della loro specie sono anche avidi di oro, vai a sapere il perché: pare che nella Galassia non ce ne sia più, quindi questi devono venire a spaccare i cabasisi sul nostro pianeta.  Fortuna che questo simpatico escamotage porta ovviamente ad un finale che più a tarallucci e vino di così non si può. E questo è quanto, non ho altro da dire, se non che l’unica sequenza registica apprezzabile è quando Craig entra nel solito trip mistico indotto da qualche sciamano. Non vi consiglio nemmeno di andarlo a vedere come disperato intrattenimento dell’ultimo minuto, perché vi addormentereste.



Del regista Jon Favreau ho già parlato qui mentre Sam Rockwell, che interpreta Doc, lo trovate qua. Irriconoscibile l’attore Clancy Brown nei panni del prete Meacham; trovate il solito trafiletto su di lui qui.

Daniel Craig interpreta Jake Lonergan. Attore inglese, assurto a gloria cinematografica come ultimo (per ora) James Bond, ha partecipato anche ad altri film come Elizabeth ed Era mio padre e lo ritroveremo nel cast dell’imminente horror Dream House e come doppiatore in Le avventure di Tintin: il segreto dell’unicorno. Ha partecipato anche a un episodio della serie The Hunger. Anche produttore, ha 43 anni e due film in uscita, Millenium: Uomini che odiano le donne, dove interpreterà il protagonista Mikael Blomkvist e, ovviamente, Bond 23.



Harrison Ford interpreta Woodrow Dolarhyde. Un mito degli anni ’80, basta “solo” ricordare la sua divina incarnazione di Indiana Jones nei film I predatori dell’arca perduta, Il tempio maledetto e L’ultima crociata (Il regno del teschio di cristallo non lo conto…) o il suo Han Solo nella trilogia originale di Guerre Stellari; ma lo ricordo anche per aver partecipato ad Apocalypse Now, Blade Runner, Witness – Il testimone, Una donna in carriera, A proposito di Henry, Il fuggitivo, L’ombra del diavolo, Air Force One, Sei giorni sette notti e Le verità nascoste. Americano, anche produttore, ha 69 anni.



Tra gli altri interpreti, segnalo Ana de la Reguera, già Sorella Encarnación in Nacho Libre, qui nei panni della moglie di Doc; come anziano sceriffo, invece, è stato scelto Keith Carradine, fratello del più famoso David. Il ruolo di Jake Lonergan doveva invece andare a Robert Downey Jr., che ha però dovuto rinunciare a causa dei suoi mille altri impegni. Peccato, avrei guardato il film molto più volentieri! Se vi piacessero queste strane commistioni di generi, comunque, cercherei piuttosto di recuperare La leggenda degli uomini straordinari, molto più avventuroso ed ironico. E ora, invece che col trailer, vi lascio con la geniale ed esilarante "pubblicità" del film, con un protagonista assai speciale... ENJOY!!

14 commenti:

  1. Che delusione ç_ç 

    volevo andarlo a vedere e speravo di recensirlo, ma in realtà da quello che scrivi traspare ciò che temevo.. cioè che sia un film fondamentalmente inutile.

    peccato,

    Complimenti per il blog!
    Imrahil

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  2. Con tutta la bella roba che stanno dando in questo periodo, C&A è facilmente evitabile in favore di altro!

    Grazie per essere passato e per i complimenti  ^__^

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  3. Speravo anch'io fosse un trashone spassoso... insomma, cowboy e alieni, che cacchio di accoppiata è? Ho visto Alien Vs Predator, Aliens Vs Ninja, Stalin Vs Martians (anche se è un videogame) ma i cowboy mi mancavano. Davvero un peccato sia così insulso :(. Gli darò comunque uno sguardo e, come te, proferirò il verbo: evitatelo :D

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  4. Stalin vs Marziani?? XD
    Peccato che non sia un film, perché il trash prometterebbe molto molto bene!!

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  5. Il povero Favreau lo hai massacrato ma in fondo ha fatto davvero poco per difendersi dalle critiche eppure il suo Iron Man fondamentalmente mi era piaciuto.
    Cowboy & Aliens manca totalmente nei personaggi piuttosto frivoli ed ermetici come non mai un pò più di spessore ed introspezione invece di sparatorie e navicelle a go-go avrebbe gioviato non poco.
    Ma quanto diavolo è bella Olivia Wilde?
    Per poco in alcune scene non mi cascava la mascella e che occhi( tranne nella locandina dove non sembra manco lei)...
    Saluti.:-)

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  6. Ahahahahah e cosa ti aspettavi da un film che tratta di cowboy vs. alieni? :)

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  7. @pirkaff
    Anche a me erac piaciuto Iron Man, uff! Per questo ho dato fiducia a C&A. Quanto ad Olivia Williams, bellissima, per carità, ma come donna la bellezza non mi distoglie dal fatto che sia un'attrice moscia XD

    @componenteinstabile
    Mi aspettavo del gran trash u__u

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  8. Il problema non è tanto la regia di Favreau è l'insieme della storia e quindi sceneggiatura.
    Mischiare due generi così distanti poteva essere un'idea vincente, purtroppo hanno dovuto condirlo male e il risultato di noia è davanti a tutti

    Byez

    McQueen

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  9. Come ho già detto anche a Pirkaf, è un peccato che Favreau abbia sprecato quest'occasione ! Vista la trama così originale e i suoi convincenti trascorsi con Iron Man sarebbe potuto venir fuori un autentico gioiellino...! ;-)

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  10. Come ha detto anche Steve, Favreau c'entra fino a un certo punto.
    Purtroppo la sceneggiatura era debole, e le immagini spettacolari non  reggono da sole un film...

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  11. il video che hai postato è davvero fantastico! Via Chewbecca!

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  12. Ahahah mi aveva fatta davvero morire dal ridere!
    "Daniel Craig is my wookie bitch, now!"
    Grande Harrison! XD

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  13. Nel post sono arrivato a quando parli di Olivia Williams, e mi sono bloccato. Come diceva Samuel L. Jackson per Snakes on a plane, per un titolo del genere si prende e si recita. Io invece andrei al cinema...Troppo tardi? Ok, c'è sempre il dvd.

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  14. Occhio a non addormentarti XD
    Scherzi a parte, ho recensito anche Snakes on a Plane, comunque, e a differenza di questo Cowboys and Aliens l'ho adorato!!

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