Trama: un gruppo di amici di infanzia si ritrova dopo la morte del loro storico allenatore. Assieme cercano di rinverdire gli antichi fasti e insegnare ai viziatissimi figli come ci si divertiva un tempo…
La mia visione di Un weekend da bamboccioni, lo ammetto, partiva già viziata da un paio di preconcetti. Innanzitutto, io ooooooooooooooodio Adam Sandler. Non lo sopporto proprio. Con quella faccetta da fesso, quella comicità indecisa se essere feroce o moscia, quel modo di fare francamente irritante del tizio che “se la crede” (e in questo film “se la crede” molto, ahimé) lo prenderei a badilate da mane a sera. E uno. Poi, il titolo italiano che cavalca l’onda di quella citazione brunettiana che andava tanto per la maggiore all’epoca, giusto per convincere il pubblico pagante (al 90% composto appunto da bamboccioni) ad andare a vedere il film. Biih che camurrìa. E così, già rodendomi il fegato con queste due idee fisse in testa, mi sono accinta a vedere la pellicola, cercando di non farmi influenzare troppo. Procediamo con obiettività, orsù.
Steve Buscemi dopo essere stato pestato dal suo zoccolo duro di fan... WHOOOO!!!
Un weekend da bamboccioni non mi è piaciuto a prescindere da quello che pensavo all’inizio. Posso dirlo con sicurezza perché per la prima mezz’ora ho riso. Ebbene sì, ho riso e mi sono divertita, mettendo in dubbio la mia stessa sanità mentale. D’altronde la comicità di film simili è innocua e sicura proprio perché collaudata: nel gruppo di amici troviamo i soliti stereotipi dello sfigato “fico”, dello sfigato ciccione, dello sfigato donnaiolo, dello sfigato più sfigato e assurdo degli altri e, infine, dello sfigato nero (nel senso di colore), accompagnati ovviamente da un vasto stuolo di mogli e figli. L’interazione tra i vari personaggi lì per lì è dinamica e simpatica, questi amiconi si prendono in giro a vicenda, le mogli socializzano, i figli diventano meno “brats” viziati e più bambini normali, e via così… il che va bene per la prima mezz’ora, appunto, quando le famigliole passano il weekend nella casetta di campagna. Ma quando le stesse gag me le riproponi per tutto il film, cambiando solo lo scenario (prima il parco acquatico, poi la sagra di paese), e ci aggiungi pure un branco di rednecks con un imbarazzante Steve Buscemi a fare da macchietta nonché, orrore degli orrori, la moraletta finale del “hanno bisogno di vincere, qualche volta. E noi, di imparare a perdere” allora, abbia pazienza, ma mi costringi innanzitutto a sbadigliare, poi a mandarti a quel paese, Adam Sandler, a te, la tua famiglia, i tuoi amichetti, il tuo ego gigante e i tuoi soldi. Anzi, l’unico elemento del film che salvo è il cane incapace di abbaiare. Quello mi ha fatto veramente ridere ma è un po’ troppo poco per reggere un’intera pellicola. Ah, e poi ho anche scoperto che Kevin James mi sta sulle palle più di Sandler, il che è tutto dire. Ciccione sfigato e pure patetico che ti fai prendere in giro da ‘sto mezzo gibbone che non fa altro che gigioneggiare e farsi figo sulla pelle altrui. Al rogo. Sugli altri poveri attori coinvolti non mi pronuncio, Salma Hayek e Maria Bello non avrebbero potuto cadere più in basso, credo.
Del regista Dennis Dugan ho già parlato nel post dedicato a L’ululato, dove recitava invece che dirigere. Di Chris Rock, che interpreta Kurt, ho già parlato qui. Nello stesso post troverete anche Salma Hayek, che qui interpreta Roxanne, mentre Maria Bello (Sally Lamonoff) è comparsa in questo vecchio post. Menzione d’onore anche per la già citata Jamie Chung, che qui interpreta una delle figlie di Rob, Amber.
Adam Sandler interpreta Lenny ed è anche lo sceneggiatore della pellicola. Uno dei comici americani più famosi e anche uno di quelli a cui io spaccherei volentieri il setto nasale con una badilata ben assestata, lo ricordo per film come Airheads – Una banda da lanciare, Terapia d’urto, Cambia la tua vita con un click e Zohan – Tutte le donne vengono al pettine; inoltre, ha partecipato ad alcuni episodi de I Robinson. Anche produttore, sceneggiatore e compositore, ha 45 anni e tre film in uscita.
Steve Buscemi interpreta Wyley. Indubbiamente uno dei miei attori preferiti in assoluto fin da quando l’ho visto interpretare il cinico Mr. Pink de Le Iene, lo ricordo per film come I delitti del gatto nero, Pulp Fiction (per contrappasso, visto che ne Le Iene critica i camerieri, è costretto ad interpretarne uno con le fattezze di Buddy Holly!), Airheads – Una banda da lanciare, Desperado, lo splendido Cosa fare a Denver quando sei morto, il meraviglioso Fargo, Fuga da Los Angeles, Il grande Lebowski, Armageddon, Con Air, Animal Factory, Ghost World, Spy Kids 2 – L’isola dei sogni perduti e Big Fish – Le storie di una vita incredibile. Ha inoltre partecipato a serie come Miami Vice, Innamorati pazzi, I Soprano e E.R., e prestato la voce per i film Monsters & Co., Mucche alla riscossa e un episodio de I Simpson. Americano, anche regista, produttore e sceneggiatore, ha 54 anni e cinque film in uscita, tra cui il prequel di Monsters & Co. che dovrebbe intitolarsi Monsters University ed essere pronto per il 2013.
David Spade interpreta Higgins. Americano, ha partecipato a film come Scuola di polizia IV: cittadini… in guardia! e Giovani carini e disoccupati, oltre ad avere prestato la voce per Beavis e Butt – Head alla conquista dell’America, Rugrats – Il film e aver doppiato l’originale Kuzco in Le follie dell’imperatore. Ha partecipato anche alle serie Baywatch e ALF. Anche sceneggiatore e produttore, ha 47 anni e un film in uscita.
Rob Schneider (vero nome Robert Michael Schneider) interpreta Rob. Americano, lo ricordo per film come Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York, Gigolò per sbaglio, Deuce Bigalow – Puttano in saldo, Cambia la tua vita con un click e Zohan – Tutte le donne vengono al pettine. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 48 anni e sei film in uscita.
Blake Clark interpreta il coach “Buzzer”. Americano, ha partecipato a film come Toys – Giocattoli, The Mask - Da zero a mito e Ladykillers, ha prestato la voce al cane Slinky in Toy Story 3 – La grande fuga ed è apparso nelle serie Pappa e ciccia, Quell’uragano di papà, Sabrina – Vita da strega, Cold Case e My Name Is Earl. Anche sceneggiatore, ha 65 anni e due film in uscita.
Tra gli altri interpreti, segnalo il piccolo Cameron Boyce che qui interpreta uno dei figli di Adam Sandler mentre in Mirrors – Riflessi di paura era il pargolo di Kiefer Sutherland; Joyce Van Patten invece, che interpreta l’anziana moglie di Rob, è l’ex moglie del regista ed è davvero più vecchia di lui, anche se “solo” di 11 anni. Parlando di chi invece non ce l’ha fatta, ad interpretare il personaggio di Eric avrebbe dovuto essere il comico Chris Farley (il ciccione biondo di Mai dire ninja, per intenderci), che tuttavia è morto nel 1997; pare che questo triste evento abbia ritardato così di tredici anni la realizzazione di Un weekend da bamboccioni. Se vi fosse piaciuto il film l’unica cosa che vi posso consigliare di guardare è Terapia d’urto, dove almeno la presenza di Adam Sandler è “neutralizzata” da quella di Jack Nicholson! Ora vi lascio con il trailer del film e con un'avvertenza: se volete proporre un film per la prossima puntata del Bollalmanacco on Demand scrivete il titolo nei commenti qui sotto o iscrivetevi al gruppo Facebook e commentate lì. Il primo che si prenoterà avrà l'"onore" di vedere recensito il film proposto. ENJOY!!!
Erika, dimmi che non sei la ragazza nel titolo del blog altrimenti lascio moglie e figlia, prendo la macchiana e vengo a Savona...
RispondiEliminaQuando avrò tempo navigo un pò qua da te. Ammazza quanti film!
Non avevo messo chi sono... Sorry.
RispondiEliminaEh, ma cazzarola!
RispondiEliminaStavolta ho messo il nome in cima ma non è apparso lo stesso.
Ho capito.
Sono Oh dae-soo.
Tiè.
Ahahah magari, magari!!
RispondiEliminaNo, mi piacerebbe ma sono un po' lontana dalla bellezza di Elvaira u__u
Grazie comunque per essere passato, quando avrai più tempo torna!
Per la cronaca, il prossimo film "on demand" è stato infine eletto! Sarà il tanto amato Drive, di Nicholas W. Refn, quindi... stay tuned u__u
RispondiEliminaNon credo che lo vedrò, nonostante ci sia Maya Rudolph che adoro.
RispondiEliminaHo letto che il prossimo film per te scelto sarà Drive, ottima scelta da parte di chi lo ha votato, è bellissimo!
Sailor Fede
Drive sono curiosa di vederlo, perché molti, come te, me lo stanno dipingendo come una meraviglia.. ma tanti me ne hanno parlato male. Quindi vorrei capire da che parte stare XD
RispondiEliminaColoro che ne parlano male credo che si aspettassero un film d'azione alla Fast & Furious, con tante sparatorie e tanti inseguimenti... grave errore! Drive è semplicemente un film drammatico con aspetti psicologici.
RispondiEliminaSailor Fede