sabato 21 gennaio 2012

Beetlejuice - Spiritello porcello (1988)

E’ arrivato finalmente il momento di scrivere una recensione su uno dei miei film preferiti in assoluto, l’esilarante, grottesco, fantasiosissimo Beetlejuice – Spiritello porcello (Beetlejuice), diretto nel 1988 da uno sfolgorante Tim Burton.


Trama: Adam e Barbara sono due sposini felici che, un brutto giorno, muoiono a causa di un incidente. Come fantasmi, tornano nella loro casa solo per vederla invasa dai Deetz, una famiglia di eccentrici yuppies con una figlia malinconica e darkettona, Lydia. Incapaci di scacciare gli “invasori” con le loro sole forze, Adam e Barbara sono costretti a chiedere l’aiuto di Beetlejuice, famigerato e strampalato bio-esorcista…


Beetlejuice è uno dei motivi per cui mi verrebbe voglia di picchiare Burton, ora come ora. Agli inizi della sua oscura, particolare, splendida carriera il buon Tim era all’apice della creatività, in grado di confezionare film assolutamente imprevedibili, popolati da personaggi indimenticabili e meravigliosi, oltre che di gettare i semi per quelle che sarebbero poi diventate le sue pellicole più popolari (fanatici di The Nightmare Before Christmas, ditemi voi se i vermi della sabbia non sono identici ad un paio di pupazzi costruiti da Jack e company, e se la cima della giostra che ad un certo punto compare in testa a Beetlejuice non è uguale alla faccetta dello stesso Jack!!). Adesso, e mi fa male dirlo, il regista ricicla spesso e volentieri sé stesso, come mostrano le foto dal set del nuovo Dark Shadows, dove Johnny Depp è un incrocio tra il Cappellaio Matto di Alice in Wonderland, il Willy Wonka de La fabbrica di cioccolato e il Joker di Batman. Asciugo una lacrima di frustrazione e vado avanti.


Cosa c’è di bello in questo Beetlejuice? Tutto. Tutto, tutto, tutto. E’ innanzitutto geniale l’idea di ribaltare il comune cliché horror della casa infestata, dove sono i morti che “disturbano” i vivi, e decidere di mostrarci un’ingenua coppia di fantasmi la cui non-vita viene messa sottosopra dall’arrivo dei chiassosi, antipatici viventi. E’ divertente vedere un aldilà anche troppo reale, fatto di sale d’attesa, uffici, noiosa burocrazia, libri che sembrano manuali d’istruzioni più che esoterici tomi su quel che ci aspetta dopo la morte. E’ fondamentale l’uso della stop – motion, a partire dai già citati vermi della sabbia per arrivare alle statue semoventi di Delia o al Beetlejuice serpente. E questo solo per cominciare, perché le due cose che rendono davvero unico questo film sono la bravura di Michael Keaton e la colonna sonora.


Keaton mette tutto sé stesso nell’interpretare l’essere assolutamente schifoso e divertente che è Beetlejuice. Sotto un trucco che lo rende letteralmente irriconoscibile (altro che Johnny Depp!!), nonostante il tempo in cui il personaggio compare nel film sia minore rispetto a quello concesso agli altri, l’attore regala ai posteri uno dei “mostri” più indimenticabili del cinema fantastico. Logorroico, laido, cialtrone, a tratti anche pericoloso, da il suo meglio nelle indimenticabili sequenze dell’esumazione all’interno del plastico (altro colpo di genio di sceneggiatori e registi) e durante il matrimonio forzato con Lydia, quando prima del fatidico sì riesce a rievocare in due secondi netti tutta la felice vita da single. E poi, si diceva, la colonna sonora. Oltre al preponderante, bellissimo score del solito Danny Elfman quello che è davvero importante in Beetlejuice è l’utilizzo delle canzoni di Harry Belafonte, del “calypso”. Oltre ad essere un genere decisamente inusuale da inserire all’interno di un horror, da vita ad una delle sequenze più belle della storia del cinema (senza esagerare, davvero!!), quella in cui gli “invasori” umani vengono posseduti durante la cena e cominciano a cantare e ballare al ritmo della Banana Boat Song, Day – O, prima di venire aggrediti dal cocktail di gamberi! Senza dimenticare il bellissimo finale scandito dall’altrettanto divertente e trascinante Jump in the Line, una delle mie canzoni preferite. Mi sembra strano che chi legge questo blog non abbia mai visto Beetlejuice, ma in caso ve lo consiglio caldamente, come avrete capito. Chi invece ha già avuto l’onore, lo riguardi, che non fa mai male!


Del regista Tim Burton, Michael Keaton (Beetlejuice), Winona Ryder (Lydia), Glenn Shadix (Otho) e Catherine O’Hara (Delia) ho già parlato nei rispettivi link.

Alec Baldwin (vero nome Alexander Rae Baldwin III) interpreta Adam. Uno dei più famosi attori americani e membro di una famiglia assai attiva in campo cinematografico (i fratelli sono Stephen, William e Daniel Baldwin, tutti attori), lo ricordo per film come Una vedova allegra… ma non troppo, Una donna in carriera, Talk Radio, Caccia a Ottobre Rosso, Bella, bionda.. e dice sempre sì, Il sospetto, Americani, L’uomo ombra, L’urlo dell’odio, Codice Mercury, I Tenenbaum, Il gatto… e il cappello matto, … e alla fine arriva Polly, The Aviator, Elisabethtown e Dick e Jane – Operazione furto. Ha inoltre doppiato Come cani e gatti, Spongebob il film, episodi delle serie Due fantagenitori, I Simpson, Spongebob Squarepants e partecipato a telefilm come Friends, Nip/Tuck, Will & Grace e 30 Rock. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 53 anni e cinque film in uscita, tra cui il Bop Decameron di Woody Allen.


Geena Davis (vero nome Virginia Elisabeth Davis) interpreta Barbara. Attrice famosissima negli anni ’80 e primi ’90, ex moglie dell’altrettanto famoso attore Jeff Goldblum, la ricordo per film come l’inquietante La mosca, il cult Le ragazze della terra sono facili, Thelma & Louise (che le è valso l’Oscar come migliore attrice protagonista), Ragazze vincenti e Stuart Little – Un topolino in gamba (con i suoi due seguiti), inoltre ha partecipato a serie come Supercar, Fantasilandia, Riptide, Casa Keaton e Will & Grace. Americana, anche produttrice e sceneggiatrice, ha 55 anni.


Jeffrey Jones interpreta Charles Deetz. Ottimo caratterista americano, lo ricordo per film come Amadeus, Howard … e il destino del mondo, Caccia a Ottobre Rosso, Ed Wood, L’avvocato del diavolo, il bellissimo L’insaziabile, Il mistero di Sleepy Hollow, Stuart Little – Un topolino in gamba e Heartbreakers – vizio di famiglia, inoltre ha partecipato a serie come Il tenente Kojak, Ai confini della realtà, Oltre i limiti. Ha 65 anni e un film in uscita.


Sylvia Sidney (vero nome Sofia Kosow) interpreta Juno. Attrice americana, famosissima negli anni ’30 e attiva comunque fino ai ’90, ha partecipato a film come La maledizione di Damien e Mars Attacks!, oltre a serie come Starsky & Hutch, Love Boat e Magnum P.I. E’ morta nel 1999 per un cancro alla gola (profetico Burton!!), all’età di 88 anni.


Robert Goulet interpreta Maxie. Caratterista americano che avrete visto almeno 1000 volte durante gli anni ‘80/’90, lo ricordo aver partecipato a Una pallottola spuntata 2 e ½: l’odore della paura e a serie come Love Boat, Fantasilandia, La signora in giallo, L’ispettore Tibbs. E’ morto nel 2007 per una fibrosi polmonare, all’età di 73 anni.


E ora un paio di curiosità. Originariamente, Beetlejuice doveva essere un horror tout court e il personaggio del titolo un demone alato che scendeva sulla terra in forma umana per uccidere i Deetz. Il ruolo di Lydia sarebbe stato molto ridimensionato, in quanto avrebbe dovuto essere la sorella di sei anni (personaggio assente dalla versione definitiva) quella in grado di vedere i fantasmi; inoltre, tra le sequenze previste ci sarebbe stata la trasformazione della piccola in un topo rabbioso e il tentativo di stupro da parte di Beetlejuice ai danni di Lydia. Francamente, preferisco il Beetlejuice che conosco! Ma rimaniamo in tema “quel che avrebbe potuto essere”. Tim Burton avrebbe voluto il suo idolo d’infanzia Sammy Davis Jr. nel ruolo di Beetlejuice, ma si è beccato il veto dagli studios; per quanto riguarda Catherine O’Hara, la sua scelta deriva dal fatto che Anjelica Huston in quel periodo aveva problemi di salute, mentre in lizza per il ruolo di Lydia c’erano nomi come Juliette Lewis (che ha fatto il provino ed è stata scartata), Sarah Jessica Parker, Brooke Shields e Jennifer Connelly (che hanno direttamente rifiutato la parte). Dal film è stata tratta nell’89 la serie animata Beetlejuice che, se non ricordo male, è arrivata anche in Italia. Più che cercare la serie in questione, però, se vi fosse piaciuto il film vi consiglio di recuperare tre capisaldi della commedia horror come La morte ti fa bella, Gremlins e La famiglia Addams. ENJOY!

18 commenti:

  1. bè, sai come la penso su Burton, per cui non posso che essere d'accordo sul fatto di picchiarlo per la differenza fra i film che ha fatto agli inizi e quelli che sta facendo ora...

    RispondiElimina
  2. Un film mitico, che adoro anche io.
    Beetlejuice è uno dei personaggi più incredibili della filmografia di Burton, che, concordo, ormai è bollito secco.

    RispondiElimina
  3. Concordo pienamente con te!
    Uno dei film migliori di Tim Burton, che mi ha deluso moltissimo con Alice in Wonderland!

    Ne approfitto per dirti che il mio blog si è trasferito al seguente indirizzo: http://mondoattuale2.blogspot.com/

    Ti aspetto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La delusione è stata anche mia, soprattutto perché adoro Alice e tutto il suo universo!
      Ti vengo a trovare, grazie per la segnalazione!

      Elimina
  4. Capolavoro. :-)
    Anche se Edward resta sempre irraggiungibile...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poco ma sicuro.
      Però Edward non riesco più a guardarlo visto che comincio già a piangere come una fontana dai titoli di testa... colpa del mio amore per Vincent Price e della bellissima colonna sonora di Elfman!

      Elimina
  5. Ciao ti ho premiato sul mio blog con The Versatile Blog Awards:)

    RispondiElimina
  6. L'ho già fatto sul tuo blog ma ti ringrazio anche qui, onoratissima!!!

    RispondiElimina
  7. @monsieurverdoux & @misterford

    Sono d'accordo con voi, Burton pare davvero aver esaurito quella magia che lo rendeva unico.
    Ciò nonostante sarò sicuramente tra i primi che si fionderanno a vedere Dark Shadows perché, a prescindere, spero sempre in un ritorno alle origini!!

    RispondiElimina
  8. Nostalgia canaglia...
    Chissà, magari non ci sono più le droghe di una volta e il buon Butron ha smesso di prendere quelle giuste. O forse deve solo liberarsi di Depp che ormai è la macchietta di se stesso.
    Resta il fatto che questo film è stupendo e che ogni volta che lo vedo, perdono un pochino (ma solo un po') Tim Burton per quella ciofeca di Alice.
    Nel nome dei vecchi tempi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Droghe a parte, credo davvero che liberarsi di Depp sia una buona idea.
      Almeno per un po', così da seguire strade separate e infondere nuova linfa alle loro carriere..!

      Elimina
  9. si,caruccio-uccio-uccio,ma a me Burton ..mah.Bravo,eh?Tuttavia,riconosco che abbia fatto cose tuttosommato abbastanza gradevoli ,poi è diventato lo spielberg dei darkettoni di via montenapoleone

    RispondiElimina
  10. No, dai, solo caruccio Beetlejuice no!!! XD
    Negli ultimi anni s'è ammosciato ma in passato ci ha regalato grandi perle!
    Poi, le scimmie urlatrici gli si sono insinuate nel cranio...

    RispondiElimina
  11. eh ma se leggi bene ho scritto caruccio-uccio-uccio,il che è come mettere le tre famose A,distribuite dai cazzoni di standford and poor o come cazzo si chiama quell'agenzia di rating.
    Il remake del pianeta delle scimmie segna per me la fine di Burton,che in sostanza non ho mai amato moltissimo.

    RispondiElimina
  12. La sala d'aspetto più bella della storia <3!!

    RispondiElimina
  13. E' vero! XD
    Ci si può trovare di tutto e sicuramente non ci si può annoiare!

    RispondiElimina
  14. Cult mio personale, un film veramente bello
    Preferisco questo ai molti film d'animazione che ha fatto in seguito, molto meglio l'Afterworld qui che di La sposa cadavere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me non è dispiaciuto nemmeno quello de La sposa cadavere, ma Beetlejuice rimane decisamente nel cuore!

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...