martedì 8 novembre 2016

Kubo e la spada magica (2016)

Alla faccia degli orari da denuncia del multisala, domenica sono riuscita ad andare a vedere Kubo e la spada magica (Kubo and the Two Strings), diretto dal regista Travis Knight.


Trama: il giovane cantastorie Kubo vive assieme alla madre in una grotta, dalla quale esce solo di giorno per recarsi al villaggio ed incantare gli abitanti con i suoi origami semoventi. Il giorno in cui il ragazzo rimane fuori dopo il tramonto, le forze oscure del Re Luna si scatenano contro di lui e lo costringono ad intraprendere la stessa ricerca che costò la vita a suo padre...


Sia benedetta la Laika! Dopo quel mezzo diludendo di Boxtrolls - Le scatole magiche il quale, nonostante tutto, conteneva comunque il particolarissimo gusto "adulto" e per nulla sciocco della casa di produzione, mi ha regalato questo Kubo e la spada magica che prometteva di essere un trionfo fin dal trailer... e così è stato! Avete presente l'adagio orientale che recita di come sia più importante il viaggio per raggiungere la meta piuttosto che la meta stessa? Ebbene, tra un accordo di liuto cinese e una battaglia tra origami, Kubo e la spada magica racconta proprio di una seconda occasione resa sotto forma di "quest", all'interno della quale non contano tanto gli oggetti ottenuti, bensì le prove sostenute per recuperarli e i legami creati assieme ai compagni di viaggio oltre alla Storia (con la S maiuscola, ovviamente) nata dall'esperienza. Kubo è un bambino che il nonno, il malvagio Re Luna, vorrebbe rendere fisicamente cieco affinché gli venga impedito di provare emozioni ed abbassarsi così al rango dei comuni mortali, bloccati in un mondo "vile" pieno di brutture, sofferenza e soprattutto morte; venuta meno la protezione della madre, figlia dello stesso Re Luna, il piccolo Kubo si imbarca, assieme ad una scimmia e un samurai trasformato in scarafaggio, in un viaggio alla ricerca di tre oggetti magici capaci di renderlo il dominatore dei cieli. Tra le mani, Kubo ha un liuto cinese che gli consente di animare la carta ed incanalare il potere della sua magia negli oggetti inanimati, cosa che lo porta ad ammaliare gli abitanti di un villaggio, letteralmente rapiti dalle storie ereditate dal ragazzino per bocca della madre; all'interno delle storie di maghi e samurai si fondono realtà ed immaginazione, almeno finché Kubo non si accorge di stare vivendo una pericolosissima versione dei racconti da lui tramandati e di essere inseguito dagli stessi mostri che davano la caccia a suo padre, colpevole di avere trascinato nel mondo mortale la figlia del Re Luna. Umanità, solitudine, sofferenza, il dualismo vita/morte e la potenza del ricordo, capace di rendere immortali non solo le storie ma anche i loro protagonisti, sono gli importanti temi toccati da un cartone animato che non esita a mostrare al pubblico momenti di indicibile tristezza e malinconia, offrendo una consolazione minima, per quanto assai poetica.


La bellezza della storia viene sostenuta degnamente da animazioni strepitose e una colonna sonora perfetta. E' difficile pensare di avere davanti un film realizzato in stop motion quando le animazioni dei pupazzini sono fluide e perfettamente fuse con gli inevitabili effetti speciali digitali capaci di rendere questa tecnica ancora più affascinante (la scena alla fine del film che mostra com'è stato realizzato lo scheletro gigante, di fatto il pupazzo più grande mai utilizzato per un film simile, fa venire voglia di avere per le mani l'intero backstage della pellicola). A ciò bisogna aggiungere un character design a dir poco spettacolare, ispirato agli anime (la pettinatura e la benda sull'occhio di Kubo ma anche il guardiano scheletrico, che ricorda non poco il Dio della guerra di Nausicaa della Valle del vento), all'arte e iconografia giapponesi, al teatro No (bellissime le maschere delle tremende sorelle) e persino agli animali "simbolo" del giappone, quali la scimmia bianca e gli amatissimi scarabei, character design capace di offrire anche un drago sui generis, assai diverso da quello che mi sarei aspettata, più simile ad un pesce abissale che alle creature del folklore orientale. Protagoniste indiscusse di Kubo e la spada magica, assieme agli artistici origami animati dal protagonista, sono le due corde che gli consentono di incanalare la magia (non a caso il film in originale si intitola Kubo and the Two Strings, titolo che ha una doppia valenza non spoilerabile e che, giustamente, priva di importanza la spada magica che di fondamentale ha ben poco) e ovviamente creare le splendide melodie composte dall'italiano Dario Marianelli, già premio Oscar per le musiche di Espiazione, che qui si sbizzarrisce con un mix tra tradizione giapponese e una concezione del ritmo che apre ad influenze occidentali, fino ad arrivare alla bellissima cover finale di While My Guitar Gently Weeps cantata da Regina Spektor. Riassumendo, Kubo e la spada magica, per realizzazione e storia, vince a man bassa su tutti i cartoni animati che mi è capitato di vedere quest'anno e lo consiglio a chiunque tranne a chi ha bimbi con meno di sei anni, i quali potrebbero spaventarsi e piangere (per contro dai sei anni in su potrebbero fare domande scomode: sta a voi se turbarli con la verità oppure fare come il dolce nonno seduto accanto a me, che sdrammatizzava ogni cosa gabbando il nipotino preoccupato. Rispetto, signore!!!).


Di Charlize Theron (voce originale di Scimmia), Ralph Fiennes (Re Luna), Rooney Mara (Le Sorelle) e Matthew McConaughey (Scarafaggio) ho già parlato ai rispettivi link.

Travis Knight è il regista della pellicola, al suo primo lungometraggio dietro la macchina da presa. Americano, ha lavorato come animatore nei film Coraline e la porta magica, ParaNorman e BoxTrolls - Le scatole magiche ed è anche produttore. Ha 43 anni.


George Takei è la voce originale di Hosato. Americano, famoso per essere stato Sulu nelle serie e nei film dedicati a Star Trek, ha partecipato anche a film come Zohan - Tutte le donne vengono al pettine e serie quali Ai confini della realtà, Missione impossibile, Una moglie per papà, L'uomo da sei milioni di dollari, MacGyver, La signora in giallo, Miami Vice, Hercules, Scrubs, Will & Grace, La vita secondo Jim, Heroes e The Big Bang Theory, inoltre ha lavorato come doppiatore in episodi de I puffi, Futurama, Drawn Together, Kim Possible, Phineas e Ferb, Adventure Time, Robot Chicken, American Dad! , I Simpson e film come Mulan. Anche sceneggiatore e produttore, ha 79 anni e due film in uscita.


Cary-Hiroyuki Tagawa è la voce originale di Hashi. Giapponese, ha partecipato a film come Grosso guaio a Chinatown, L'ultimo imperatore, I gemelli, 007 - Vendetta privata, Mortal Kombat, Vampires, Pearl Harbour, Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie, Elektra, Memorie di una geisha, Hachiko - Il tuo migliore amico, 47 Ronin, The Man With the Iron Fists 2 e a serie come McGyver, I Colby, Miami Vice, Moonlighting, Baywatch, Renegade, Nash Bridges, Sabrina vita da strega, Walker Texas Ranger e Heroes. Anche produttore, ha 56 anni e tre film in uscita.


Pare che una delle fonti di ispirazione di Kubo e la spada magica sia la leggenda giapponese chiamata Hakaba no Kitarou, raccontata negli anni '30 in forma di kamishibai e già trasposta in un manga dal titolo Kitaro dei cimiteri, che non conoscevo ma che pare avere generato un'infinità di anime e film; se Kubo e la spada magica vi fosse piaciuto cercate tutto il materiale al riguardo che riuscirete a trovare in rete e ovviamente non perdetevi Coraline e la porta magica, ParaNorman e BoxTrolls - Le scatole magiche. ENJOY!

11 commenti:

  1. Lo vedrò a breve.. intanto ho visto quella roba pornografica sulla vita segreta di una salsiccia.. devo ancora smaltire lo shock!!!

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    1. Sausage Party l'ho visto anche io e non mi ha divertita quanto avrei sperato, anzi, mi ha anche un po' annoiata nonostante lo "shock". Kubo invece è splendido, vallo a vedere appena puoi!!

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  2. Spero di recuperarlo presto, mi ispira parecchio.
    E tenterò la visione con il Fordino.

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    1. Forse il Fordino è un po' piccino, tieni conto che, oltre alle immagini, sono i temi trattati ad essere forti. Fammi sapere com'è andata!

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  3. E' un gioiellino che spero di recuperare presto. Sarebbe il primo film della Laika che becco al cinema (fin'ora solo dvd o tv).

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    1. Approfitta dei 2 euro, dammi retta! Non te ne pentirai!

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  4. Devo vederlo! All'inizio era in programma per stasera, ma non ho trovato un orario decente.

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    1. Qui gli orari erano 15.30 oppure 18. L'ideale per chi lavora come me XDXD Inutile mettere il cinema a 2 euro se poi ghettizzano i film migliori...

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  5. Davvero un bellissimo film. Mi ha colpito piacevolmente fin dal trailer. Certi argomenti del film mi hanno fatto molto riflettere. È un film che può dare punti a molte produzione Pixar e Disney. Poi con un Samurai scarafaggio smemorato, come si fa a non andarlo a vedere?

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    1. Assolutamente, le produzioni Laika sono tra le migliori ormai. Poi con me stavolta hanno vinto facile visto il mio amore per il Giappone :)

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    2. Sulla passione per il Giappone stiamo sulla stessa barca. :)

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