domenica 13 novembre 2016

Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia (2016)

Uscito sotto Halloween credo in cinque sale, con un bel divieto ai minori di 14 anni ma senza alcun clamore, è arrivato in Italia Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia (Sausage Party), diretto dai registi Greg Tiernan e Conrad Vernon e sceneggiato da gente del calibro di Seth Rogen, Evan Goldberg e Jonah Hill.


Trama: alla vigilia del 4 luglio, la salsiccia Frank e il panino Brenda aspettano solo di essere scelti dagli "Dei" umani per essere portati fuori dal supermercato, in un mondo migliore dove finalmente potranno consumare il loro amore. Purtroppo, ciò che attende il cibo fuori dal supermercato non è un destino gioioso...



E’ possibile che il senso dell’umorismo, così come i gusti, cambino ogni dieci anni? Me lo chiedo perché ai tempi di South Park – Più lungo, più grosso e tutto intero ricordo di essermi spanciata dalle risate e, magari in maniera più contenuta, è successo lo stesso anche guardando I Simpson – Il film, giusto per fare un esempio di lungometraggi dichiaratamente “per adulti”. Mettiamo un attimo da parte I Simpson, il cui umorismo col tempo si è fatto decisamente più “signorile” ed innocuo, ma il film di South Park, al netto di bestemmie e parolacce, era un trionfo di cattivo gusto, violenza e risate scatologiche, eppure quanto mi fa ridere ancora oggi (nonostante non segua la serie più o meno dai tempi del primo cambio di doppiatori)! Forse perché la creatura di Trey Parker e Matt Stone era uscita nel momento giusto, oppure perché per quanto presentasse un umorismo di grana grossa conteneva sempre qualche riferimento alla politica, allo spettacolo o al reale capace di scatenare il mio senso dell’assurdo ma sta di fatto che, come del resto succede anche con I Griffin, ancora non riesco a volere male a South Park, neppure quando tocca i più bassi livelli di becerume. Lo stesso, non riesco a voler male a “orsotto” Rogen, eppure Sausage Party, da lui co-sceneggiato assieme ad altri loschi figuri quali Evan Goldberg, Jonah Hill, Kyle Hunter ed Ariel Shaffir, è una belinata della peggior specie che mi lasciata spesso obnubilata all’interno di una coltre di perplessità oppure mi ha disgustata senza possibilità di recupero. Ho riso forse un paio di volte davanti all’epopea di Frank e Brenda, rispettivamente un wurstel e un panino da hot dog costretti ad affrontare la scomoda verità su ciò che si cela oltre le porte del supermercato che fa loro da casa. Il “great beyond” abitato dagli dei che scelgono la merce sugli scaffali è la promessa di una vita migliore e, soprattutto, della scopata tanto bramata da alimenti costretti a passare la loro breve esistenza stipati all’interno di involucri di plastica ma cosa succede quando gli dei (ovvero noi voraci esseri umani e sì, vegani, ce n’è anche per voi, mi dispiace!) si rivelano essere dei mostri “cannibali” capaci  solo di dare la morte per i propri scopi egoisti? L’idea di base, effettivamente, ha un che di geniale, e il ribaltamento di punti di vista che trasforma un semplice scontro tra carrelli in un disaster movie zeppo di vittime o una cena in un horror-splatter sono i punti più alti della pellicola, assieme ovviamente ad una certa fantasia nel trasformare il supermercato in una sorta di megalopoli dove ogni genere alimentare ha il suo quartiere ben definito tutto da esplorare; non disprezzabile è anche una critica di tipo “religioso”, dove ci si fa beffe del desiderio di credere a tutti i costi in un piano divino o nelle punizioni per i propri peccati, anche quando gli dei si rivelano essere nient’altro che pie illusioni. Eppure, con tutto questo, mi sono ritrovata al massimo a sorridere con indulgenza.


Il problema di Sausage Party è che ogni tipo di satira o critica, siano esse religiose, sociali o politiche, è subordinato all’umorismo adolescenziale tipico dei film di Rogen o Seth MacFarlane, quello humour demenziale tipicamente americano che si concretizza, più o meno dagli anni ’80, in due cose soltanto: la patata e la fattanza. Certo, seguendo il trend attuale Sausage Party raggiunge picchi di “depravazione” che forse nemmeno Fritz il gatto, ma la mega orgia nella sequenza finale è talmente gratuita ed esageratamente gretta da chiedersi se davvero tutto quello che c’è stato prima non fosse altro che un mero contorno per arrivare al punto focale della pellicola, ovvero sconvolgere lo spettatore attraverso il coito infervorato tra salsicce e panini. Che per carità, Rogen, se ti ricorderai di aver pensato questa sequenza anche quando verrà il momento di mostrare Jesus De Sade in Preacher potrei anche applaudire, però solo se riuscirai a crescere mentalmente e contestualizzare la cosa, evitando di renderla il fulcro della storia. Il problema però è che io, non essendo un’americana puritana né un membro del MOIGE, dopo un’ora e mezza di wurstel dritti, panine vulviformi, lavande vaginali dopate (giuro), doppi sensi a sfondo sessuale, procaci lesbicone e personaggi cripto gay, se permetti invece di sconvolgermi mi rompo anche un po’ i marroni. Poi posso dire che le animazioni sono molto belle, alcune trovate divertenti, le parodie di film come Salvate il soldato Ryan o Terminator sono pregevolissime, il punto di vista “umano” che ritrasforma gli oggetti da animati ad inanimati ha una resa molto realistica, i flashback hanno lo stile gradevole dell’animazione bidimensionale anni ’80, c'è un bell'omaggio a Meat Loaf, la colonna sonora è simpatica quanto basta (ecco, l’unico momento in cui ho riso è stato quando i “fruits” che, come sapete, in inglese può indicare non solo la frutta ma anche un modo scortese di chiamare gli omosessuali, sono partiti all’attacco al ritmo di Wake Me Up Before You Go) e in particolare l’”inno del supermercato” è esilarante ma, per il resto, parliamo di poca roba davvero. Insomma, come sempre la Rogen Factory potrebbe fare molto di più ma non si impegna abbastanza: passi un cartone, scemino e divertente quanto volete, ma se nella seconda stagione mi rovineranno Preacher (e non miglioreranno Tulip, pensare che ci vorrebbe così poco!), orsotto o non orsotto scasserò il buon Seth di mazzate nei denti.


Del co-regista Conrad Vernon (che presta la voce anche a vari personaggi) ho già parlato QUI. Michael Cera (Barry), James Franco (il drogato), Bill Hader (Firewater/Tequila/El Guaco), Salma Hayek (Teresa), Jonah Hill (Carl), David Krumholtz (Lavash), Danny McBride (Honey Mustard), Edward Norton (Sammy), Craig Robinson (Grits), Seth Rogen (Frank), Paul Rudd (Darren) e Kristen Wiig (Brenda) li trovate invece ai rispettivi link.

Greg Tiernan è il co-regista della pellicola, inoltre presta la voce alla Patata e ai Noodles. Irlandese, ha diretto parecchi episodi della serie Il trenino Thomas. Anche animatore e doppiatore, ha 51 anni.


Al festival South By Southwest è stata proiettata una versione non ancora definitiva del film, contenente una scena che avrei molto apprezzato, magari dopo i titoli di coda; in essa, Seth Rogen, Michael Cera ed Edward Norton vengono attaccati dalle loro controparti animate mentre, seduti in un diner, discutono proprio del film. Detto questo, se Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia vi fosse piaciuto recuperate il già citato South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero. ENJOY!

28 commenti:

  1. si ho visto che era uscito, ma no non sono andata a vederlo...
    lo vedrò su sky quando lo passeranno, ma non lo aspetto con ansia e trepidazione

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    1. Non so come funziona Sky ma visto l'argomento trattato e i dialoghi probabilmente arriverà a notte tardissima XD

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  2. Direi che anche io non ho la tendenza ad apprezzare questo genere di ironia zozza; peccato perchè il film in sè, poteva essere simpatico.. probabilmente ci sarà qualcuno a cui piace..

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    1. Io ho letto anche recensioni positive ed entusiaste, eh. Solo che non mi sono divertita, tranne in alcune sequenze esilaranti.

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  3. In effetti avevo paura che fosse una robaccia che punta solo sulla volgarità. Al massimo lo recupererò poi a casa, ma non è che proprio abbia questa voglia pazzesca. A dei miei amici però è piaciuto un sacco... mah!

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    1. Ma infatti probabilmente il mio senso dell'umorismo è cambiato col tempo (sono diventata una vecchia di m***a? Può essere!!!) e non mi accontento più di una caciara all'insegna del doppio senso. L'idea di base secondo me è geniale ma poteva e doveva essere sviluppata molto meglio.

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  4. Su sky c'è in ogni caso il parental control ma non ci sono orari su horror o film di questo genere, anche se potrò comunque tranquillamente registrarlo, film indubbiamente strano che potrebbe piacere dopotutto ;)

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    1. A molti, come ho detto, è piaciuto. Purtroppo credo sia un tipo di umorismo che non fa più per me...

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  5. Io credo di non essere mai stata tanto spiritosa da potermi far andare giù certe cose, e questa potrebbe essere una di quelle. Mi è bastato vedere una mezza scena (credo anche una delle più spinte) che girava su FB e penso mi sia bastato.

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    1. Su FB ricordo che avevi postato il trailer. Non è tanto la "scabrosità" di alcune scene il problema di Sausage Party, quanto piuttosto l'idea che l'obiettivo ultimo del film fosse proprio arrivare a quelle. Peccato perché, di per sé, l'idea di fondo non è affatto male.

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  6. Personalmente mi ha lasciato da pensare.
    Non tanto sulle morali finali, ma tanto per il mio personale concetto "di elasticità mentale". Alcune scene le ho apprezzate, ma in molte mi sono detto: "Non mi fa ridere, anzi le trovo pure pretenziose ed esagerate... O forse sono io che sotto sotto non sono così aperto come penso?".
    Forse la risposta sta nella via di mezzo.

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    1. A me è sembrato un po' come The Interview, tanto rumore per nulla. Forse sono cambiati i tempi o mi sto desensibilizzando io... comunque mi sono ritrovata a pensare un po' le tue stesse cose.

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  7. Io mi sono divertito tantissimo, sarà che sono adolescente dentro :D Mi sono piaciute sia le parti più ragionate che quelle esplicitamente assurde, proprio come l'orgia finale!

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  8. Il trailer lo avevo trovato geniale, ma avevo la paura radicata che avessero messo lì dentro le uniche idee decenti. Purtroppo confermi la mia paura...

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    1. Più o meno confermo che le scene più carine sono tutte nel trailer, orgia finale a parte.

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  9. Mi sono divertito, adoro Rogen e Company, e resto notoriamente freddo davanti ai cartoni. Carino, per me parecchio, ma si vede e si dimentica. :)

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    1. Rogen e company li adoro anche io ma con me avevano vinto facile più con Facciamola finita :P

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  10. Bello e divertente, ma paradossalmente ho trovato più forte la parte metaforica sulle religioni e sull'amore piuttosto che la parte comica

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    1. Oddio, metafore un po' all'acqua di rose, eh. Comunque la critica "religiosa" l'ho preferita anche io.

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  11. A me Rogen e soci stanno molto simpatici, e adoro l'ironia greve: il film è carino e divertente, molto migliore di porcate come i due Ted - soprattutto il secondo - ma comunque lontano dall'essere davvero memorabile.

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    1. Io ho preferito il primo Ted, il secondo non lo ricordo neppure più per fortuna! :P

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  12. Non ci ha fatto ridere granchè,ed era l'unica cosa che chiedevamo a questo filmetto!!!!A parte certe trovate carine tipo il concetto del great beyond,ho trovato le gag banali e ritrite,tipo l'arabo e l'ebreo che in fondo hanno cose in comune(volemosse bbbene...)...non so come il mio adorato Ed si sìa fatto coinvolgere in sta stronzata.

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    1. Sai che io quando ho letto il come di Edward Norton pensavo fosse una presa in giro? Invece c'è lui davvero!! XDXD

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  13. Volevo andarlo a vedere, ma mi sa che aspetterò anche io che lo diano su Sky :)

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    1. Secondo me ha avuto una distribuzione infelice, dalle mie parti neppure è arrivato. Vista la potenza di Sky non dovrai aspettare molto...!

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  14. Cosa è una "belinata"? Come detto nel mio indubbiamente orrido post(segue spam: https://muffinconpost.blogspot.it/2016/10/sausage-party-vita-segreta-di-una.html ), a me invece è piaciuto parecchio. Questo mi fa pensare che sono abbastanza scemo. Tuttavia concordo sulla scena finale, probabilmente troppo gratuita. Una cosa che al limite si poteva mettere nei contenuti speciali del DVD se uno aveva proprio voglia. Eh, scusa ma ora devo andare a ruttare e a bere birra, sbrodolandomi.

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    1. Una "belinata" è una sciocchezza, o forse peggio, detta alla maniera ligure :)
      Naah, non è che tutti quelli a cui piace Sausage Party siano scemi: Rogen lo ha realizzato e io ritengo quel gran patatone molto acuto quando ci si mette :D

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