martedì 15 novembre 2016

Sing Street (2016)

Spinta dai consigli di almeno mezza dozzina di amici blogger ben più preparati della sottoscritta, in questi giorni ho recuperato Sing Street, diretto e sceneggiato dal regista John Carney.


Trama: nella Dublino degli anni '80 il giovane Conor decide di mettere su un gruppo musicale per riuscire a conoscere e conquistare una misteriosa modella di un anno più grande di lui...


Nonostante musicalmente parlando sia una capra, l'idea di vedere un racconto di formazione ambientato negli anni '80 e soprattutto in Irlanda mi ha portata a gettarmi subito a pesce su Sing Street e, ovviamente, vi dico subito che ho fatto benissimo perché il film di John Carney è splendido. Utilizzare la musica e l'omaggio ai gruppi più iconici di quegli anni per raccontare la liberazione di un ragazzino, Conor, dalla tristezza della provincialità irlandese, dalla crisi economica e familiare che ha coinvolto i genitori e i fratelli, dalla condizione di "sfigato tra gli sfigati", è una mossa che strizza l'occhio alle mode del momento ma non si riduce a mera scelta commerciale. Sing Street ha infatti tanto cuore, ed è una piccola pellicola capace di ritagliarsi un grosso spazio in quello dello spettatore, come già era stato in grado di fare We Are the Best (che, peraltro, mi è piaciuto ancora di più). La differenza tra i due film è che, sostanzialmente, i protagonisti di Sing Street sono principalmente maschi e che l'amore di Conor per la misteriosa Raphina è il motore che lo spinge a creare un gruppo musicale così da poter utilizzare la ragazza come attrice principale dei loro video, ispirato dalla visione di quello di Rio dei Duran Duran. Se le ragazzine di We Are the Best partivano da un moto di ribellione ed arrivavano ad essere "le migliori" da un punto di vista prettamente personale, Conor ha dalla sua non solo un fratello che lo adora al punto da fargli da mentore ed insegnargli a cosa serva realmente la musica, ma anche un gruppetto di amici in grado di mettere su una band realmente tosta (primo tra tutti il compositore Eamon, che riesce a tradurre in musica le esperienze personali al centro dei testi di Conor) e una componente femminile in grado di dare a questo branco di ragazzini sgangherati uno stile accattivante. Tra una canzone e l'altra, il cui stile cambia a seconda del gruppo che in quel momento Conor elegge a "preferito", lo spettatore assiste non solo all'evoluzione della band ma anche e soprattutto alla graduale presa di consapevolezza del protagonista, il quale arriva ad aprire gli occhi riguardo alle personali sofferenze di chi lo circonda e, in qualche modo, ad andare incontro ai bisogni del fratello, dei genitori in crisi, di Raphina e persino del bulletto della scuola. Sing Street "insegna" a comprendere la propria forza per riuscire ad aiutare gli altri, a perseguire i propri sogni con coraggio ma senza cedere all'egoismo o alla disperazione, fermo restando che l'happy ending potrebbe anche non arrivare mai e che la strada per il presunto successo potrebbe essere lunga e tortuosa (d'altronde persino l'amore è "happy-sad", come si dice nel dialogo più iconico della pellicola).


All'interno di questo racconto di amore e amicizia, vincitori e vinti, speranza e sconfitte, chi la fa da padrone è ovviamente la musica. Canzoni che per noi sono ormai ammantate da un'aura alternativamente mitica, nostalgica o trash come quelle dei già citati Duran Duran, degli A-Ha, dei Joy Division o dei Cure, per nominarne solo alcuni, in Sing Street rappresentano essenzialmente la novità e la potenza della gioventù, il tentativo di "superare" gli ormai classici Beatles per entrare in un'epoca già anticipata da David Bowie, fatta di suoni elettronici, make-up pesante, ambiguità e apparenza. La regia dei video della band ha il sapore sempliciotto, anni '80 e un po' televisivo tipico dell'epoca (in netto contrasto con la bellezza della regia e della fotografia del film nella sua totalità) mentre le canzoni originali scritte apposta per il film da Gary Clark non ne tradiscono affatto lo spirito e riescono miracolosamente a suonare come pezzi anni '80 e, allo stesso tempo, a riflettere alla perfezione le sensazioni di Conor e dei suoi compagni. Altrettanto perfetti sono lo stile sfoggiato dal protagonista e Raphina (vedere lui con le meches e il make-up in una scuola cattolica è scioccante ma mai quanto la miriade di braccialetti portati da lei, in puro Madonna style, roba da madeleine proustiana in grado di stordirmi per almeno mezz'ora) così come la citazione di una delle scene più indimenticabili di Ritorno al futuro, inserita in maniera assai gradevole all'interno del film, un modo malinconico ma allo stesso tempo esaltante (almeno per lo spettatore) per far "sognare in grande" un delusissimo Conor. Passando agli attori, i ragazzini ingaggiati per il ruolo dei componenti della band sono tutti perfetti e Lucy Boybton è di una bellezza incredibile, sia con che senza make-up, ma scusate se il mio cuore è andato interamente al Brendan di Jack Reynor, streppone rozzo dal grandissimo cuore la cui ultima scena prima del finale mi ha portata a piangere di commozione, senza alcun freno. Ce ne sarebbe ancora da dire su Sing Street ma prima di cominciare a scrivere fregnacce musicali causate da atavica ignoranza mi fermo qui e mi limito a consigliarvi di andare a vedere senza indugio questo film (anche se sarebbe meglio gustarselo in lingua originale) perché ne vale davvero la pena!

John Carney è il regista e sceneggiatore della pellicola. Irlandese, ha diretto film come On the Edge, Once e Tutto può cambiare. Anche compositore, attore e produttore, ha 44 anni.


Maria Doyle Kennedy interpreta Penny. Irlandese, ha partecipato a film come Moll Flanders, Albert Nobbs, Byzantium, The Conjuring - Il caso Enfield e a serie come Queer as Folks, Dexter e Downton Abbey. Ha 52 anni.


Jack Reynor, che interpreta Brendan, aveva già partecipato a Macbeth nel ruolo di Duncan mentre Aidan Gillen, che interpreta Robert, altri non è che il "Ditocorto" de Il trono di spade. Se Sing Street vi fosse piaciuto recuperate We Are the Best! e Frank. ENJOY!

14 commenti:

  1. Frank mi era piaciuto di brutto,questo da quanto dici ha tutte le carte in regola per andarmi a genio...lo segno nella lista "Mel only",chè il Khal e le atmosfere suburbane irlandesi mi sa che non si piacciono XD

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    1. Io quando vedo scritto Irlanda perdo sempre dei battiti! Secondo me ti piacerà tantissimo :)

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  2. Io sono veramente poco musicale, ma potrei provarlo per le atmosfere suburbane irlandesi che invece io adoro.

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    1. Vedrai che ti conquisterà!! :) Tra l'altro per una che ama lo stile e la moda come te potrebbero essere una chicca anche i costumi!

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  3. Frank non mi era piaciuto, troppo strano e irrisolto, ma Carney lo adoro.
    Once è uno di quei film che mi fa piangere senza motivo - anche perché non ci sono morti, finali tragici, abbandoni. Però è bellissimo e fatto con due lire.
    We are the best l'avevo scaricato, ma mi era passato di mente. Lo metto in pole position! :)

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    1. Once devo ancora vederlo, di solito questo genere di film lo snobbo un po' se non me ne parlano più che bene. Ergo, segno.
      We Are the Best è tanto, tanto carino!! <3

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  4. Per me è decisamente superiore a We Are the Best e Frank, che pure mi erano piaciucchiati.
    Come dico nella mia recensione-canzone: Sing Street è una figata! :)

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    1. E' sicuramente superiore a Frank, che non mi aveva fatta impazzire nonostante gli attori che adoro però mi sono sentita più vicina a We Are the Best, sarà perché ho amato quelle tre ragazzine punkettine :)

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  5. Ho tanta voglia di vederlo, ho un debole per i film musicali

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  6. Ne parlate tutti piuttosto bene e ho seriamente intenzione di vedermelo, però parto un po' prevenuto comunque

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    1. Magari non ti piace il genere ma una chance la merita comunque :)

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  7. Si ho visto che quasi tutti l'hanno visto e recensito, ma non mi entusiasmano tanto questi film, anche se come è ovvio lo vedrò ugualmente ;)

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    1. Secondo me un'occhiata la merita! Esula un po' dai soliti generi :)

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