mercoledì 17 ottobre 2018

Il Bollodromo #67: ToHorror Film Fest - parte 2

Se il (mio) primo giorno del ToHorror Film Fest è stato bene o male all'insegna dei film più divertenti o "spensierati", nei limiti di quanto potesse essere spensierato St. Agatha, la giornata di chiusura è stata di una pesantezza indicibile, a causa di due pellicole splendide e particolari ma decisamente provanti per l'umore. ENJOY!


Tigers Are Not Afraid (Vuelven) di Issa López

Come anche Dog, di cui parlerò tra poco, questo piccolo gioiellino Messicano non può definirsi propriamente horror. L'elemento sovrannaturale c'è ma non è preponderante ed è dosato col contagocce, oltre a veicolare più dolore e sconforto che paura, poiché esso è il modo dei piccoli protagonisti di affrontare una realtà già per sé abbastanza orrenda. Estrella è una bambina dotata di moltissima fantasia, la cui madre è improvvisamente stata rapita dai membri di un cartello della droga, diventando così una dei tantissimi desaparecidos messicani; affamata ed impaurita dalle presenze che sembrano avere preso possesso di casa sua, la piccola cerca rifugio presso una banda di bambini resi orfani dagli stessi criminali e sperimenterà sulla sua pelle l'orrore della vita di strada e la crudeltà di chi non si ferma davanti a nulla pur di ottenere denaro e potere. Non è un caso se Guillermo del Toro ha apprezzato questo film perché Tigers are Not Afraid è intriso della stessa crudele malinconia delle sue opere più riuscite ed è impreziosito da piccoli tocchi horror e fantastici (il tigrotto semovente è delizioso ma sono splendidi anche i vari murales realizzati da Shine) che rendono le vicende di Estrella, Shine e Morro ancora più poetiche, benché non meno realistiche e difficili da affrontare per lo spettatore. Si piange parecchio guardando il film e ci si sente piccoli come una formica, soprattutto considerando i ringraziamenti finali di un'autrice che probabilmente ha vissuto traumi molto simili a quelli dei bambini che ha portato su schermo con così tanta sensibilità. Sperate solo che Tigers are Not Afraid possa arrivare anche in Italia, più che altro pregate santa Netflix, che una distribuzione cinematografica mi pare improbabile.


Dog (Chien) di Samuel Benchetrit

Presentato come "la commedia più nera degli ultimi dieci anni", Dog è in realtà poco meno deprimente del Dogman di Garrone e, salvo la prima mezz'oretta, non fa ridere per nulla, anzi, è una fonte di angoscia devastante. Il protagonista, interpretato da uno strepitoso Vincent Macaigne il cui sguardo dolce e vinto rimane nel cuore per giorni dopo la visione, è l'equivalente dell'omino triste presente in una vecchia storia di Dylan Dog, più che altro è un uomo che viene preso a pugni, sputi e pesci in faccia dalla vita per quanto riguarda ogni suo aspetto: famiglia, lavoro, soldi, fortuna, sentimenti, nominatene uno e sarete certi del fatto che il povero Jacques ogni giorno sarà segnato da una cattiva stella. Questo finché, dopo una serie di eventi tragicomici, il poveraccio non finisce sotto le "cure" di un addestratore di cani la cui vita, nonostante l'ostentazione di sicurezza, è squallida quanto quella di Jacques. Sfruttando un registro malinconico e grottesco, Samuel Benchetrit racconta le disavventure di un uomo incapace di reagire, un "cane" nel senso peggiore del termine, bastonato e vessato eppure sempre riconoscente anche nei confronti della mano che lo percuote, un uomo grigio in un ambiente grigio e deprimente, zeppo di persone egoiste o semplicemente stufe del suo atteggiamento. Anche qui, come in Tigers are Not Afraid, il finale, apparentemente catartico almeno in parte ed incredibilmente poetico, spezza il cuore lasciando lo spettatore sconfitto, a rimuginare sul fondamentale squallore dell'esistenza e su quanto sia facile dare per scontate, accettandole a testa bassa, tutte le ingiustizie alle quali siamo sottoposti quotidianamente. Ovviamente, anche per Dog non vi è traccia di eventuali distribuzioni future. Incrociate le dita e tenete gli occhi aperti, non volete davvero perderlo.


10 commenti:

  1. Cazzarola, devono essere due gioiellini. Propondo più per il primo, mi intriga maggiormente dato il tema (tristemente attuale).
    Speriamo di vederli!

    Moz-

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    1. Sono entrambi davvero belli ma anche io ho preferito di più il primo. Più nelle mie corde, con quei bimbi dolcissimi :)

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  2. grandi film e grandi rece

    (non so perchè ma non funzionano le notifiche)

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    1. Le notifiche via mail dici? Quelle non funzionano da un po' di tempo, vai a sapere perché!

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  3. Restiamo allora sul giapponese dell'altro post, visto che questi probabilmente non verranno distribuiti (e poi in generale mi ispirava più quello)...
    😉😀

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    1. Tigers are not Afraid però è splendido. Per questo avrei fiducia in Mamma Netflix :P

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    2. eh ma io sono un old-fashioned, non ho ancora fatto Netflix e non so se lo farò...
      sono del partito delle povere sale minacciate dalla "Big N" :-D

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    3. Idealmente anche io ma siccome adoro il cinema e la distribuzione dalle mie parti è quella che è, ben vengano Big N e Big Amazon Prime Video :)
      Non sono utili come molti vogliono far credere ma ogni tanto servono!

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  4. Se mai arriveranno non li perderò, ma ho forti dubbi..

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