martedì 2 luglio 2013

The Master (2012)

Dopo mesi dall’uscita nelle sale, in questi caldi giorni estivi ho deciso di recuperare The Master, diretto nel 2012 dal regista Paul Thomas Anderson.


Trama: Freddie, violento e psicotico reduce di guerra, viene accolto da Lancaster Dodd, una sorta di filosofo e fondatore della sedicente Causa, che cerca di sedarne gli istinti…


Su The Master, all'epoca, erano stati spesi fiumi di parole riguardo al fatto che la storia del "Maestro" somigliasse incredibilmente a quella del fondatore di Scientology (o Chiesa del Cristo Scienziato per gli ignoranti miscredenti come la sottoscritta e un pugno di amici). Siccome della questione non mi è mai importato nulla, ho cercato di guardare il film senza pensarci troppo ed ecco che The Master è diventata la storia di due uomini opposti che, in qualche modo, si attraggono e si completano. Abbiamo da un lato Freddie, il caos. La bestia segnata e condizionata dalla guerra, il puro istinto incontrollabile, preda di violenti scatti d'ira e pulsioni sessuali che riesce a sedare solo con l'alcool o con intrugli imbevibili a base di trielina e sostanze anche peggiori, cosa che inevitabilmente lo porta ad essere un reietto. Dall'altra parte c'è invece Lancaster Dodd, patriarca rispettato, razionale filosofo e scrittore in grado di aiutare gli adepti della Causa a guarire da problemi psichici e fisici attraverso l'ipnosi, che consentirebbe loro di "viaggiare nel tempo" e trarre forza dalle loro vite passate. Il cosiddetto Maestro del titolo si impegna a rendere Freddie un essere umano, una persona normale, ma anche lui tanto normale non è: in odore di cialtroneria, probabilmente bisessuale, guidato da una moglie-bambina tiranna e dal pugno di ferro, Dodd è fragile quanto Freddie e forse per questo non riuscirà mai ad aiutarlo e controllarlo, perché per placare una forza della natura servirebbe qualcuno assolutamente consapevole di sé stesso e dei propri mezzi.


L'incontro-scontro tra questi due uomini, di conseguenza, è la parte più bella del film, completamente affidata a due attori che definire "immensi" sarebbe ancora poco. Philip Seymour Hoffman offre un'interpretazione controllata, pacata, con quegli occhi che paiono sprofondati nella calma e tuttavia sono acuti come quelli di un rapace, un omone in grado di passare dalla serietà dello psicologo alla divertita giocosità di un bambino; Joaquin Phoenix, d'altro canto, è completamente privo di controllo e si abbandona agli eccessi di un personaggio incapace di trovare la via di mezzo tra un'apatia quasi totale e degli scatti d'ira incontrollabili, si priva della sua solita bellezza e si mostra allo spettatore come un relitto biascicante, fiaccato dalla vita e dalla follia. Anderson giostra questi due grandissimi attori con la consueta abilità, alternando immagini emblematiche, quasi poetiche (tutta la sequenza iniziale che mostra l'esistenza di Freddie in tempo di guerra), visioni talmente realistiche da prendere alla sprovvista lo spettatore e momenti più "statici", il tutto girato nel formato 65mm, cosa che si lega alla passione del protagonista per la fotografia e si traduce anche agli occhi del profano in una maggiore grandezza dell'immagine con conseguente aumento della profondità e della nitidezza. Detto questo, in un impeto di sincerità mi verrebbe da aggiungere che, a fronte dell'innegabile natura di capolavoro di The Master, rispetto a Magnolia e Boogie Nights - L'altra Hollywood l'ultima opera di Anderson patisce di una lentezza che mette a dura prova lo spettatore, che rischia di perdersi nei deliri psicotici di Freddie e nelle pose da santone di Dodd, ma non lasciatevi scoraggiare da questo dettaglio: The Master è grande, grandissimo cinema che bisogna recuperare e fare conoscere.


Di Philip Seymour Hoffman, che interpreta Lancaster Dodd, ruolo per il quale è stato nominato per l'Oscar come miglior attore non protagonista, ho già parlato qui.

Paul Thomas Anderson è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Boogie Nights – L’altra Hollywood, Magnolia e Il petroliere. Anche produttore e attore, ha 43 anni e un film in uscita.


Joaquin Phoenix (vero nome Joaquin Rafael Bottom) interpreta Freddie Quell, ruolo per il quale è stato nominato per l'Oscar come miglior attore protagonista. Portoricano, lo ricordo per film come 8 MM – Delitto a luci rosse, Il gladiatore, Signs, The Village e Quando l’amore brucia l’anima, inoltre ha partecipato alle serie La signora in giallo e Alfred Hitchcock presenta. Anche produttore e sceneggiatore, ha 39 anni e due film in uscita.


Amy Adams interpreta Peggy Dodd, ruolo per il quale è stata nominata per l'Oscar come miglior attrice non protagonista. Nata a Vicenza da genitori americani, ha partecipato a film come Cruel Intentions 2, Prova a prendermi, Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby, Tenacious D in The Pick of Destiny, Come d’incanto, Il dubbio, Una notte al museo 2 – La fuga, I Muppet, L’uomo d’acciaio e a serie come That ‘70s Show, Streghe, Buffy the Vampire Slayer e Smallville. Ha 39 anni e sei film in uscita.


Laura Dern interpreta Helen Sullivan. Americana, ha partecipato a film come Alice non abita più qui, Velluto blu, Cuore selvaggio, Jurassic Park, Un mondo perfetto, Jurassic Park III, Novocaine, Mi chiamo Sam e alla serie Ellen. Anche produttrice, sceneggiatrice e regista, ha 46 anni e tre film in uscita.  


Con il film ancora in fase di progettazione (si parla del 2010), Reese Witherspoon era stata presa in considerazione per il ruolo di Peggy, Jeremy Renner per quello di Freddie, Emma Stone ed Amanda Seyfried invece per quello di Elizabeth, la figlia di Dodd. The Master trae parecchia ispirazione dal documentario di John Huston Let There Be Light, incentrato proprio sui soldati rimasti traumatizzati dagli orrori della guerra. Ho guardato un po' in giro e mi sembra che la pellicola sia facilmente reperibile.. ma se The Master vi fosse piaciuto consiglierei la visione di tutti gli altri film girati da Anderson. Da parte mia, recupererò presto Il petroliere! ENJOY!


22 commenti:

  1. Una bella recensione per un grandissimo film

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  2. si mi sa che in questi giorni lo rivedrò anche io, così a piacere, cmq io ti consiglio - se non l'hai fatto corri subito a cercarlo - di vedere Boogie Nights - l'altra hollywood, film con parecchie citazioni e influenze cinematografiche, un abbraccio :)

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    1. Grazie per il consiglio ma predichi ai convertiti: già visto e già inserito nel novero dei cult :P
      Un abbraccio anche a te!!

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  3. Non sono riuscita a recuperarlo al cinema...

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    1. Nemmeno io ero riuscita ma ormai dovrebbe essere facilmente reperibile anche in DVD ^__*

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  4. Film tosto e difficile, ma senza dubbio grande.

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  5. quasi masterpiece, per il master anderson!

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    1. Che si riconferma un master of the universe tra i registi!! *_*

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  6. Ciao Bolla! Grazie per esser passata al Moz o' Clock!
    Elvira e le tende rosse che mi ricordano la Loggia Nera sono un'ottima accoppiata!! XD

    P.s. The Master è tra i film che devo recuperare anche io...

    Moz-

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    1. Ciao e grazie a te per il post nostalgico.. e per il commento ^^
      Recuperalo appena puoi allora!

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    2. Sarà dura farlo a breve, ma intanto è segnato... :)

      Moz-

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  7. Già in lista appena ci capito sopra.Non amo il genere,ma gli ingredienti sono troppo invitanti.

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  8. Immenso, grande, all'inizio l'avevo bocciato ma poi me ne sono innamorata pian piano.

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    1. Sì, non è stato facile arrivare alla fine, lo ammetto. Ma che grandiosità, gente!!

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  9. Devo essere sincero, a me non ha entusiasmato... fermo restando le stratosferiche performance di Hoffmann e, soprattutto, di Phoenix (meritava l'oscar, altro che Day-Lewis!) l'ho trovato un film poco coraggioso: 'doveva' essere un film su Scientology (il personaggio di Lancaster Dodd è chiaramente ispirato a R.Hubbard) ma alla fine, dopo un inizio promettente, si mette a parlare di altro. Diventa come hai detto tu soprattutto una storia di due uomini che si attraggono morbosamente. Però il 'mondo' di Scientology è appena accennato, la pellicola non 'graffia' e non ha il coraggio di affondare gli artigli in questo potentissimo movimento-setta che manovra all'oscuro, come se il regista avesse paura di toccare corde sensibili a Hollywood. Resta un buon film, con dei grandi attori, ma che poteva dare molto di più.

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    1. Sicuramente, con un paio di attori tra i più influenti che si sono fatti intortare da Scientology, a Hollywood l'argomento potrebbe davvero essere tabù... però, nonostante la mancanza di coraggio, The Master mi è piaciuto. Non so se avrebbe avuto lo stesso impatto affondando di più il coltello nella piaga...

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  10. ci sono due uomini verso cui provo una venerazione clamorosa:lars e paul t anderson
    Memorabile film questo

    Un film sui rapporti di forza nelle relazioni tra uomini e tra loro e la società,sul dominio e infatti the master vuol dire il dominatore eh

    Ottimo film

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    1. L'ho visto in inglese, immagino che non l'abbiano tradotto con Il dominatore nei dialoghi, vero?
      Ti prego, dimmi di no...!!

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  11. Dalle mie parti l'avevo bocciato, ma forse dovrei rivederlo

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    1. Mah, secondo me è uno di quei film che o ti piace alla prima o è meglio lasciare perdere!!

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