domenica 11 ottobre 2015

Lost After Dark (2014)

Qualche sera fa avevo bisogno di scaricarmi un po' quindi, memore del consiglio di Lucia, ho deciso di guardare Lost After Dark, diretto e co-sceneggiato nel 2014 dal regista Ian Kessner.


Trama: un gruppo di studenti decide di scappare durante un ballo scolastico e passare un weekend in un rifugio di proprietà di una delle ragazze. Quando il pulmino della scuola, rubato dai giovani virgulti, li lascerà a piedi in mezzo a un bosco, per i fuggitivi comincerà un sanguinosissimo incubo...


Cosa si chiede di solito ad uno slasher? Che sia cattivissimo, esagerato e che intrattenga, direi. Se ciò è vero, allora Lost After Dark è un ottimo esempio del genere, con una piccola marcia in più. Il film, scritto evidentemente da una persona che è cresciuta a pane e horror, ha infatti la miracolosa capacità di spiazzare lo spettatore scafato che, di solito, davanti a queste pellicole sfodera una risata snob e stila un pronostico sull'ordine in cui verranno uccisi i protagonisti; personalmente, davanti alla seconda ed inaspettata uccisione ho rischiato di soffocarmi coi Tic Tac alla banana e da quel momento in poi non ho più staccato gli occhi dallo schermo. Oddio, non è vero, a un certo punto ho guardato altrove perché l'omaggio al genere diventava un po' troppo Fulciano e nel 2014 non usano più la pasta di mandorle per realizzare determinate, delicatissime parti anatomiche, ma per il resto sono stata totalmente catturata. Anche perché Lost After Dark ha un secondo pregio, quello di essere ironico ed ignorante al punto giusto (e non parlo solo dell'ignoranza degli interpreti, per quanto confondere "cannibal" e "cannonball" sia una mossa da maestro quasi quanto l'inusuale destino di un povero cagnetto), infarcito da un citazionismo gradevole ma non insopportabile e, ovviamente, stilosetto quanto basta per farsi ricordare un po' più a lungo rispetto alla media di questo tipo di pellicole soprattutto per chi, come me, è nato e cresciuto negli anni '80. E voi direte, che palle questi omaggi continui a quell'epoca neppure troppo lontana! Avete ragione ma mi sono divertita talmente tanto guardando Lost After Dark che anche la noia nei confronti dell'ormai eccessiva celebrazione di quegli anni è finita un po' in secondo piano.


Lost After Dark è anche bello a vedersi. Nonostante un paio di sgranature e di "missing reels" (onestamente, l'unico momento davvero WTF della pellicola) prese di peso da un film di Rodriguez o Tarantino, le scenografie e i costumi sono molto curati e, soprattutto, pur essendo un film ambientato interamente di notte non c'è un solo momento in cui la fotografia sia così scura da non capire quello che si ha davanti, anzi, la nitidezza delle scene notturne ha un che di spettacolare. Degli effetti speciali ho già parlato. Lost After Dark è molto sanguinoso e indugia parecchio su alcune uccisioni splatter e lente, che sfidano la sopportazione dello spettatore, ma si diletta anche con sequenze rapide ed inaspettate, in grado invece di mettere alla prova l'autocontrollo; a prescindere da quali metodi di "tortura" cinematografica preferiate, sappiate che sono entrambi realizzati benissimo, con perizia e palese amore per l'horror sanguinario. Anche gli attori sono molto bravi e, cosa strana per un horror, riescono a rendere gradevoli persino dei personaggi stereotipati che normalmente si vorrebbe vedere morti (buona parte del merito è da attribuire ovviamente agli sceneggiatori ma anche l'interpretazione degli attori è importante), in più la pellicola di Ian Kessner vede come esilarante guest star un Robert Patrick invecchiato ma molto ironico, protagonista di un paio di sequenze molto ma molto gustose. In definitiva, Lost After Dark è un film che potrebbe piacere parecchio agli amanti del genere, magari stanchi di anni ed anni di pellicole derivative e realizzate a tirar via; i non appassionati però si astengano.


Di Robert Patrick, che interpreta Mr. C, ho già parlato QUI.

Ian Kessner è il regista e co-sceneggiatore della pellicola, al suo primo lungometraggio. E' anche produttore e attore.


Nei panni dello sceriffo, sul finale, compare Nick Rosenthal, regista del secondo episodio della saga Halloween, ovvero Il signore della morte, e di Halloween - La resurrezione. Detto questo, se Lost After Dark vi fosse piaciuto consiglierei di recuperare un po' di classici slasher anni '80 come Venerdì 13, Halloween - La notte delle streghe e Non aprite quella porta. ENJOY!


12 commenti:

  1. Sai come la penso, anche sul trucchetto del "missing reels", mi fa piacere che ti sia piaciuto, è uno degli horror migliori che ho visto quest'anno, il citazionismo è divertente e non urtica, temo solo che potrà essere apprezzato in pieno solo da chi ama e conosce il genere Slasher. Cheers! ;-)

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    1. Mi dicono comunque che The final Girls sia anche meglio di questo: pur non andando pazza per il genere non vedo l'ora di guardarlo!

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  2. Risposte
    1. E' talmente divertente ed esagerato che FORSE potresti anche sopportarlo :)

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    1. Assolutamente! Come mai te lo sei perso questo? :P

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    2. Eh, leggo adesso. Perché non c'è coi sottotitoli. Oppure c'è, ma io non l'ho notato! :P

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    3. Che rogna sta mancanza di subs!!

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  4. Devo recuperarlo ma... troppa roba e poco tempo o tanta stanchezza o tutte e due le cose...

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    1. Parafrasando il buon Manfredi: "Il cinema è un piacere, se non hai voglia che piacere è?" Con calma, con calma :)

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