lunedì 5 marzo 2018

Oscar 2018

Buon lunedì a tutti! Oggi è un giorno gioiosissimo, in Italia non è successo NIENTE mentre in America hanno finalmente consacrato il tessitore di sogni (e incubi) Guillermo del Toro come meritava da tempo. Bando agli indugi e parliamo un po' di questa novantesima notte degli Oscar, che sono riuscita stavolta a guardare in diretta perché con tutta la bellezza premiata non potevo davvero perderla! ENJOY!


Cominciamo con i premi, dovuti e meritati, a La forma dell'acqua. La favola di Del Toro ha portato a casa gli Oscar più ambiti, Miglior Film e Miglior Regia, assieme a quello per la Miglior Scenografia e Miglior Colonna Sonora. Vedere ciccio Del Toro salire sul palco due volte e tributare omaggio a Spielberg, con tutta l'umiltà di un ragazzo messicano che MAI avrebbe pensato di trovarsi un giorno nel firmamento delle grandi stelle, mi ha sciolto il cuore di commozione. Uno sprone a inseguire i propri sogni fino a raggiungerli e una gioia per tutti noi che a Guillermo abbiamo sempre creduto!! (e grazie a Faye Dunaway e Warren Beatty per non avere fatto casini stavolta!)


Altro motivo di gioia, almeno per me, è la grandemente prevista vittoria di Gary Oldman come Miglior Attore Protagonista dopo la mostruosa interpretazione di Churchill. Lui era sicuramente contentissimo e ha dedicato l'Oscar a Churchill e a mammà, invitandola e mettere su il kettle per il the, da perfetto inglese, probabilmente erano invece meno contenti tutti gli altri coinvolti nella realizzazione de L'ora più buia, che ha vinto solo un altro premio, quello per il Miglior Make-Up.


Altro Oscar prevedibile ma molto gradito, quello a Frances McDormand come Migliore Attrice Protagonista per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. L'attrice si è profusa in un discorso strepitoso, dove ha invitato Hollywood a parlare con le donne nei giorni seguenti ai bagordi, per ascoltarle e finanziarne i progetti. Speriamo in bene, via! Tre manifesti ha portato fortuna anche a Sam Rockwell, che ha giustamente vinto l'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, finalmente (anche se un po' mi spiace per il collega Woody Harrelson, piccolino), per il resto il film di McDonagh partiva strafavorito in ogni categoria e invece è rimasto con un palmo di naso.


Uno dei motivi del "ridimensionamento" di Tre manifesti a Ebbing, Missouri è da ricercarsi nel premio più inaspettato della serata, quello a Scappa - Get Out per la Miglior Sceneggiatura Originale. Ora, dite quello che volete ma, sorpresa a parte (non avrei scommesso un euro su questo risultato), io sono contentissima per Jordan Peele. Che un comico di colore sia riuscito ad imbastire una sceneggiatura in perfetto equilibrio tra horror, thriller e commedia e sia arrivato a conquistare l'Academy e il pubblico tutto (basta sentire le ovazioni che gli hanno tributato ad ogni nomination) mi riempie di speranze per il futuro del cinema in generale e dell'horror in particolare. Come ho scritto su Facebook, l'horror sta bene, vi saluta e Jason Blum mostra allegramente a tutti il dito medio. La Miglior Sceneggiatura Non Originale è finita tra le manine anziane del venerando e tenerissimo James Ivory per Chiamami col tuo nome, unica statuetta conferita al film di Guadagnino (Su TV8 hanno brindato. Dai, siete stati un po' ridicoli, ché di orgoglio italiano in quel film ce n'era davvero poco).


Torniamo di nuovo su sentieri più sicuri con l'Oscar per la Miglior Attrice Non Protagonista, finito come da programma alla meravigliosa Allison Janney di I, Tonia, motivo in più per vedere uno dei migliori film dell'anno quando uscirà tra qualche settimana.


Quest'anno ero abbastanza preparata anche sugli altri premi (salvo corti, documentari e film stranieri, ma prometto che recupererò Una donna fantastica, ennesima riprova dello strapotere sudamericano che ha governato questa notte degli Oscar) quindi mi sento di poterne parlare senza vergogna. La statuetta per Miglior Film d'Animazione è andata a Coco (ne sono felicissima, anche perché rumenta come Baby Boss non andava nemmeno presa in considerazione, eppure avrei visto benissimo tra i vincitori lo splendido The Breadwinner, di cui parlerò domani), che ha vinto anche quella per la Miglior Canzone, premio un po' meno valido, ché tra tutte le canzoni in gara Remember Me era davvero quella meno bella e toccante. Vabbé. A Blade Runner 2049 sono andati invece i premi per la Miglior Fotografia, davvero meritatissimo, e quello per i Migliori Effetti Speciali, altrettanto meritato, mentre a Dunkirk è stata riconosciuta la perizia nel campo del Montaggio e del Sonoro, per un totale di tre premi molto importanti ad un film che obiettivamente non meritava di più, mi spiace cari Nolaniani. Le briciole, piuttosto, sono andate al povero Il filo nascosto, premiato solo per i Costumi, davvero meravigliosi, però forse il film meritava davvero di più. Ma tanto Del Toro ha stravinto, checcefrega? E per quest'anno è tutto! ENJOY!

24 commenti:

  1. Tutto come da aspettative. Sono sinceramente contento per il ridimensionamento di Ebbing che brilla davvero più per il contorno (e gli attori) che non per il film in sé (e Rockwell era migliore di Harrellson); mentre sono amareggiato per Il filo nascosto che avrebbe anche meritato di strappare qualcosa a Del Toro

    RispondiElimina
  2. Invence non ho ancora visto Ladybird quindi non so se rallegrarmi per il suo oblio o meno (ma ne ho letto solo male)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora, Lady Bird non è un film brutto ma secondo me non meritava tutti i riconoscimenti ottenuti. E' semplicemente un coming of age un po' più "modaiolo" e accattivante ma più o meno segue pedissequamente i cliché dei film indie, che ormai sono lontani dall'essere innovativi o lontani dal commerciale, ahimé.
      Quanto a Il filo nascosto avrebbe meritato sicuramente di più ma sono troppo felice per Del Toro per dolermene!

      Elimina
  3. Li ho presi praticamente tutti... serata perfetta tranne che per l'oscar a "Get Out". Si può anche essere contenti perchè Peele è simpatico e abbronzato (come diceva Silvio) ma preferire la sceneggiatura di "Get Out" a quella di "Tre Manifesti a Ebbing" è, semplicemente, assurdo. Che poi questo sia un filmetto ruffiano, furbo e fintamente "indie", amatissimo dalla platea, è un altro discorso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì più o meno ci avevo azzeccato anche io ma diciamo che quest'anno era molto facile.
      Per quel che riguarda Peele... la dicitura ruffiano e indie non fa per lui, mi spiace. E' prodotto dalla BlumHouse quindi di indie non ha proprio nulla, quanto alla ruffianeria non c'è. Peele voleva raccontare una storia, un'allegoria horror del periodo "nero" (mi si passi il termine) che continua a passare la sua gente e dubito lo abbia fatto puntando a premi oppure Oscar. Poi, per carità, a livello di sceneggiatura anche io avrei preferito Tre manifesti ma sono comunque molto contenta del sincero riconoscimento dato a Get Out :)

      Elimina
    2. Infatti ho scritto "fintamente indie", nel senso che lo si è voluto spacciare come un prodotto "di nicchia" in modo da abbindolare l'Academy (come poi è stato). Non avremo mai la controprova, ma sono dell'idea che senza Trump presidente di "Get Out" non ne avremmo manco sentito parlare...

      Elimina
    3. Trump quest'anno era poco di moda e se devo dire la verità anche col #metoo non si sono sprecati. L'omaggio alle forze armate per salvare capra e cavoli, tra l'altro, l'ho trovato imbarazzante.

      Elimina
    4. Sono d'accordo con Kris. Oscar scippato a 3 manifesti, la cui miglior virtù è proprio la sceneggiatura, fra gli altri pregi. Mi spiace Erica, Get out è stato premiato come "quota black":io detesto le quote, ammazzano il merito. Temo che il ragionamento sul "film di genere" non abbia sfiorato le menti eccelse dei signori dell'Academy. Non lo vedremo più un horror premiato. Sono molto felice del nulla di fatto dell'odioso Ladybird. In quanto al film straniero , sono contenta per Una donna fantastica. Mi è piaciuto. L'hai visto? Se no, guardalo che merita.Ho scritto un post a riguardo. No, dai, non è strapotere sudamericano 😀

      Elimina
    5. Una donna fantastica vorrei vederlo in questi giorni, purtroppo il tempo è come sempre tirannissimo.
      Per quanto riguarda Get Out, continuo a dire che riconosco la superiorità di Tre manifesti ma lo stesso non riesco a dolermi del premio conferitogli, forse perché come film mi è piaciuto parecchio; tra l'altro, avessero voluto giocare con le "quote" c'erano film come Mudbound e attori di colore da premiare, quindi non credo proprio sia questo il problema :)

      Elimina
  4. Del Toro mi piace, ma ad esempio questo suo film non me lo sono filato minimamente, proprio non mi attira. Vedi tu quanto poco sono allineato con l'academy XD
    Contento per il piccolo ricooscimento italiano, che di italiano -come dici- ha molto poco, ma tant'è :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente non ti piacerebbe quindi hai fatto bene a non guardarlo, anche se è davvero bellissimo.
      Il riconoscimento è andato ad Ivory, non a Guadagnino, quindi i titoloni dei giornali mi fanno molto ridere!

      Elimina
  5. beata te che sei riuscita a vedere tutta la serata!!... io sono crollato dopo i primi venti minuti!!...
    sono un po' deluso per Tre manifesti, e anche per PTA, per cui tifavo...
    con la differenza che il primo aveva grosse chance, mentre il secondo era invece un "I have a dream"...
    ti aspetto sul nostro blog per rispondere alle "7 domande provocatorie sulla notte degli Oscar", se ti va...
    ciao, a presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veramente io mi sono messa a dormire alle 23 pensando: "se mi sveglio bene, se non mi sveglio benissimo anche". Destino vuole, causa tosse/raffreddore ho aperto gli occhi alle 3 così ho visto tutti i premi importanti, perdendo solo quello a Rockwell.
      Io sono molto contenta per Del Toro, invece, fermo restando che Tre manifesti e Il filo nascosto sono due film ENORMI che avrebbero meritato di tutto e di più. Solo, non si può vincere tutti e quest'anno la qualità era veramente eccelsa :)
      Vengo a leggere allora!

      Elimina
  6. Mi sa che sono l'unico che avrei dato il premio di regia a Dunkirk, ma che posso farci se mi ha emozionato? Sono da solo, lo so XD Però sono contento per la forma dell'acqua e Del Toro, come più in generale, mi sembra una distribuzione equa dei premi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma figurati, non sei affatto solo, anzi! Ho uno stuolo di gente su Facebook che urla vendetta! Solo che a me proprio non ha detto nulla...

      Elimina
  7. Avrei preferito più premi a Luca Guadagnino, che ritengo uno dei nostri migliori cineasti, anzi, il più grande cineasta italiano vivente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quest'anno, obiettivamente, non poteva competere. C'era un parterre di grandi che lévati!

      Elimina
  8. Tutto molto prevedibile, almeno quanto il sopravvalutato film di Del Toro. ;)

    Un'edizione dalle poche emozioni vere, un pò come il film di Del Toro. ;)

    E così anche qui posso infierire un pò sul Guglielmone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lasciami stare Guillermo, sai che l'ho amato alla follia il mio panzerotto messicano *__*

      Elimina
  9. Nell'edizione più "horror" di sempre davvero strano è che non ci fosse It e Madre!, che comunque non ho visto ma di cui ne hanno parlato benissimo...
    Comunque in verità abbastanza prevedibile tutto, ma le sorprese non sono mancate, seppur solo in negativo..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. It, con tutto che l'ho adorato, non aveva nulla di candidabile, non a livello "Oscar" per lo meno. Madre! meritava invece, effettivamente è uno dei grandi esclusi assieme a Detroit.

      Elimina
    2. In effetti Pietro hai ragione, almeno per il trucco It potevano candidarlo, contando peraltro che è stata l'unica categoria in cui si sono fermati a tre nomination anziché arrivare alla cinquina...

      Elimina
    3. Forse per il trucco sì ma non avrebbe comunque vinto...

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...