Trama: in un futuro neppure troppo lontano tutte le persone sono connesse a OASIS, mondo virtuale dove ognuno può essere ciò che desidera. All'interno di questa realtà si conduce da anni una caccia al tesoro che consentirebbe al vincitore di ottenere una rendita bilionaria e il controllo di OASIS: il giovane Parzival è uno di questi "cacciatori" e si ritroverà ad avere a che fare con gli spietati dirigenti della IOI, multinazionale che vorrebbe OASIS tutta per sé...
Nonostante un paio di trailer ad alto tasso di scimmia sulla spalla ammetto che, dopo avere letto e adorato il libro di Cline, l'idea di andare a vedere Ready Player One mi terrorizzava un po', soprattutto a causa della poraccitudine di alcune di queste locandine. Mi aspettavo un film coi pupazzetti, un novello GGG che avrebbe confermato la definitiva incapacità Spielberghiana di approcciarsi all'elemento fantastico dopo anni di dignitosissime pellicole "serie", un'opera tutta tecnica e niente cuore... invece sono uscita dal cinema stordita e anche un po' impreparata a riaffrontare la fredda realtà del mondo reale, dopo avere condiviso il mio entusiasmo con parecchi amici esaltati quanto me. Per chi non avesse letto il romanzo di Ernest Cline, la versione "cartacea" di Ready Player One è un gigantesco omaggio ai videogame, film, serie TV, cartoni animati, libri e fumetti anni '80 condensato in una caccia al tesoro articolata in tre prove, avente per protagonista un moccioso nerd dai comportamenti talvolta discutibili; stare dietro a tutte le citazioni presenti nel romanzo è faticosissimo e spesso si ha l'impressione che Cline perda un po' il filo della trama, troppo impegnato a mostrare la sua conoscenza della cultura pop e a strizzare l'occhio al lettore per curare l'insieme come dovrebbe. Ciò non accade nel film di Spielberg, peraltro co-sceneggiato dallo stesso Cline, che "lima" le tre prove presenti nel libro (obiettivamente poco cinematografiche) e ammorbidisce il personaggio principale, rendendolo un ragazzone simpatico e un po' ingenuo privo della paranoica misantropia che caratterizza la sua versione cartacea; inoltre, come accadeva già nei migliori film di avventura della nostra infanzia, quando la situazione si fa pesante ci sono solo dei ragazzi giovanissimi a risolverla, senza nessun intervento da parte degli adulti (cosa che invece nel libro accade, almeno un paio di volte), il che porta a un certo punto ad avere in scena un gruppo di personaggi simpatici e scafati ma anche tremendamente goffi, ben diversi dagli avatar potentissimi ed infallibili che li rappresentano in OASIS. Questo a mio avviso è il vero tocco di magia spielberghiana, il gusto per l'avventura senza pensieri e anche un po' incosciente che si accompagna naturalmente ad un messaggio positivo più marcato rispetto a quello già presente nel romanzo di Cline, un invito non tanto a distinguere la realtà dal mondo virtuale (bella forza, visto il mondo distopico in cui vivono i protagonisti!) ma ad affrontare con coraggio tutto ciò che ci fa paura, assaporando ogni istante di libertà e "vita" concessoci senza paura di rimanere delusi o preoccuparsi troppo per il futuro; le lacrime finali di Parzival hanno raggiunto anche il mio cuore cinico e ammetto di avere avuto un groppo in gola durante le scene dedicate alle malinconiche figure dei due creatori di OASIS, caratterizzati al meglio nonostante il pochissimo tempo di presenza sullo schermo (nonché interpretati da due attori che adoro. Ciao Simon! Oh hi, Mark!).
Ready Player One è dunque un film con un grande cuore umano... ma vorremo mica dimenticare OASIS? La gioia e l'aspettativa di vedere Spielberg alle prese con un mondo in cui qualunque cosa può essere omaggiata e riproposta (tranne tutto ciò che appartiene alla Disney, maledetta, egoista Casa del Topo) sono state ripagate con intere sequenze da riguardare nei mesi a venire con il dito immobilizzato sul pulsante still così da analizzarle fotogramma per fotogramma, perché le citazioni, persino nell'adorato campo horror, sono davvero infinite. Si va da quelle microscopiche, perse nella marea di personaggi o mezzi di locomozione presenti nelle scene di massa e quasi impossibili da decifrare a meno di non avere una cultura nerd enciclopedica, a quelle buttate in faccia allo spettatore a mo' di bruschetta nell'occhio, sia visive che musicali (lo score è di Alan Silvestri. Vi dice nulla?), per arrivare ad almeno tre megacitazioni che diventano parte integrante della trama e che in due occasioni mi hanno fatto partire le coronarie nello sforzo di non mettermi a urlare e saltellare in sala; se siete fan di Spielberg o comunque lo riconoscete come uno dei più grandi registi viventi, arriverete ad ammettere che lo scontro finale tra tre personaggi, due dei quali pilastri di Nippolandia, è la cosa più epica che vedrete quest'anno. In tutto questo, il timore di ritrovarsi a guardare una schifezza in CG si è sciolto come neve al sole davanti all'incredibile fluidità ipercinetica delle scene d'azione e del montaggio (per dire, la corsa iniziale è da manuale) e anche gli avatar dei singoli personaggi sono bellissimi. Benché quelli dei "cattivi" siano palesemente finti e volutamente bruttarelli, Parzival e Art3mis funzionano perché non si è cercato di renderli realistici per forza: nei primi piani danno l'idea di essere delle colorate e dettagliatissime maschere di lattice ma nelle inquadrature un po' più distanziate non sembrano i personaggi di un videogame quanto piuttosto un riuscito mix tra animazione computerizzata e live action (la scena del ballo è una delle più belle viste nel 2018 a mio umilissimo parere). L'unico difetto che posso trovare a Ready Player One, in quanto maledetta Precisina Della Fungia, è l'aver trasformato Nolan Sorrento da villain tout court in belinone gabbabile con trucchetti da bambini oltre a un adattamento italiano da pelle d'oca ("Zio" utilizzato sempre più a sproposito ma anche robe come "ci KILLerai tutti"... Gesù, so di essere vecchia ma non si possono sentire!) ma anche questo lieve fastidio passa in secondo piano davanti a un film entusiasmante e ben realizzato, capace di tenere avvinto alla poltrona sia lo spettatore "acculturato" corso al cinema per fare il conteggio dei riferimenti (o fare le pulci a Spielberg) sia quello che vorrebbe godersi "solo" due ore e passa di sano divertimento. Io sono tornata bambina come non mi succedeva da tempo e per questo, dopo essermi profusa in ringraziamenti per Del Toro, torno a ringraziare un altro grandissimo Regista che non ha mai smesso di essere tale, nemmeno col GGG.
Del regista Steven Spielberg ho già parlato QUI. Tye Sheridan (Wade Owen Watts/Parzival), Olivia Cooke (Samantha Evelyn Cook/Art3mis), Ben Mendelsohn (Nolan Sorrento), T. J. Miller (i-R0k), Simon Pegg (Ogden Morrow/Og), Mark Rylance (James Halliday/Anorak) e Ralph Ineson (Rick) li trovate invece ai rispettivi link.
Tra i registi in lizza per dirigere il film c'erano Christopher Nolan, Robert Zemeckis (pluricitato, per inciso), Matthew Vaughn, Peter Jackson e Edgar Wright: nel 2015 Spielberg ha firmato il contratto e, tra le cose fatte nel corso della realizzazione del film, ha chiesto a Gene Wilder di partecipare, ottenendo un fermo rifiuto da parte dell'attore poi morto nel 2016. Altri attori che invece "non ce l'hanno fatta" sono Michael Keaton per il ruolo di Halliday ed Elle Fanning per quello di Art3mis. Detto questo, se Ready Player One vi piacerà non dimenticate di recuperare il libro da cui è tratto e magari ripescate Ralph Spaccatutto... oltre ai millemila film citati nella pellicola. Per non fare spoiler vi dico "aspettate, segnate, recuperate" ma intanto mi permetto di dire: Buckaroo Banzai. Almeno quello, visto che lo conosciamo in dodici. ENJOY!
Dopo la tua rece non posso non guardarlo!
RispondiEliminaDai che manca poco!! :)
EliminaCome sai, mi ha divertito tantissimo ma, in generale, ho trovato poca sostanza. Staordinario lato tecnico a parte, per dire, questo e l'ultimo Jumanji per target, per storia, là stanno.
RispondiEliminaNeanche il mio compagno di visione, ben più nerd e appassionato di me, ha apprezzato particolarmente. Ma la mano di Spielberg, per fortuna, si sente.
Ribadisco, già il libro parte da pochissima sostanza. In questo ho trovato il film molto più umano e "profondo".
EliminaNoi nerd di Savona invece ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo mooolto apprezzato :P
Spero proprio di riuscire a vederlo, mi incuriosisce molto!
RispondiEliminaE' davvero bellissimo *__*
EliminaSono estremamente curioso di vedere questo film! Lo vedrò molto probabilmente settimana prossima!
RispondiEliminaGrazie delle delucidazioni :D
Effettivamente esce la settimana prossima ma in alcune città c'è stata l'anteprima. Se riesci non perderlo perché merita tantissimo!
EliminaSulla locandina la vedo diversamente: a me piace molto, sa molto anni '80-'90 :D
RispondiEliminaCioè c'è SIMON PEGG e io non lo sapevo? Motivo n.1 per guardare il film! E vedo che su Simon siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Lo guarderò sicuramente però mi aspetto che qualcuno riesca in un post a mettere in evidenza TUTTE le citazioni! Ma è vero che appare anche Duke Nukem?
Confermo che ci sono citazioni da Duke Nukem, quanto al post io non sono sicuramente la persona adatta perché in campo videogames e GDR sono una schiappa ma spero nel ritorno del Doc Manhattan dal Giappone!!
EliminaPer la locandina, non parlavo di quella ufficiale, che trovo anche io molto carina, ma di quelle "parodia" che hanno creato per pubblicizzare il film. Le trovi nel link che ho messo :)
Ok, lo voglio vedere, anche se vorrei anche leggere il romanzo... chissà quante citazioni riesco a cogliere!
RispondiEliminaMa... in breve, cosa NON hanno potuto omaggiare?
Moz-
Tutto ciò che è Disney e quindi ormai, per estensione, anche Star Wars e Marvel, inoltre Spilby ha messo il veto sulle sue creazioni (per esempio Indiana Jones, E.T.) giusto per non autocelebrarsi, per il resto c'è davvero di tutto!
EliminaSono povery, ma questo film va visto al cinema!
RispondiEliminaEh, io ho avuto la fortuna di vederlo gratys ma ci sarei andata comunque! Da te quando esce?
EliminaDa vedere assolutamente, mi ha incuriosito già dal trailer che hanno trasmesso durante la premiazione dei David di Donatello, quando hanno premiato Steven Spielberg!😊
RispondiEliminaLa serata dei David me la sono persa, mannaggia, non ricordavo la data :(
EliminaConsiderando che conservo il libro come una reliquia, la visione per me sarà d'obbligo.
RispondiEliminaAllora sono doppiamente curiosa di sapere se ti piacerà, visto che la sceneggiatura si prende parecchie libertà :)
EliminaQuesto spero che andremo a vederlo (anzi,nesono sicuro) dopo esserci persi GGG ... e la tua rece mi incoraggia. Per la cronaca, ti dirò, che c'era un'anteprima anche nella mia città.
RispondiEliminaCavolo, peccato essersela persa!!
EliminaHo riletto il libro, e mio figlio pure e non facciamo che aspettare con ansia. Per il doppiaggio, ahimè bisogna farsene una ragione ("entriamo a fightare, io stunno e tu lo killi"... ormai sono abituato). Dal trailer ero abbastanza perplesso per il cambio fisico dei personaggi però vabbè... ti saprò dire dopo Pasqua
RispondiEliminaMah, alla fine il cambiamento fisico non è nulla di insormontabile, anche perché Sheridan non è il classico fighetto belloccio.
EliminaAllora ci risentiamo dopo Pasqua!
Non ho letto il libro ma continuo ad essere convinto che non si possono paragonare libri o fumetti alle trasposizioni cinematografiche, due media distanti anni luce tra loro. Detto questo, anche io sono andato all'anteprima con molti timori di vedere un film che fosse solo la fiera degli effetti speciali, invece, pur senza attribuirgli messaggi da pellicola impegnata (rimane in definitiva un adrenalinica opera di intrattenimento), è un film per tutti coloro che amano il Cinema, anche se non hanno una grande cultura cinematografica, e per chi ha vissuto gli anni '80 e si considera un po un Nerd, un fantasmagorico godimento per gli occhi, le orecchie e la memoria :-)
RispondiEliminaLe citazioni di "Shining", "Freddy Krueger" o "Gundam" mi hanno mandato in visibilio e all'apparizione di Chucky stavo per mettermi a piangere! Simon Pegg e Mark Rylance sono semplicemente fantastici nel ruolo dei due creatori di "Oasis" e, anche se in parti di supporto sono vitali nello svolgimento della storia.
Un film assolutamente da acquistare appena uscirà in Blu Ray per divertirsi con gli amici a scovare tutti gli Easter Egg.
Consiglio di vederlo nella versione normale e non in quella 3D che a mio parere farebbe perdere molto alla sua magia ;-)
Chucky è utilizzato in maniera favolosa :)
EliminaSì, anche io non vedo l'ora che esca in Blu Ray, è uno dei pochi film recenti che meriterebbe.
Le aspettative sono altissime, spero davvero di divertirmi parecchio ;)
RispondiEliminaTi divertirai di sicuro!!
EliminaSono curioso di vedere tutte le citazioni che hanno inserito, come minimo necessita di 3-4 visioni!
RispondiEliminaSì, direi che ci stanno tutte!!
EliminaHo aspettato oggi per commentarti perchè sono riuscito a vederlo solamente ieri sera: film bellissimo e pazzesco per le sue innumerevoli citazioni - una di queste mi ha fatto chiudere un paio di vene - e bello anche perchè la trama fila eccome e filerebbe anche senza di esse. Il messaggio che viene mandato non sarà certo nulla di nuovo, però funziona eccome. Concordo con te su come viene trattato Sorrento, mi è piaciuto moltissimo invece I-R0k, alcune sue scene mi han fatto proprio ridere di gusto.
RispondiEliminaSia l'avatar di Sorrento che quello di I-R0k sono perfetti rispecchiano il modo in cui verrebbero realizzati da utenti con la loro personalità, però Sorrento nel libro è più "di spessore", diciamo.
EliminaDetto questo, grandissimo film!
Son riuscito a vederlo ma purtroppo non mi ha fatto impazzire, tutto sommato mi ha divertito, l'ho trovato bello ma nulla più. Concordo con chi dice che si tratta de la fabbrica di cioccolato in salsa videogiochi e ha dalla sua il fatto che tratti per la prima volta il mondo dei gamer in modo accurato senza farli esattamente passare come disadattati, e concordo sul peso delle citazioni che non schiacciano il film ma data la poca sostanza del resto forse rimane il suo punto forte.
RispondiEliminaE comunque tifavo per Aech.
Io non potevo tifare perché sapevo già come sarebbe andata a finire :)
EliminaPer il resto, non capisco il paragone con Willy Wonka, anche perché Oasis non è "la fabbrica di cioccolato" sconosciuta ma un mondo dove solo chi sa destreggiarsi merita di ottenerne l'eredità, alla faccia di Mr. Wonka e delle sue psicosi sui bambini maleducati XD
Ovviamente non è la stessa cosa ma converrai che il senso e il risultato sono i medesimi, con centinaia di easter egg in più. Sostituisci i bimbi maleducati alla IOI e il risultato è quello.
EliminaSarà che per me Willy Wonka è una favola anti consumismo travestita da viaggio meraviglioso mentre Ready Player One l'ho vissuto come una battaglia per la conquista della libertà, continuo a trovare molto difficile il paragone. O, perlomeno, io l'ultima cosa a cui penso guardando RPO è Willy Wonka, a parte la presenza di Pure Imagination nei trailer :)
EliminaDai è innegabile che le due storie presentino delle analogie, svolgimento e contesto diverso ma risultato medesimo, ma non prenderlo come una cosa negativa, non c'è nulla di male in tutto ciò ;)
EliminaNo no ma non c'è nulla di negativo, per carità!
Eliminabisognerebbe parlarne col Señor Spilbergo! :P
Spielberg per molti è un regista bollito. Mi spiace veramente molto per chi ha una così miope nei suoi confronti e sopratutto nei confronti del suo cinema. In questi giorni ho persino visto una recensione su youtube di R.P.O. dove veniva definito un fil nella media quello spettacolo pazzesco che è stato "Il ponte delle spie". Fino a che sono cinefili/critici che scrivono robe del genere a considerare Spielberg bollito, sono felice, perchè mi aiutano a sfoltire la lista di nomi da seguire se si tratta di cinema. Con questo non voglio asserire che tutto quello che dirige sia oro colato, anzi, però vine troppo spesso scambiato per "mestiere" il fatto che lui sia capace di realizzare cose complicate senza appesantire la visione delle proprie opere. Prendiamo R.P.O., la sequenza di apertura girata nelle cataste che altrna reale con virtuale, basta da sola a far impallidire i blockbuster degli ultimi 10 anni e anche quelli che verranno. Aggiungiamoci a questa altre due ore che sono sempre migliori e non rimane altro che godere di fronte ad un simile spettacolo. Certamente ci sono molti problemi in fase di sceneggiatura, ma ad un certo punto bisogna fregarsene, perchè se facciamo le pulci a un film del genere, dobbiamo demolire il telefilm di altissima qualità che Marvel ci proprina a suon di 3 puntate all'anno al cinema. O anche una miriade di altri fil che mirano a intrattenere ragazzi di ogni età.
RispondiEliminaAmen, davvero.
EliminaIo ho adorato Il ponte delle spie, lo stesso The Post, criticato da molti ed etichettato come "riscaldamento" pre-RPO. Niente di più sbagliato, a mio avviso.
E per quanto mi abbia fatto schifo Il GGG sulla tecnica di Spielberg in quanto regista non ho avuto nulla da ridire, perché le immagini di quel film sono splendide come quelle di RPO, sequenze, come dici tu, capaci di far impallidire ben più blasonati blockbuster recenti.
Io dico solo che fra tutte quelle citazioni, potevano metterci anche un film...
RispondiEliminaSi vede che non hai letto il romanzo XD
EliminaGli sceneggiatori hanno fatto davvero un lavoro egregio di approfondimento e umanizzazione, altrimenti sarebbe stato davvero un'accozzaglia di citazioni e basta...
Il libro mi aveva convinto ben poco: la trama era banalotta e si puntava tutto sul citazionismo di un mondo nerd anni 80-90 fatto di film e videogiochi. Il film non e' molto differente, trama semplice, personaggi con poca personalita' ma ameno puo' contare sul ritmo coinvolgente e sulla forza delle immagini.
RispondiEliminaA me basta il minuto in cui entra in scena il mio robottone preferito... anch'io avrei scelto lui ;-P
Io il libro l'avevo divorato ma so che ad altri non è piaciuto per nulla. Il film invece è un giocattolone splendido, emozionante dall'inizio alla fine :)
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