Mentre preparavo il post su Re-Animator mi è saltato agli occhi, tra i film "simili" consigliati da Imdb, questo The Brain, diretto nel 1988 dal regista Ed Hunt.
Trama: un cervello alieno manipola, attraverso una popolare trasmissione televisiva, gli abitanti di una cittadina. Un ragazzo scopre casualmente l'esistenza del mostro e da quel momento diventa il bersaglio dell'intera popolazione.
The Brain è uno di quei film oggettivamente orribili che però mantengono una loro dignità e per questo non possono essere dileggiati come altri, mettendo in piedi un post facile da scrivere e divertente da leggere. Anche perché l'intento di chi ha realizzato una pellicola come questa era palesemente quello di fare paura, di creare un'atmosfera di paranoia da guerra fredda, forse anche di fare un po' di critica sociale, e probabilmente nelle mani di un regista capace come Cronenberg (ché qui siamo in territorio canadese) sarebbe uscito un gioiellino invece di una robetta cheesy come un puff al formaggio. Purtroppo, The Brain soffre palesi carenze di budget e una sceneggiatura a tratti raffazzonata e ripetitiva, zeppa di momenti che servono solo ad allungare un po' la durata del film e ad offrire al pubblico quello che desidera, nella fattispecie un po' di sise ed inseguimenti con automobili che alla fine esplodono, quando forse sarebbe stato meglio concentrarsi sulla parte "allucinata" della trama, magari mostrando più esempi del terribile potere esercitato dal Cervello del titolo sugli ignari esseri umani. Al di là della pochezza degli effetti speciali (sui quali poi tornerò), bisogna dire che The Brain entra subito nel vivo con una sequenza da incubo in cui una ragazza si ritrova prigioniera della sua stessa stanza, tra orsacchiotti che piangono sangue e tentacoli che spuntano da tutte le parti, quindi prosegue con un protagonista incapace di distinguere la realtà dalle allucinazioni, ossessionato dall'immagine del Cervello alieno che, a sua volta, è una creatura famelica e in grado di inghiottire intere le persone aumentando così il proprio potere. Poiché tutto viene preso estremamente sul serio, tanto che persino la guasconeria del protagonista non riesce ad alleggerire il tutto quanto dovrebbe, sarebbe bastato anche solo utilizzare scenografie migliori e più evocative invece degli stessi due/tre ambienti spogli e asettici (nella fattispecie i corridoi tutti uguali di uno studio televisivo che funge anche da manicomio) o magari approfondire un pochino la sottotrama dei pazienti della clinica psichiatrica per mettere i brividi allo spettatore nonostante la carenza di budget e l'utilizzo di attori cagnolini.
Quello che rimane invece impresso di The Brain, oltre al senso di occasione sprecata e la scelta scellerata di non sfruttare al meglio il periodo natalizio in cui è ambientato, è il musetto del cervello, probabilmente realizzato da due studi differenti e per questo mutevole a seconda di come e quando viene mostrato. Per esempio, nelle sequenze ambientate all'interno del laboratorio la creatura ha sì le zanne ma è più antropomorfo, con un viso un po' voldemortiano, viscido e bruttarello, mentre nei flash che colpiscono il protagonista si ha quasi l'impressione di vedere una scimmia oppure un Critter particolarmente cattivo e disgustoso; il risultato è abbastanza buffo ma la creatura non mostra il fianco nemmeno una volta all'umorismo, nemmeno quello involontario, neppure quando sbaglia lo spelling delle parole, nemmeno quando rotola verso i protagonisti come un killer tomato qualsiasi. Oddio, forse lì un pochino sì. Già che ho nominato Pomodori assassini, posso dire tranquillamente che quel film mi ha annoiata tantissimo mentre The Brain mi ha tenuta avvinta alla sedia in più di un'occasione, soprattutto perché desideravo capire se gli autori sarebbero andati fino in fondo col loro piano di "conquista globale" oppure se tutto sarebbe invece finito a tarallucci e vino grazie ad un barbatrucco ampiamente anticipato a inizio film... e sconsigliato al pubblico prima della fine dei titoli di testa, cosa che ha reso The Brain ancora più divertente. Se masticate un po' di inglese e non vi turba la mancanza di sottotitoli sappiate che il film in questione si trova su Youtube in alta qualità quindi non avete più scuse per non tenermi compagnia nella scoperta (o riscoperta) di questo semisconosciuto fanta-horror canadese.
Ed Hunt (vero nome Edward Hunt) è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Suicidio dallo spazio e Compleanno in casa Farrow ed è anche sceneggiatore e produttore.
Hunt è quello con la camicia a scacchi rossi. Non ho trovato altra foto... |
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