domenica 14 maggio 2017

Lupin III - Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità (2011)

Trainata dal viaggio in Giappone ho deciso di ammazzarmi di Lupin e lingua nipponica, così ho guardato Lupin III - Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità (ルパン三世 血の刻印 〜永遠のMermaid〜 - Rupan Sansei - Chi no kokuin - Einen no mermaid), diretto nel 2011 dal regista Teiichi Takiguchi.


Trama: Lupin viene costretto a rubare la Scaglia della sirena ma la sua "committente" muore all'improvviso lasciando il ladro ad affrontare il viscido Himuro, vero proprietario del gioiello alla ricerca dei segreti dell'immortalità...


Non so se state leggendo i vari post dedicati agli special TV di Lupin (potete anche rispondere no, non vi biasimerei) ma, riassumendo, il trend è quello di realizzare questi anime più o meno tutti uguali, con poche varianti e possibilmente fatti a tirar via anche per quel che riguarda le animazioni, salvo rari casi eccezionali che si contano sulle dita di una mano. Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità, uscito per festeggiare i 40 anni del ladro gentiluomo, fa parte delle ultime opere per me inedite, nel senso che non ho mai avuto occasione di vederle in TV (e meno male, visto il delirio di doppiatori cambiati/adattamenti fatti male...) e posso scrivere con gioia che è uno degli Special TV più belli mai realizzati, a livello di trama, animazioni e character design. Senza fare troppi spoiler, la storia parte sì da un classico furto "alla Lupin", pur con un po' di coercizione, ma si ramifica in una serie di misteri che affondano le radici ai tempi di Lupin I e coinvolgono un tesoro impossibile da rubare, una bellissima donna immortale, il sangue dei suoi discendenti e una sola, importantissima domanda: "Cos'è che spinge Lupin III a compiere furti rocamboleschi?". Di fronte alla disarmante curiosità di una ragazzina che vorrebbe diventare la discepola di Lupin, il ladro si profonde in una delle riflessioni più belle della storia dell'anime, spalleggiato dallo storico amico Jigen, costretto a sua volta a porsi lo stesso interrogativo e regalando una delle sue tipiche risposte da "badass". La seconda parte dello special vira quindi molto sul malinconico, cosa che non mi è affatto dispiaciuta (adoro il Lupin serio, dagli atteggiamenti maturi), mentre nella prima parte è un po' più "classica" ed è un tripudio di inseguimenti, tradimenti di Fujiko, situazioni al limite del paradossale, furti e persino un pizzico di horror/splatter. Mi lamentavo, giusto pochi giorni fa, di non avere mai visto la katana di Goemon spillare sangue? Eh, qui il sangue la fa da padrone, come si evince dal titolo, e lo special non è privo di scene decisamente forti e, almeno all'inizio, da lasciare a bocca aperta per lo stupore e richiamare tutti i membri del MOIGE con forconi e torce.


Discorso a parte lo merita il character design dello special, ogni fotogramma del quale è intriso di un'aura splendidamente "Ghibliana", evocata dal capo animatore Yoshiharu Satou (responsabile del character design di "cosette" quali Mei to koneko basu e Il mio vicino Totoro, per dire). L'omaggio a classici quali Il castello di Cagliostro o La cospirazione dei Fuma (peraltro, Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità è il primo special ambientato in Giappone dai tempi di L'unione fa la forza) non si limita al delizioso visino delle giovani Maki e Misa, soprattutto la seconda incredibilmente somigliante a Clarice, ma si estende anche ai tratti somatici dei personaggi principali, alla presenza dell'adorata 500 gialla che sfascia gli steccati e ai rocamboleschi giri di macchina che rendono le fughe ancora più movimentate. A proposito di fughe ed inseguimenti, l'inizio dello special, con Lupin e Jigen costretti a fare funzionare un aeroplano a pedali, mi ha ricordato tantissimo la sigla di quel capolavoro de Il fiuto di Sherlock Holmes, con Holmes che pestava furiosamente i piedi sui pedali della bicicletta assieme al fido Watson e sono convinta che l'omaggio all'ennesima opera in odor di Ghibli non sia stato solo frutto della mia immaginazione. Molto interessante e debitore di un certo tipo di anime anni '70/'80 anche il sembiante del villain sul finale, un mostro verdastro che ha solleticato i recettori della mia memoria non richiamando Lou Ferrigno, bensì quelle robe un po' disgustosette alla Go Nagai, risalenti ai bei tempi in cui i cartoni animati nipponici venivano trasmessi in quelle oscure reti private senza subire troppo i tagli della censura. Bei tempi che Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità ha richiamato prepotente, sciacquandomi dalla bocca il gusto grammo de L'avventura italiana senza scomodare quel gran genio di Takeshi Koike. Insomma, tra tutti gli special TV di cui ciarlo in maniera discontinua questo è indubbiamente uno di quelli da recuperare!

Teiichi Takiguchi è il regista della pellicola. Giapponese, ha diretto episodi delle serie Inuyasha e Lupin III: l'avventura italiana.


Se Lupin III - Il sigillo di sangue, la sirena dell'eternità vi fosse piaciuto recuperate tutta questa bella roBBa QUI. ENJOY!

10 commenti:

  1. Di questo special mi sono piaciute le animazioni (sopratutto la scena con la bicicletta nella base dei cattivi) e la riflessione su cosa significhi essere un ladro per Lupin (in un azzeccato confronto tra Lupin I e il nipote).

    Io invece il mostro l'ho trovato molto fuori contesto e a tratti forzato per l'economia della storia, ma probabilmente si tratta di gusti personali.

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    1. Quelli sono i punti più alti dello special anche per quello che mi riguarda. Il mostro a me è piaciuto e l'ho trovato anche sensato ma, come dici giustamente tu, de gustibus (sai che io apprezzo molto le svolte weird :P)!

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  2. Direi che urge recuperarlo! Finalmente uno special decente, mi stavo un po' stufando.

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  3. Questo è molto sopra la media degli special lupiniani e va dritto nella top 3. Spoiler: le innumerevoli volte che il mostro ritorna sullo schermo mi hanno fatto un pò ridere, ma non demolisce il tutto. Mi dispace anticiparti, cara Bolla, che fino ai 2 film su Jigen e Goemon di Koibe (già recensiti da te) quel che ti rimane da vedere non è granchè. Storia ben scritta, personaggi approfonditi e non piatti, animazioni bellissimi. L'omaggio a Sherlock non l'ho colto, a me ha fatto pensare a Kiki. Il doppiaggio non mi è sembrato niente male, rispetto a altri casi.
    Ciao

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    1. Io nella top 3 ne ho un altro paio ma questo è subito sotto :) Ma povero mostro, che vi ha fatto?
      Immaginavo non ci fosse granché di cui stare allegri con gli ultimi film ma li guarderò lo stesso per completare il "progetto", sperando che nel frattempo ne escano altri!

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  4. Visto è dimenticato... Purtroppo non tutti gli speciali mi rimangono impressi

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    1. Peccato perché questo secondo me è uno dei migliori :)

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  5. Di questo special ho apprezzato l'atmosfera giapponese, data non solo dall'ambientazione, ma anche dal modo in cui sono viste e considerate le sirene: la leggenda di Yao Bikuni è vera, così come è vero che, secondo il folklore nipponico, mangiare carne di sirena può dare l'immortalità, ma non a tutti nello stesso modo.
    Personalmente vi ho ritrovato le stesse atmosfere del manga La Saga della sirena di Rumiko Takahashi (anche quello parzialmente ispirato alla leggenda di Yao Bikuni) ed è una cosa che ho apprezzato, così come le fontane di sangue: in mezzo a tanti special fin troppo edulcorati, questo sicuramente spicca per carattere.

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    1. La saga della sirena è una di quelle cose che vorrei leggere, prima o poi, ma non conoscevo questa leggenda del folklore nipponico, quindi grazie per l'informazione!

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