venerdì 2 ottobre 2020

Game of Death (2017)

Spulciando qui e là nel vasto mondo della rete, ho scovato Game of Death, film diretto e co-sceneggiato nel 2017 dai registi Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace.


Trama: un gruppo di ragazzi trova il gioco in scatola Game of Death e, incautamente, i mocciosi cominciano una partita. Alla prima vittima, capiranno che il gioco è mortalmente serio...


Game of Death è uno di quei film dalla trama potenzialmente esplosiva che purtroppo vengono realizzati in maniera facilona, sostenuti inoltre da un cast non all'altezza e da registi dotati di tanto entusiasmo, anche troppo per una roba del genere. In pratica, trattasi di concetto vagamente simile a Jumanji, in cui i protagonisti trovano un vecchio gioco in scatola che li costringe ad uccidere o essere uccisi e a completare comunque la partita prima di tornare ad essere "innocuo". Il vero problema, purtroppo, è che ad uccidere ed essere uccisi sono dei bimbiminchia che nessuno si impegna anche solo vagamente non dico a rendere simpatici, ma almeno a dotare di un'oncia di profondità, fosse anche un trauma passato che ne faccia spiccare uno rispetto agli altri; i Mickey & Mallory della situazione, che a chiamarli tali si fa un'offesa ai protagonisti di Natural Born Killers, sono caratterizzati giusto da un inalatore (lui) e una "provocante" mise total black con capello biondo annesso (lei), mentre gli altri potrebbero anche essere dei cartonati con la faccia interscambiabile, non solo quelli che muoiono malissimo prima della metà del film ma anche quelli che rimangono, dotati di un carisma tale da venir eclissati persino dal simpatico cane con collare elisabettiano della ranger. In tutto questo, le riflessioni sulla vita e la morte che potrebbe veicolare un film simile si riducono a pensierini emo scritti ai margini della Smemoranda, quelle cose imbarazzanti che sembrano tanto fighe a 15 anni e se rilette a 25 fanno venir voglia di bruciare il diario, ma considerato che il target di Game of Death potrebbe realmente essere quello dei quindicenni, il problema si pone solo per me.


Ma, si diceva, a parte la trama, che i registi (anche co-sceneggiatori) se la credono tantissimo e non so  quanto i quindicenni potrebbero apprezzare. Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace mescolano infatti, talvolta con apparente cognizione di causa ma spesso anche no, una miriade di stili diversi, che vanno dalle riprese effettuate attraverso i più recenti mezzi tecnologici, come cellulari e go-pro (soprattutto quando devono mostrare il mondo vanerello in cui erano immersi i bimbiminkia prima del gioco della morte), al taglio widescreen tarantiniano con improvviso cambio di messa a fuoco (uno spreco vero), all'allucinante sequenza preceduta da un'inascoltabile canzonetta francese e seguita da un mix animato realizzato con almeno una dozzina di stili diversi (probabilmente la parte più interessante del film ma, come ho detto, per il target è anche troppo autoriale), senza dimenticare la presenza costante di un documentario sui lamantini, mammiferi marini assai robosi e per questo assimilabili al nulla cosmico incarnato dagli sgallettati protagonisti, povere bestie (almeno, penso sia così, altrimenti perché indulgere sul lamantino?). Se i registi, tanto quanto, esagerano nel credersela ma sanno comunque il fatto loro, gli attori non ce la fanno proprio, anche perché, piccini, sono costretti a interpretare personaggi odiosi e scritti sul retro di uno scontrino, che penso avrebbero scoraggiato anche l'intero cast giovanile di It, quindi non so nemmeno se farne una colpa a gente costretta a biascicare roba tipo "oh, you reptilian bitch!" o peggio. Insomma, Game of Death ha i suoi momenti e non è proprio una sòla completa, ma in sostanza per me è no e vi consiglio di impiegare il tempo con pellicole migliori.

Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace sono i registi e co-sceneggiatori della pellicola. Entrambi canadesi, il primo, anche produttore e attore, è al secondo lungometraggio mentre il secondo ha diretto solo corti ed episodi di serie televisive.


12 commenti:

  1. Dopo Zathura mi mancava questa ennesima rilettura di Jumanji...

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    1. E' meglio riguardare Jumanji, sia quello nuovo che quello vecchio!

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  2. Meglio lasciar perdere e passare ad altro, dici?

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    1. Con tutti gli horror belli che ci sono, passati e presenti, direi proprio di sì!

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  3. Non è il primo e non sarà l'ultimo a voler "rileggere" Jumanji..

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  4. Io lo guarderei volentieri. Proverò a vedere se c'è su Prime.

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  5. Secondo me hai visto un altro film e questo qui te lo consiglio

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    1. So cosa ho visto, ahimé. Ma i gusti sono gusti, come sempre!

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  6. Menomale che non seguo sempre le recensioni...
    Mi sono visto il film e me lo sono anche goduto, fatto bene, divertente, splatter e tra l'altro anche una buona regia.
    Assolutamente consigliato

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    1. Sono contenta che a qualcuno sia piaciuto, anche se non ha incontrato affatto i miei gusti. Quanto alla regia, confermo, molto valida, infatti se i registi ci riprovassero con un altro film gli darei una chance!

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