Lo avevo adocchiato su Letterboxd, poi ne ha parlato Lucia e ho deciso che non potevo stare senza vedere 1BR, diretto e sceneggiato nel 2019 dal regista David Marmor.
Trama: Sarah è una ragazza con problemi familiari che decide di trasferirsi a Los Angeles per sfondare come costumista. In cerca di un appartamento economico, ne trova uno all'interno di un elegante condominio dove tutti sono gentili e disponibili, e allora inizia il suo incubo...
1BR rientra nel novero degli horror che ultimamente preferisco guardare, quelli scevri dall'elemento sovrannaturale e più legati all'ambito del thriller psicologico, possibilmente radicati nei disagi della società attuale e aventi per protagoniste giovani attrici carismatiche. Nel corso di questo annus horribilis ne sono usciti tanti e questo, in particolare, fa leva su un senso di precarietà assai diffuso e un desiderio di "comunità" molto facile da stravolgere. Faccio un esempio recentissimo: chi ricorda, ancora, la polemica sui "runner portatori di Covid"? Mentre eravamo tutti compresi nel nostro bel "ne usciremo migliori di prima", nello stesso momento osservavamo dalla finestra i proprietari di cani e i runner, maledicendoli per l'egoismo col quale queste brutte persone spargevano il Covid senza pensare agli altri, trasformandoci in tanti piccoli watchmen, nostalgici verso quei tempi in cui tutti si davano una mano, ci si conosceva e si poteva persino lasciare le porte aperte. Il concetto di 1BR è un po' questo, senza addentrarci troppo in spoiler, e vede una ragazza dalla situazione familiare assai difficile, colma di incertezze per il futuro (lavorativo, ma non solo), finire preda di una falsa sicurezza imposta dagli abitanti di un condominio all'apparenza idilliaco, dove tutti sono per l'appunto amici, collaborativi ed estremamente gentili, attenti ad ogni singolo comportamento passabile di diventare problematico o di disturbo. Durante un open day in cui i potenziali inquilini vanno a visitare un appartamento vuoto, Sarah viene identificata come individualista solitaria ed egoista ma possibile membro della comunità e viene dunque "scelta" dagli abitanti del condominio, dopodiché sottoposta a un processo di condizionamento violento ed angosciante (astenersi amanti degli animali, io vi avviso) che mira a renderla un membro attivo e produttivo della comunità.
Ciò che è davvero angosciante in 1BR è la natura vagamente allettante di ciò che viene offerto a Sarah: un baluardo dalla solitudine, dall'incertezza, la possibilità di venire collocata in un ruolo attivo e produttivo all'interno di un gruppo di persone che "si farebbero in quattro per esaudire i tuoi desideri", qualcosa di ancora più comprensibile e desiderabile della fama e della ricchezza che veniva offerta al maledetto Guy di Rosemary's Baby. E' per questo che il personaggio di Sarah (magistralmente interpretato dalla giovane Nicole Brydon Bloom), da un certo punto in poi, si ammanta di un'ambiguità che fa paura più di ogni altra cosa, in quanto da colei che percepiamo come la final girl del film non ci aspetteremmo sorrisi accondiscendenti e atteggiamenti da Stepford wife ma vorremmo solamente che arrivasse a dare fuoco all'intero condominio con tutti i suoi abitanti. E' l'ambivalenza di Sarah, la sua fragilità e la speranza disperata, a rendere 1BR un piccolo gioiellino, quel mix di giusta ed indignata, anche terrorizzata, resistenza ai metodi dell'infernale comune e desiderio profondo di appartenere a qualcosa e qualcuno, di essere lodata ed apprezzata per le piccole cose che può offrire. Quando un confronto tra padre e figlia arriva a fare più male della visione di chiodi conficcati nei dorsi delle mani allora si capisce di avere a che fare con un film piccolo nei mezzi ma grande negli intenti e nella realizzazione, uno dei migliori visti quest'anno, qualcosa che sicuramente rimarrà impresso nella mia memoria sempre più labile.
David Marmor è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo lungometraggio. E' anche attore, produttore, tecnico degli effetti speciali e montatore.
Giles Matthey interpreta Brian. Inglese, ha partecipato a film come Jobs, Le Mans '66 - La grande sfida e a serie quali True Blood e Once Upon a Time. Ha 33 anni.
Nel cast figura anche Naomi Grossman, la Pepper di American Horror Story, qui nei panni di Janice. Se 1BR vi fosse piaciuto recuperate Vivarium. ENJOY!
Una riunione di condominio con tali vicini dev essere uno spettacolo😂😂😂
RispondiEliminaMolto "democratica" e libera, sì XD
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