Ieri me ne sono andata al cinema bel bella a vedere questo ennesimo prequel... ovviamente dopo la lettura del libro, Hannibal Rising, ero piuttosto scettica, e per svariati motivi...
A) Ormai Richard Harris è diventato uno scrittore su commissione (poi dicono di Stephen King che sforna un libro all'anno. Harris ne sforna uno al decennio e glielo devon pure commissionare!), per De Laurentiis nientemeno. E' vergognoso che l'inventore di Hannibal Lecter, una delle icone del secolo passato, ormai debba raschiare così il fondo, creando un libro talmente noioso e privo di pathos da non sembrare nemmeno suo... La trama è banalotta e lineare, basata sugli affascinanti flashback del capolavoro che è Hannibal, e infarcita di personaggi “modaioli” (lady Murasaki, l'affascinante eroina giapponese, un compendio di ogni cliché sulle donne forti asiatiche) o di triti stereotipi (i nazisti cattivi fanno sembrare Hannibal un agnellino, davvero).
B) Onestamente.... ma chi lo conosce questo fantomatico Annibaletto nuovo? Gaspard Ulliel? Quello della Domenica di Passioni? Ehm.. decisamente poco Hannibalesco... e poi il regista... La ragazza con l'orecchino di perla? Hmm.... E il trailer... ma cos'è , un horror? E dove la mettiamo la poesia de Il Silenzio degli Innocenti?
Insomma, all'ingresso del cinema non ero molto convinta, poi invece... andiam per punti.
Premessa un cosa: questo film nella serie dedicata ad Hannibal si colloca al quarto posto: Primo, Il silenzio degli Innocenti, unico ed inarrivabile. Secondo, Manhunter, storico. Terzo, Red Dragon, dignitosissimo e con attori splendidi. Poi, questo. Ultimo, quell'obbrobrio di Hannibal, un'offesa al magnifico libro.
Detto questo, Hannibal Rising è ovviamente fedelissimo al libro scritto col fine di trarne un film, diviso in due parti distinte, infanzia e giovinezza di Hannibal.
La prima parte è la migliore, una favola nera con tanto di orchi e lupi cattivi e i poveri bambini che finiscono mangiati... La fotografia, sgranata ed onirica, le scene di guerra, sono le cose migliori di tutto il film.
La seconda parte vira nel banale, nel classico thriller/horror senza troppe sorprese, anche per quanto riguarda lo stile registico, anche perché chi ha visto il Silenzio degli Innocenti o altri film dedicati ad un Hannibal sessantenne sa come andrà a finire... decisamente, il piccolo Gaspard è un bravissimo interprete, inquietante e con lo sguardo folle, il sorriso accattivante, la fossetta sulla guancia sinistra... mi sto facendo prender la mano? Mettiamola così: capisco Clarice.
La trama rispetto al libro viene un po' alterata, incappando in almeno un paio di vaccate: per esempio Hannibal all'inizio del film riesce ad arrivare da solo dalla Lituania alla Francia (ma quando mai??). Nel libro, essendo ancora un bambino, viene recuperato dallo zio (ancora vivo) e portato in Francia dove cresce con Lady Murasaki (ovviamente al cinema questa morbosità incestuosa presente fin da bambino viene stemperata, facendo incontrare la zia con un Hannibal già nel pieno dello sviluppo). Inoltre il pescivendolo viene ucciso dal piccolo Hannibal, rendendolo anche più inquietante.
Insomma, come sempre nessuno, tranne Demme, è riuscito ancora a capire che Hannibal deve avere la sua aura di mistero e cultura, che tutti gli sproloqui artistici, sul Palazzo della Memoria descritti da Harris, non sono inutili orpelli, ma parte del personaggio di Hannibal... In questo film poteva esserci qualunque altro reduce di guerra cannibale ad agire al posto del protagonista.
Inutile, per queste cose sono fascista: questi prequel sono inutili, pur se ben fatti. Allo stesso modo di Batman Begins, bello per carità, ma per me Batman sarà sempre Michael Keaton, con quella faccia un po' così, e il Joker il mistico Jack... nessun bisogno di raccontare di nuovo come Batman è diventato così, o chiedere a Heath Ledger (orrore!!) di rifare il Joker. Ubi maior minor cessat.
In definitiva, se Harris vuole scrivere, che lo smetta di farlo su Hannibal. E se la gente vuol fare film sui cannibali si guardi Antropophagus di Massaccesi o Ravenous con Robert Carlysle.
ti rispondo qui e non nel forum, perchè questo tuo blog è interessante...
RispondiEliminaeri partita così bene con le premesse, e poi vai subito alle conclusioni?
Capisco il tuo dissenso, è quello che ho buona parte anche io (anche se di Harris sul cannibale ho letto solo Il sielnzio e redDragon più Archangel), però ciò non toglie che sia un film decente. Tanto scontato, quanto alla fine equilibrato nelle sue intezioni. poteva essere una storia qualsiasi certamente, ma penso che tanto meglio non era facile fare soprattutto a livello di regia.
Passerò a rileggerti
ciao!
Dunque in effetti rileggendo il post non si è capito se il film mi sia piaciuto o meno.. diciamo che non mi è dispiaciuto, infatti la prima parte era molto bella, e visivamente la parte horror era ben curata... mi ha delusa appunto il fatto che questo fosse un film che avrebbe potuto riguardare un altro personaggio, mancava di caratteristiche Hannibalesche, se vogliamo... Incontentabile sono, ma essendo cresciuta con The Silence of The Lambs ogni volta mi deprimo un pò... ^__^
RispondiEliminaGrazie comunque per avermi letto e per i complimenti! ^__^
Io non l'ho visto ma ne ho potuto vedere qualche spezzone a Matrix e mi è sembrato comunque sopra le righe. Una mera operazione commerciale con un protagonista che sarebbe molto adatto per altri ruoli a mio avviso. In ogni caso non mi pronuncio in maniera definitiva, prima devo vederlo. Ho parlato anche io di ManHunter sul mio blog e secondo me è il miglior film della "saga".
RispondiEliminaCredo che dopo averlo visto converrai col fatto che il protagonista, sepur un pò "manierato" è molto azzeccto. Certo Hopkins era un'altra cosa. comunque Avanguard rifatti vivo dopo la visione! ^__^
RispondiEliminaPrima di vederlo pensavo fosse l'ennesima porcata per sfruttare il marchio e invece mi sono ricreduto.
RispondiElimina^V^
A me è piaciuto, ma come film a sè stante, perché proprio non si può paragonare a Il silenzio degli innocenti e ad altri film su Lecter.
RispondiEliminaAnche se mi piace molto Gaspard Ulliel (sia come attore che come ragazzuolo), non credo che sia il suo miglior film.
Non lo vedo dal 2007 quindi ormai l'ho un po' dimenticato... evidentemente non ha lasciato il segno!
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