Ieri sera ho avuto l'onore di vedere un classico dell'Horror USA anni '70, ovvero Eaten Alive di Tobe Hooper. Il titolo del film non deve confonderci con il Mangiati Vivi di Lenzi... qui non si tratta infatti di cannibali nascosti nelle foreste, ma del secondo film di Hooper, che si può affiancare tranquillamente al filone di realissimi bifolchi assetati di sangue che costellavano la provincia americana negli horror di fine anni '70, come in Non Aprite quella Porta, sempre di Hooper, e in Le Colline Hanno Occhi e L'Ultima Casa a Sinistra di Craven.
Devo dire che in questo campo il migliore rimane Hooper, visto che entrambi i film di Craven, forse anche a causa delle forbici della censura, risultano noiosi e antidiluviani, mentre sia Eaten Alive che Non Aprite Quella Porta risultano grotteschi ed inquietanti anche a distanza di anni....
La trama ridotta all'osso pressapoco è questa: In un paesotto della provincia americana apparentemente composto solo da un bordello, una stazione di polizia, un pub e il Motel con annessa palude del titolo, si intrecciano le vicende di una ragazza troppo innocente per far la prostituta, dei suoi familiari che la stanno cercando, di una famiglia allo sfacelo, e di un buzzurro il cui solo pensiero è scopare... Inutile dire che le misere vite di questi poveri derelitti saranno ampiamente accorciate dal folle proprietario del motel e dalla sua dolce e verdognola bestiola...
Al di là della trama scontata e della prevedibile sequela di omicidi alla base di tutto il ifilm, la pellicola risulta a tutt'oggi fresca e godibile per un paio di motivi: innanzitutto il tasso di cattiveria e gore, pur se inferiore all'atrocità che si può ritrovare in produzioni contemporanee, è comunque molto elevato (la povera bambina torturata psicologicamente dal gestore del motel stringe il cuore e alcune scene, grazie anche alla presenza della falce, sono molto splatter!) . Inoltre c'è tutta una sottile vena grottesca che caratterizza tutto il film (la prima vittima è splendida, coi vestitini verdi e i ricci alla Shirley Temple), così come un pessimismo di fondo non da poco. I personaggi, a parte la bambina, sono tutti oscuri e malsani: al di là del gestore del motel, nazistoide patriottico, anche il padre della povera bimba non è completamente nel chilo, e per quanto riguarda la padrona del bordello stendiamo un velo pietoso...
La fotografia del film è molto particolare: sgranata e virata nei colori base rosso (per l'esterno e la palude) e verde/blu (per gli interni, i vestiti ecc..) contribuisce ad aumentare l'atmosfera malsana presente nel film. La morte della scimmietta, virata in rosso, quasi in stop motion, è un intermezzo quasi gratutito ma da brividi.
Anche la musica e il sonoro raschiante sono punti importanti della pellicola: le musiche composte da Tobe Hooper per il film sono orrende, quasi una connessione ad internet impazzita, il resto è musica country che ben sotolinea l'ambiente bifolco. Un crescendo di delirio la lunghissima scena in cui si sovrappongono le urla della bimba che invoca la madre, i rumori che quest'ultima fa cercando di liberarsi e la radio di Judd che spara a manetta musica country per impedire a Budd di capire che nell'hotel qualcosa non quadra!
E ora parliamo di regista ed interpreti:
Tobe Hooper, classe 1943, dopo promettenti inizi, si è impantanato, negli anni 90, in produzioni horror che definire deprimenti è dir poco... Tra i film che hanno segnato positivamente la mia carriera di fan, ricordo Non Aprite Quella Porta, Poltergeist, The Mangler. Al limite dell'indecenza l'orrido Toobe Hooper's Night Terrors, anche conosciuto come Le Notti Proibite del Marchese De Sade. Se lo trovate, gettatelo, bruciatelo ma non guardatelo. Ha recitato anche in un cameo per un film di cui parlerò visto che mi è molto caro: I Sonnambuli, tratto da un racconto di Stephen King. Atturalmente Hooper è molto attivo come produttore, e come regista di serie TV.
Neville Brand, ovvero il folle gestore Judd, è morto di enfisema nel 1992 e ha una filmografia sterminata , soprattutto televisiva, che va dagli anni '40. Ha partecipato ad episodi di Ai Confini della Realtà, Fantasylandia e Bonanza
Robert Englund qui in uno dei suoi primi ruoli, interpreta Buck... e qui cito una simaptica curiosità. Le parole di esordio del Buck di Eaten Alive sono le stesse pronunciate dal famigerato Buck di Kill Bill: "Name's BUCK... And i'm here to FUCK". Geniale Tarantino, come sempre!!! Ma andiamo avanti.... Il geniale Robert, oggi sessantenne, è stato ovviamente icona horror di tutti i tempi per aver prestato il volto al mitico Freddy Krueger, ma ha una sterminata filmografia, quasi tutta di genere, cinematografica e televisiva, non tutta eccelsa... Personalmente lo ricordo volenteri in Visitors (buono, per una volta...) The Mangler,Wishmaster, Urban Legend e in un episodio di Streghe... Non voglio nemmeno ricordare di avergli visto fare il protagonista del già citato Night Terrors, e citerei invece la sua presenza nel nostrano Il Ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco... (tra l'altro vorrei aggiungere un mio modesto parere... struccato è davvero un bell'uomo, sena scherzi....)
Marylin Burns interpreta Faye, la mamma della piccola bimba traumatizzata. La ritroviamo nel film d'esordio di Hooper, Non Aprite quella Porta, nei panni di Sally. Oggi ha 50 anni e lavora per lo più a teatro.
Carolyn Jones, morta nel 1983, interpreta la rincoglionitissima padrona del bordello ed è irriconoscibile... pensate che è stata nientemeno che Morticia Addams ne La Famiglia Addams in bianco e nero...
Kyle richards interpretava invece Angie, la povera piccina traumatizzata... traumatizzata ma cresciuta bene, beata lei... Oltre ad aver interpretato Halloween, è finita nel cast di ER per una stagione e di (ugh!) Settimo cielo... Inoltre ha la sfortuna poveraccia di essere zia della fin troppo citata Paris Hilton... forse era meglio il coccodrillo....
Eccola qui.. la mora al centro.... poverina.. circondata da oche.... che hooper la salvi dandole una morte sanguinosa ma onorevoleeee!!!!!
post interessante......sono rimasto scioccato... povera signora Addams.. come ha fatto a ridursi così?!?!?!?!
RispondiEliminaUna bella domanda... pare reciti con la faccia annegata nel cerone... tra l'altro non la facevo così bassa ma conta che lì avà quasi settant' anni XDXD
RispondiEliminaNo la zia di Paris nuoooooooooooooo ahah Invece bene, molto bene per Englund e la Jones che sarà bassa perchè l'avanzare degli anni consuma!
RispondiEliminaL'ho appena finito di vedere e ti riesumo un bel post vecchio 5 anni e passa!
RispondiEliminaCerto che Hooper ha davvero una brutta considerazione per le periferie americane... Bel filmone turpe, roba da grindhouse proprio. E sicuramente Tarantino se lo sarà visto allo sfinimento, visto che poi omaggerà il Buck del buon Robert Englund, la cui celebre battuta in Italia è stata candidamente tradotta con "Mi chiamo Buck, e sono qui per fare l'amore..."
Ma che romantico il Robert :)
Waah che nostalgia, e per fortuna ho messo "a posto" il post giusto qualche giorno fa, erano sparite parecchie immagini.
EliminaGesù, per fortuna l'ho visto in originale, non avrei sopportato di sentir storpiato il "Name's Buck and I'me here to fuck" poi ripreso da Quentin ç___ç