Che delusione: una persona vede un trailer, si infila nella poltrona per la paura, attende con ansia un film… e poi questo film fa schifo. Sto parlando de Il Mai Nato (The Unborn), scritto e diretto da David S. Goyer (che, per inciso, è lo sceneggiatore di un certo pluriosannato Cavaliere Oscuro…), un fiasco sotto tutti gli aspetti, accozzaglia di clichè e vecchie idee senza capo né coda.
La trama è questa: una ragazza, Casey, viene perseguitata da un Dybuk, spirito demoniaco che vorrebbe possederla per poter tornare in vita, dopo aver fallito miseramente con il gemello di lei, morto nell’utero della madre e, quindi, mai nato, appunto. Dai che ti ridai, alla fine questo spiritello diventa sempre più potente, tanto da mettere in pericolo tutti quelli che stanno vicino a Casey, ergo urge esorcismo!Santo cielo, da dove cominciare? Questa pellicola è talmente raffazzonata e confusa che anche una critica pare impossibile. La sceneggiatura ha più buchi del groviera, ma tentiamo una ricostruzione cronologica. Partiamo dalle origini dello spiritello e andiamo a scomodare i campi nazisti e il Dr. Mengele, con i suoi esperimenti sui gemellini prigionieri. Mi pare ovvio, per non dire palese, che uno spirito ebraico, il quale a mio avviso dovrebbe proteggere i piccoli e fare un mazzo tanto ai nazisti, decida invece di trasformare in un demone non morto proprio uno dei ragazzini martoriati. Il quale, mica si vendica dei malnati nazi, bensì della sorellina rea di averlo giustamente fatto secco appena tornato in vita, e di tutta la sua discendenza. Discendenza che ai tempi nostri si ferma a questa povera disgraziata la cui madre è morta suicida (e, si scoprirà, proprio per colpa di quel rompipalle del Mai Nato) e che fin dall’inizio del film, dal primo minuto, viene perseguitata da mocciosetti spettrali dall’occhio ceruleo quando le va bene, con la faccia da ratto annegato quando le va male, incroci tra api e formiche grossi come topi, cani mascherati (!) e specchi deformanti, mentre i suoi occhi diventano sempre più azzurri tanto più il Dybuk acquista forza. L’idiozia GRANDE (quanto la tagliatella del conte Olaf) è che sto malnato Mai Nato alla fine non ha motivo di perseguitare la pronipote per rinascere, visto che senza colpo ferire e senza motivo fin dall’inizio del film si incarna nel bambinetto dalla faccia di ratto facendogli fare quello che vuole, dalla controfigura del Toshio di The Grudge all’assassino armato di pugnale. E quindi a che cavolo ti serve rinascere?? Ma non puoi rimanere nel corpo del pur orrendo pargoletto? In secondo luogo: ma in quale mondo una povera streppona può entrare in una biblioteca, farsi dare tranquillamente un antico MANOSCRITTO da consultare, senza guanti, senza guardiani, senza niente, riuscire a trafugarlo e trovare l’unico rabbino esorcista che non prova neppure a dissuaderla dall’intento ma accetta di tradurle il tomo e di esorcizzarla dopo nulla più che una blanda protesta? E l’esorcismo, altra bella scemenza e unico momento del film in cui si spera che il Dybuk li faccia fuori in massa. Assolutamente prioritario leggere la formula in ebraico e poi in inglese… ma quindi perché alla fine Oldman e la protagonista leggono in coro come novelli Al Bano e Romina una pagina a caso in inglese, e guarda un po’ è quella giusta tra le mille che si sono disperse nell’ospedale abbandonato prescelto come luogo (e da quando gli ospedali sono luoghi di culto??), e la formula funziona regalandoci il finale più mollo della storia dell’horror?
Se il ridicolo ed insensato non basta, c’è un citazionismo che a casa mia significa solo mancanza di idee che rasenta il plagio. L’inquadratura del bambino che spia tra le sbarre della balaustra del corridoio è ripresa paro paro dal The Grudge di Takashi Shimizu, così come il rantolo della ragazza morta e posseduta. Il trucco delle persone possedute dal Dybuk ricorda tanto quello dei vampiri in Ammazzavampiri, mentre i mostri storti e deformi sono degli incroci tra quelli de Il Seme della Follia e Silent Hill. La fobia degli specchi è un’eco di Mirrors o Candyman ed è stupida, visto che viene più volte detto che sono i mezzi per l’ingresso del Dybuk nella nostra realtà ma alla fine a me pare che l’essere possa entrare un po’ da dove e come vuole. L’inizio onirico ricorda troppo i vari Nightmare, così come i campanelli, le case abbandonate e pure il cane. Il bimbo assassino con l’impermeabile è praticamente un Milo più giovane, mentre per l’esorcismo le citazioni si sprecano, scomodando a tratti il Signore del Male, a tratti l’Esorcista. Il film in pratica è un insieme di scene atte a far saltare dalla sedia lo spettatore che non ha mai visto un horror; i veterani come me sanno quando mettere davanti agli occhi la manina protettiva e neppure si smuovono. Gli attori sono mediocri, persino Oldman ha la faccia di uno che sta dicendo: “E io che caspita ci faccio qua?? Rabbino?! E vabbé…”. Ciononostante è sempre bello sentirlo non doppiato mentre parla una lingua straniera come nel Dracula di Coppola. Un po’ poco però per non chiedere a gran voce il rimborso del biglietto.
David S. Goyer è il regista della pellicola. Siccome è risaputo che su tre attività proficue almeno una dev’essere fatta a tirar via, il nostro è sì bravo sceneggiatore (sopravvalutato, però. La gente forse non sa che, al di là del Cavaliere Oscuro sono sue anche ciofeche come Demonic Toys, Blade II e III e Il Corvo 2) e astuto produttore, ma è anche un regista mediocre, assioma dimostrato dai film da lui diretti, come questo orrore di Mai Nato e Blade: Trinity. Temo la sua realizzazione di un mito intoccabile quando dovrà occuparsi della regia di X-Men Origins: Magneto. Ha 44 anni e un film in uscita.
Gary Oldman interpreta il rabbino Sendak. Inutile dire che mi piange il cuore a vedere uno dei miei attori preferiti impelagato in queste brutture, quindi meglio ricordare i film degni di essere visti di questo folle e fichissimo gentiluomo inglese: Sid & Nancy, lo splendido e misconosciuto Rosencrantz e Guilderstern sono morti (con Tim Roth!), il già citato Dracula, Una vita al massimo, Léon, La lettera scarlatta, Il quinto elemento, Hannibal, Beat The Devil (splendido corto assolutamente da recuperare e vedere), Harry Potter (dal terzo episodio in poi interpreta Sirius Black), Batman Begins e Il cavaliere oscuro. Ha anche partecipato ad un paio di episodi di Friends. Ha 51 anni e quattro film in uscita. Odette Yustman interpreta la protagonista, Casey. L’attrice californiana ha esordito piccolissima (a 5 anni) in Un poliziotto alle elementari per poi raggiungere la fama in tempi recenti con film come Transformers e Cloverfield. Ha 24 anni e due film in uscita.
E, ragazzi, piuttosto che farvi vedere anche solo un pezzo di sto schifo di film, vi metto l'intero Beat The Devil, come fu mandato in onda su Corto 5. ENJOY!!!
L'ho scampato grazie ai consigli degli amici, per fortuna.
RispondiEliminaEccellente Beat the Devil, eccellente il sorriso di Gary Oldman :)
Sì, anche io avrei dovuto scamparlo... me lo avevano sconsigliato XDXD
RispondiEliminaMa sono come i bambini, ci devo sbattere il muso ghgh!!
non ho sentito parlare per niente bene di questo film..e influenzata l'ho abbandonato..
RispondiEliminaely
Azz... meno male che ho letto la tua recensione prima che fosse troppo tardi.
RispondiEliminaLa trama sembra la brutta copia di un libro di Anne Rice (il vampiro di Blackwood, con tanto di fantasma che vuole un corpo e diventa sempre più potente).
Grazie Babol... m'hai salvata. O_O
Addirittura?? XD
RispondiEliminaBeh allora sono contenta di avere scritto!
Sto divorando il tuo blog...upppsss...forse il verbo "divorare" era più adatto ad una recensione di un film con degli zombie...
RispondiEliminaSublime..
RispondiElimina@Southflorence & AdamVane:
RispondiEliminaComplimenti sempre graditi ^^
Grazie mille!
Il film lo eviteremo....o forse per curiosità no (anche il trash è cultura ...vedi quello e poi riconosci i capolavori :D )
RispondiEliminaIl corto è stupendo...sempre detto io che le bmw sono le migliori Xd ;-)
Complimenti per il blog, tornerò.
LEE
Il problema è che questo non è nemmeno trash... è un'accozzaglia di assurde banalità, purtroppo ç___ç
RispondiEliminaGrazie per i complimenti! ^__*
Il Mai Nato, la storia di un rompiballe in erba... o.O
RispondiEliminaSai che le recensioni in cui massacri i film sono mmmeravigliose?
Vale la pena leggere solo per i commenti taglienti, il sarcasmo ed i riferimenti ad altri lavori che un non cinefilo come me neanche si sogna di cogliere XD
film davvero terrificante.
RispondiEliminae non lo dico in senso positivo :)
Aggiungerei anche ributtante XD
Eliminalo vidi anch'io qualche anno fa e l'unica cosa che ricordo è, se mi perdoni il maschilismo, il culo della protagonista, peraltro ben omaggiato dalla locandina.
RispondiEliminaPoi Goyer... lo trovo uno degli sceneggiatori più mediocri di sempre. E del Cavaliere oscuro mi parte abbia fatto solo il soggetto insieme a sir Nolan O_o
Pensa un po' che a me del chiulo non poteva fregarmene di meno XD
EliminaQuanto a Goyer... giuro che ero convinta lo avesse sceneggiato, sorry :P
Finalmente qualcuno con la mia stessa opinione.
RispondiEliminaNon capisco perché alla maggior parte delle persone con cui ne ho parlato, dicono che sia bello.
Non ne ho assolutamente idea... probabilmente non hanno mai visto un horror come si deve! XD
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