Tra i vari film che aspettavo con parecchia trepidazione per l’anno cinematografico appena iniziato c’era il nuovo film della Pixar, Ribelle – The Brave (Brave), diretto dai registi Mark Andrews, Brenda Chapman e Steve Purcell.
Trama: Merida è una principessa molto poco convenzionale, insofferente alle rigide regole dettate dalla madre. Nel tentativo di cambiare il suo destino, però, la ragazza combina un pasticcio difficile da risolvere…
Vi siete mai chiesti perché, il 90% delle volte, nei cartoni animati dedicati alle principesse le regine madri sono morte, lontane, vittime di incantesimi o altro? Se ve lo siete chiesti ma non siete mai riusciti a capire il perché, Brave (lo so, sono spocchiosa, ma il titolo italiano non mi piace, ok?) vi offrirà la risposta su un piatto d’argento: perché sono delle grandissime, pignolissime, precisinissime e perfettissime rompicoglioni in grado di scoraggiare e zittire anche il più prode e grebano dei guerrieri. Come dite, sto recensendo un film per bambini quindi sarebbe meglio usare un linguaggio appropriato? Avete ragione, ma in questo caso la definizione è calzante, perché la pellicola è interamente incentrata sul conflitto tra madre e figlia, tra dovere e desiderio, tra una strada già tracciata e la libertà, che porta ad una giusta riflessione sul destino, sull’equilibrio e, soprattutto, sulla capacità di ascoltare gli altri per cercare di evitare i danni causati da testardaggine ed egoismo. Come avrete capito quindi, pur con questo spunto a suo modo “originale”, se mi passate il termine, Brave risulta così il più disneyano, classico e, per estensione, semplice dei film della Pixar, cosa che ha fatto storcere il naso a molti ma non a me, bambina cresciuta, nostalgica e ormai stufa delle variazioni parodistiche e “adulte” sul tema. Intendiamoci, la storia della rossa principessa non rimarrà nei miei annali personali, molto probabilmente tra una settimana o due me la sarò già dimenticata, ma per il tempo passato in sala è stata un valido intrattenimento che mi ha fatta ridere (un casino), emozionare e commuovere (sì, sul finale, per quanto telefonato).
Lungi da me rivelare alcunché sulla trama, il cui sviluppo, colpi di scena compresi, pur rimanendo celato nei trailer è comunque facilmente intuibile dal momento esatto in cui una disperata Merida fugge nel bosco, pertanto mi concentrerò sulla realizzazione di Brave. L’animazione, innanzitutto, è ineccepibile. Impossibile non venire attirati dai rossi, meravigliosi capelli della protagonista, dalla bellezza quasi mozzafiato dei paesaggi naturali ricreati dalle mani capaci degli animatori, dall’incredibile realismo degli orsi adulti o dai giochi di luce ed ombra all’interno del castello. Anche il character design dei personaggi è molto bello: gli animatori si sono particolarmente sbizzarriti con i pretendenti alla mano di Merida, un trio di esseri a dir poco inguardabili (uno di loro sembra il Trota, giuro!!) accompagnati da degni e ancor più improponibili padri, fulcro delle sequenze più esilaranti dell’intera pellicola assieme al trio di demoniaci fratellini della rossa principessa e alla strega “intagliatrice”. Per finire, tolta la gnegnosissima canzonetta cantata dalla nostrana Noemi, anche la colonna sonora è uno spettacolo, perché richiama un paio di generi che adoro, come la musica celtica e quella d’ispirazione medievale. L’unico difetto tecnico di Brave è che tutta questa mirabilia animata è purtroppo incupita da un 3D più inutile del solito, che forse aumenta un po’ la profondità dell’insieme ma, per il resto, è davvero poca roba. Vi consiglio quindi di guardare l’ultimo lavoro Pixar in una “banale” sala priva di questa tecnologia e di non lasciarvi scoraggiare dalle recensioni negative, soprattutto se avete dei bimbi, perché Brave merita sicuramente una visione e soprattutto perché….
… beh, perché prima del film proiettano il meraviglioso corto La luna di Enrico Casarosa. Non vi anticiperò nulla di nulla su questo piccolo, delizioso e poetico capolavoro di animazione, perché dovete rimanere come sono rimasta io: a bocca aperta, con la lacrima nell’occhio come Ranatan, emozionata come una bimba piccola e con un incredibile desiderio di trovarmi catapultata per magia su quella splendida luna animata. Anzi, a pensarci bene La luna vale da solo il prezzo del biglietto e, non me ne vogliano gli estimatori del carinissimo Brave, è nettamente superiore al film che precede.
Di Kelly MacDonald (voce originale di Merida), Billy Connolly (voce originale di Fergus), Emma Thompson (voce originale di Elinor), Julie Walters (voce originale della Strega, doppiata in italiano dalla grandissima Anna Mazzamauro), Robbie Coltrane (Lord Dingwall, doppiato in italiano da Giobbe Covatta) ho già parlato nei rispettivi link.
Mark Andrews è uno dei registi e sceneggiatori della pellicola. Al suo primo film come regista, ha diretto precedentemente tre corti animati. Americano, è anche designer e animatore.
Brenda Chapman è una dei registi e sceneggiatori della pellicola. Americana, ha diretto anche Il principe d’Egitto. E’ anche animatrice e produttrice.
Steve Purcell è coregista e cosceneggiatore della pellicola, nonché voce originale del Corvo, alla sua prima esperienza come regista. Americano, anche fumettista e animatore, ha 51 anni.
Kevin McKidd presta la voce in originale a Lord McGuffin (doppiato in italiano da Shel Shapiro) e al figlio. Ve lo ricordate lo sfortunato Tommy di Trainspotting? Eccolo qui, bello cresciuto e reduce dall’aver partecipato a film come The Acid House, Ideus Kinky – Un treno per Marrakech, Dog Soldiers, Hannibal Lecter – Le origini del male e a serie come Grey’s Anatomy. Scozzese, anche regista, ha 39 anni e un film in uscita.
Craig Ferguson presta la voce in originale a Lord Macintosh (doppiato in italiano da Enzo Iacchetti). Scozzese, ha partecipato a film come Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi e doppiato serie come Freakazoid!, Hercules, The Angry Beavers, American Dad! e Futurama. Anche sceneggiatore, compositore, produttore e regista, ha 50 anni e un film in uscita.
Rimanendo in ambito “doppiaggio originale”, Reese Witherspoon avrebbe dovuto prestare la voce a Merida, ma è stata costretta a rinunciare per altri impegni, mentre lo strano modo di parlare del figlio di McGuffin è semplicemente il dialetto usato nel nord della Scozia, il Doric. E ciò mi fa venire parecchia voglia di vedere il film in lingua originale. Ah, rimanete fino alla fine dei titoli di coda, così saprete se l’ordine fatto da Merida alla strega è arrivato! Ovviamente, se il film vi fosse piaciuto, consiglierei la visione di Mulan. ENJOY!
Semplice, eppure molto, molto emozionante e bello.
RispondiEliminaPromosso.
E La luna è magnifico.
La luna dovrebbe essere preso a modello da chiunque intenda sceneggiare un cartone animato, per capire che sono la semplicità e l'inventiva che pagano, non il gran dispendio di mezzi e citazioni!
EliminaE' piaciuto molto anche a me, e devo essere sicnera:mi sono innamorata della bambolina della protagonista e voglio comprarmela per il compleanno!
RispondiEliminaSai che non avevo mai pensato a quell'ipotesi riguardo alle mari delle eroine?
La bambolina non l'ho ancora vista, ma già solo lei come personaggio è carinissima.
EliminaEh, le madri sono una bella spina nel fianco, soprattutto se sono regine :P
La luna di Casarosa è andato molto vicino all'Oscar. Purtroppo non ha vinto, ma ci sarà tempo per rifarsi.
RispondiEliminaSperiamo, perché meriterebbe davvero!
Elimina"La luna" è stato il momento migliore della serata, su "Ribelle - The brave" preferisco non esprimermi ulteriormente, voglio in parte dimenticarlo.
RispondiEliminaMiseria, ti ha fatto così tanto schifo? XD
EliminaSecondo me è una bellissima fiaba molto adatta per i bimbi, realizzata magnificamente.
Certo, è sicuramente un po' banale e telefonata, ma comunque gradevole ^_^
E' questo il problema "fiaba molto adatta per i bimbi". La Pixar in genere realizza "fiabe molto adatte ad adulti, e già che ci sono anche i bambini", buona parte delle delusione deriva da questo. E poi penso che, se qualcuno voglia vedere un film sul rapporto madre-figlia e attenzione a quel che desideri, è meglio procurarsi "Coraline e la porta magica".
EliminaCoraline è un piccolo capolavoro e non si discute, tuttavia i genitori erano assenti, qui sono pressanti (almeno, la madre lo è).
EliminaLa Pixar ha firmato il suo capolavoro con la trilogia di Toy Story (a cui, temo, stia per dare la mazzata con l'uscita di un quarto episodio...), difficile tenere la qualità su quei livelli, purtroppo.
Comunque per una volta non mi è dispiaciuto rimanere al livello dei bambini :P