giovedì 20 settembre 2012

Pirati! Briganti da strapazzo (2012)

Poiché l’amore per One Piece ha risvegliato in me anche un’insana passione per le storie di pirati, in questi giorni ho guardato Pirati! Briganti da strapazzo (The Pirates! Band of Misfits), di Peter Lord e Jeff Newitt.


Trama: Capitan Pirata cerca da anni, inutilmente, di vincere il premio di pirata dell’anno. L’occasione si presenta quando Charles Darwin scopre che l’amato pappagallo del capitano è nientemeno che… un rarissimo Dodo.


Ai tempi in cui la parola claymation era ancora qualcosa di misterioso, almeno per il pubblico italiano, passavano in TV la serie Wallace & Gromit, quella con il distinto signore inglese che amava il formaggio ed era sempre accompagnato dal fedele cane. Ricordo in particolare il secondo episodio della serie, I pantaloni sbagliati, esilarante ed inquietante al tempo stesso, nel quale un minaccioso pinguino si insediava nella casa dei due e cercava in tutti i modi di sostituirsi a Gromit. Da allora la claymation e, soprattutto, la casa di produzione Aardman hanno fatto passi da gigante, affermandosi anche al cinema, tuttavia nei lungometraggi non ho mai più ritrovato il feroce e pungente wit inglese di quei vecchi corti animati. Purtroppo è il caso anche di questo Pirati! Briganti da strapazzo, che si conferma carino e simpatico ma nulla più, con qualche idea geniale buttata qua e là ma, tendenzialmente, un po’ troppo infantile e all’acqua di rose per poter aspirare al rango di capolavoro.


Di solito, nel guardare un cartone animato, quello che mi cattura più di tutto il resto è la particolarità dei personaggi. In questo caso è sicuramente simpatica l’idea di non dare veri nomi ai membri della ciurma del Capitano, ma di chiamarli semplicemente “pirata” e poi aggiungere la caratteristica che li distingue dagli altri (per esempio Pirata Albino, Pirata con la sciarpa, ecc.), tuttavia all’interno di questa banda di “briganti da strapazzo” non ce n’è uno particolarmente degno di nota. Andiamo meglio, invece, con i villain: il film offre infatti un’inedita versione sfigata, pavida e innamorata di Charles Darwin (degnamente accompagnato dal personaggio più divertente del film, la scimmia che usa i cartoncini per comunicare) e, soprattutto, un’incommensurabile e folle Regina Vittoria, feroce moralista e contemporaneamente golosa consumatrice di animali rari, capace di trasformarsi da sovrana col pugno di ferro a combattente armata di doppia lama. Le interazioni con questi due “fenomeni” sono i momenti più divertenti dell’intero film e sfociano in magistrali sequenze action come quella del combattimento sulla nave – ristorante o quella della rocambolesca fuga da casa Darwin. Passando alla parte tecnica, premettendo che ormai il design dei personaggi (sempre uguale dai tempi, appunto, di Wallace e Gromit) mi ha un po’ stancata, l’animazione dei pupazzini in plastilina risulta comunque fluida e degnamente completata  da una CG poco invadente. Voto dieci anche alla colonna sonora, che comprende pezzacci come London Calling dei Clash e Alright dei Supergrass, ma nonostante tutto questo Pirati! Briganti da strapazzo non mi ha entusiasmata come avrebbe dovuto.


Di Hugh Grant (Capitan Pirata, doppiato in italiano da Christian De Sica), Imelda Staunton (la Regina Vittoria, doppiata in italiano da Luciana Littizzetto), David Tennant (Charles Darwin), Salma Hayek (Sciabola Liz) e Brendan Gleeson (il Pirata con la gotta) ho già parlato nei rispettivi link.

Peter Lord è il regista della pellicola, inoltre presta la voce ad alcuni personaggi secondari. Inglese, ha diretto Galline in fuga. Anche produttore, animatore e sceneggiatore, ha 59 anni. 
Jeff Newitt è co-regista della pellicola. Inglese, ha all’attivo la regia di una serie tv e due corti. E’ anche animatore, sceneggiatore e produttore.

Lord a sinistra, Newitt a destra..!
Martin Freeman da la voce al Pirata con la sciarpa, anche detto Numero Due. Inglese, ha partecipato a film come Shaun of the Dead e Hot Fuzz. Ha 41 anni e cinque film in uscita, tra cui Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, che lo vedrà protagonista nei panni di Bilbo Baggins.


Jeremy Piven da la voce a Bellamy il Moro. Americano, lo ricordo per film come Cuba Libre – La notte del giudizio, Heat – La sfida, Cose molto cattive e Scary Movie 3; inoltre ha partecipato alle serie Ellen e Will & Grace e doppiato un personaggio di Cars – Motori ruggenti. Anche produttore, ha 47 anni e un film in uscita.


Non chiedetemi il motivo, ma dalla versione inglese a quella americana cambiano un paio di doppiatori: per esempio, il pirata albino in Inghilterra viene doppiato da Russell Tovey, mentre in America lo stesso personaggio è stato affidato ad Anton Yelchin. Se qualcuno mi aiutasse a chiarire il mistero gliene sarei grata! Sarei invece curiosa di leggere il ciclo di romanzi dell’inglese Gideon Defoe da cui è stato tratto il film, i cui titoli sono abbastanza pittoreschi: The Pirates! in an Adventure with Scientists (Pirati! Briganti da strapazzo avrebbe dovuto intitolarsi così), The Pirates! in an Adventure with Whaling, The Pirates! in an Adventure with Communists, The Pirates! in an Adventure with Napoleon e The Pirates! in an Adventure with the Romantics, che è uscito proprio il mese scorso. ENJOY!


8 commenti:

  1. La particolarità dei "nomi" dei personaggi mi ha fatto pensare ai Puffi, comunque penso di saltare questo film.

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    1. Effettivamente, un po' di somiglianza c'è, comunque ho visto davvero di meglio, non posso biasimarti se vorrai saltarti la visione ^__*

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  2. non mi ispira proprio e non mi sembra di perdermi certo un capolavoro... :)

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    1. Diciamo che va bene se proprio non hai altro da vedere ma, come dire... ne dubito :PP

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    2. Dai che è carino!!E poi l'entrata a Londra al ritmo di London Calling non è niente male...

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    3. Eh ma giusto quello e poche altre gag si salvano, purtroppo...

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  3. L'ho visto anche io un paio di giorni fa e concordo con la tua recensione, purtroppo non fa il salto di qualità per diventare qualcosa di più di un film per bambini con qualche momento divertente.

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    1. E' una doppia delusione per chi ama i pirati... e purtroppo anche i bambini, secondo me, rischiano di annoiarsi.

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