domenica 1 febbraio 2015

The Imitation Game (2014)

Continua il recupero in vista della Notte degli Oscar! A dire il vero, American Sniper a parte, finora sono rimasta un po' delusa dai film candidati per un motivo o per l'altro; per fortuna a salvare la baracca è arrivato The Imitation Game, diretto nel 2014 dal regista Morten Tyldum, tratto dal libro Alan Turing: Storia di un enigma di Andrew Hodges e candidato a otto premi Oscar (Miglior Film, Benedict Cumberbatch Miglior Attore Protagonista, Keira Knightley Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Montaggio, Miglior Scenografia e Miglior Colonna Sonora Originale).


Trama: durante la seconda guerra mondiale il matematico Alan Turing si propone all'esercito inglese per riuscire a decodificare Enigma, il codice con cui i tedeschi comunicano tra loro. Il compito è improbo ma Turing, guardato con sospetto da collaboratori e capi, è convinto di riuscire grazie ad un cervello elettronico da lui costruito..


Benedetto Benedict e soprattutto benedetto il biopic mescolato alla spy story in grado di coinvolgere e far rimanere sveglio lo spettatore! Ecco cosa ho pensato, in lacrime, alla fine di The Imitation Game, guardato con incredibile sospetto fin dalle prime battute e film che invece mi ha conquistata in breve tempo a colpi di accenti britannici ed altrettanto inglese humor in grado di stemperare l'effettivamente drammatica storia vera rappresentata. Gli sceneggiatori sono stati molto furbi a dipingere Alan Turing come uno Sheldon Cooper degli anni '40, indisponente, disadattato, ingenuo per quel che riguarda le relazioni sociali ma incredibilmente intelligente nel suo campo di studi; è sicuramente un buon modo per catturare lo spettatore scettico oppure ignorante in materia (come nel caso della sottoscritta), quello che non sa di avere davanti la biografia del creatore delle basi dell'informatica moderna, il "nonno" dei computer come li conosciamo oggi. Attraverso il "filtro" del detective Nock, che rappresenta la curiosità di tutti noi, The Imitation Game prende per mano lo spettatore e lo porta sia a voler bene a Turing nonostante il suo brutto carattere, sia ad appassionarsi al rompicapo posto davanti al gruppo di scienziati da lui capitanato, a mordersi le dita davanti a fallimenti che hanno ahimé provocato innumerevoli vittime, a gioire e meravigliarsi davanti alle rivelazioni e ai progressi in grado di contrastare il terribile codice Enigma: la magia del cinema rende la storia appassionante quanto la finzione, cancellando gli inevitabili confini che le separano e facendo dimenticare per un istante che, fondamentalmente, Turing è davvero una delle persone da ringraziare per aver bloccato l'espansione nazista. E' un'illusione che, come ho detto, dura solo un istante e viene cancellata brutalmente dalle decisioni scomode e terribilmente reali che il vero Turing ha dovuto prendere, dal pianto spezzacuore di Cumberbatch sul finale e da un paio di lapidarie righe di testo che informano sul destino ingrato toccato al povero Turing, "graziato" da un perdono MOLTO postumo di Her Majesty in persona dopo essere stato trattato per anni peggio di un criminale a causa di sospetti pompati dalle angoscianti leggi omofobe dell'epoca. Della serie, vai a far del bene alla gente, vai.


Benedict Cumberbatch interpreta Turing con straordinaria sensibilità e una fisicità calzante, guida e sovrasta senza troppi problemi tutto il resto del cast senza però eclissarlo (cosa che invece succede in Still Alice) perché ogni personaggio ha la sua storia da raccontare e una caratteristica che lo distingue dagli altri. Sinceramente, nonostante Joan Clarke sia ben interpretata e decisamente simpatica e gradevole, non credo che la Knightley meriti l'Oscar come migliore attrice non protagonista, anche perché l'interpretazione mi sembra nella media e non dissimile da altre sue performance; tra i "caratteristi" spiccano invece il sempre affascinante Matthew Goode, il perfido vecchio leone Charles Dance e un Mark Strong sempre perfetto nei ruoli ambigui al limite della legalità. L'affiatamento degli attori ed il ritmo incalzante della sceneggiatura giovano anche alla regia del norvegese Morten Tyldum, che non spicca sicuramente per innovazione ma si limita ad assecondare con gusto "classico" i vari aspetti della vicenda mentre la colonna sonora di Alexandre Desplat ha riportato alla mia mente l'adorato Il discorso del re, mettendomi ancor più in condizione di guardare The Imitation Game con simpatia e relax. Ora che ho tirato in ballo Il discorso del re però mi pare brutto nascondermi dietro un dito quindi forse è meglio che prenda una decisione scomoda come ha fatto Turing e vi confessi una terribile verità: anche The Imitation Game è un giocattolone confezionato apposta per l'Oscar e in virtù di ciò farà sicuramente storcere il naso ai cinefili duri e puri. Detto questo, l'ho sicuramente preferito a La teoria del tutto perché, sempre dall'alto della mia ignoranza, mi pare sia stato dato più spazio alle effettive scoperte di Turing piuttosto che ai suoi rapporti familiari/amorosi, riuscendo nel miracoloso intento di rendere "appetibile" il personaggio anche ai non appassionati di scienza o informatica senza tuttavia snaturarlo troppo. E dopo una scomoda "confessione" tocca porre anche una scomoda domanda: fanciulle, Cumberbatch è bravo, bravissimo... ma dove cavolo lo vedete bello?


Di Benedict Cumberbatch (Alan Turing), Keira Knightley (Joan Clarke), Matthew Goode (Hugh Alexander) e Mark Strong (Stewart Menzies) ho già parlato ai rispettivi link.

Morten Tyldum è il regista della pellicola. Norvegese, ha diretto film che assolutamente non conoscevo ma comunque arrivati anche in Italia come Buddy e Headhunters. Ha 47 anni e un film in uscita.


Rory Kinnear interpreta il detective Robert Nock. Inglese, ha partecipato a film come Quantum of Solace, Skyfall e a serie come Black Mirror e Penny Dreadful. Ha 36 anni, tre film in uscita e comparirà anche nell'imminente miniserie The Casual Vacancy, tratta dall'omonimo romanzo di J.K. Rowling.


Charles Dance (vero nome Walter Charles Dance) interpreta il comandante Denniston. Inglese, ha partecipato a film come Il bambino d'oro, Alien3, Last Action Hero - L'ultimo grande eroe, Michael Collins, Gosford Park e a serie come Flying Doctors, Bleak House e Il trono di spade. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 68 anni e cinque film in uscita tra cui Orgoglio e pregiudizio e zombie.


Se The Imitation Game vi fosse piaciuto e foste interessati alla figura di Alan Turing, sappiate che esiste un film per la TV del 1996 intitolato Breaking the Code che ripercorre la vita del matematico, altrimenti buttatevi su La talpa o La teoria del tutto. ENJOY!

29 commenti:

  1. Purtroppo non sono ancora riuscito a vederlo, mi sembra interessante e con attori ottimi (non solo il sempre "pazzoide geniale" Benedict Cumberbatch, ma anche la bella Keira Knightley, che però, mi sembra di capire a te non ha convinto al 100%). Spero di recuperarlo ...

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    1. La Knightley non è nulla di che ma il personaggio è gradevole. Guardalo, perché merita!

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  2. Mark Strong è sempre una certezza. Il film mi è piaciuto, e non l'ho trovato affatto una "ruffianata da Oscar" come ho letto da più parti (che noia!). Cumberbatch perfetto. E non posso rispondere alla tua domanda in quanto la penso come te.
    (Però non puoi concludere dicendo "se vi fosse piaciuto buttatevi su la teoria del tutto"... è cattiveria!!! )
    ;)

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    1. La cattiveria gratuita è data dal fatto che, effettivamente, sono due biopic da Oscar con un protagonista magari sconosciuto al grande pubblico :P
      Secondo me comunque Cumberbatch piace alle giovinette, noi ormai siamo passatelle e non ne subiamo più il "fascino" XD

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  3. A me non ha entusiasmato, ben confezionato certo, però sono tra i noiosi che l'hanno definito ruffiano e vedo che lo sei anche tu! :D
    Se dietro la macchina degli oscar ci fossi stato io avrebbe preso solo una nomination per il miglior attore, ma ora che ci penso forse neanche quella perché c'erano candidati più validi.
    Rory Kinnear è davvero straordinario in Penny Dreadful, è un attore che apprezzo particolarmente.

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    1. Sì, io l'ho messo a mo' di avvertimento visto che, ruffianeria o meno, a me è piaciuto tantissimo!
      Cumberbatch merita la candidatura a mio avviso (ma vincerà Redmayne) mentre Penny Dreadful l'ho interrotto alla prima puntata perché non mi aveva preso per nulla :(

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    2. Nooo, vai avanti, le ultime 3 o 4 puntate della prima stagione valgono la fatica dei primi episodi! :)

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  4. non mi ha entusiasmato ma la confezione è eccellente...

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  5. a me è piaciuto tanto, tantissimo, ma già sai...anche se per me, almeno tra quelli che ho visto, il migliore è "Whiplash"

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    1. Whiplash ancora mi manca, cerco di aspettare l'uscita italiana visto che dovrebbe essere imminente :)

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  6. Se ne è parlato così tanto che mi è quasi passata la voglia di vederlo. Se non altro sollevi il mio stesso quesito su Cumbercoso.

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    1. Cumbercoso, cucumber, cetriolo.... ecco, un po' mi ricorda un cetriolo. Però il film merita e lui è bravo, dagli una chance! :D

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  7. Io invece ho preferito La teoria del tutto, decisamente più emozionante.
    Questo bellino ma anche freddino.
    Per fortuna però non è una palla come Il discorso del re... ma davvero hai adorato quella robaccia? :)

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    1. Il discorso del re l'ho davvero adorato, non me ne vergogno, Bertie era diventato il mio idolo e sentirlo parlare anche in questo The Imitation Game mi ha resa felicissima!! :D

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  8. Oh, finalmente qualcuno che trova bello Benedict... Ce ne vuole di coraggio per erigerlo a sex symbol :D
    Sul film, non so che dire. Io sono stata irritata più o meno alla stessa maniera da questo e da La Teoria del Tutto. Forse questo è un po' più misurato e meno polpettonesco (neologismo testé inventato), però rimane sempre maledettamente in superficie. E fa anche passare la sua omosessualità come un sospetto, un pettegolezzo. La nasconde sotto il tappeto, salvo poi usarla biecamente per commuovere con le didascalie finali.
    Però è vero, è confezionato alla grande.

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    1. No guarda io Benedict non riesco nemmeno a concepirlo come uomo... mah.
      Sì, The Imitation Game è superficiale, indubbiamente (l'elemento spy story, come ho detto, è preponderante e limita molto la realtà effettiva dei fatti) però l'omosessualità di Turing è tangibile, non mi è sembrata affatto un pettegolezzo: al limite c'è la critica del sospetto che andasse ad adescare ragazzini.
      Comunque, mi è piaciuto molto, con tutta la sua ruffianeria non sono riuscita a volergli male, anzi :D

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  9. Ma sai che io Il discorso del re devo vederlo? Colpa di quel cacacazzo (<3) di Cannibal, che se mi piace poi mi mette in croce. E secondo me, mi piace, perché Firth mi piace pure in filmacci. Detto questo: Piaciuto anche a me. Accanto a Whiplash, al momento, è il film che più mi ha convinto in questo primo mese del 2015. Però ho preferito Redmayne a Cumberbatch, che in mezzo a comprimari tanto affascinanti e ben delineati, anche se con pochissimi elementi, scompare un po'. Inspiegabile la Knightley candidata agli Oscar. Ma per me, altrettanto inspiegabile la Stone di Birdman. Quest'anno, hanno tirato a sorteggio? :-D

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    1. Wahah ma fregatene del Cannibale e prova a guardare Il discorso del re, è davvero delizioso!! :D (se poi dovesse piacerti e venire preso in giro per questo, consolati, saresti in buona compagnia!)
      Whiplash devo ancora vederlo ma mi aspetto grandissime cose, Redmayne ormai ha la statuetta in pugno perché sì, obiettivamente la sua performance è migliore di quella di Cumberbatch.
      La candidatura della Knightley è un mistero; in settimana dovrebbe uscire Birdman e dovrei vederlo, quindi mi pronuncerò poi sull'attrice candidata :D

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  10. Devo essere sincero, non è che "The Imitation Game" mi abbia entusiasmato più di tanto, si è ben confezionato, Cumberbatch fornisce una delle sue migliori interpretazioni. Però il film mi è sembrato un pochettino ...ecco "costruito a tavolino".
    Però si, dai è da vedere comunque.

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    1. Secondo me ormai abbiamo visto talmente tanti film che non riusciamo più ad entusiasmarci se non davanti ad innovativi capolavori della Madonna. The Imitation Game è un buon film, intrattiene ed interessa. E' scritto a tavolino? Molto probabilmente sì, ma stavolta sono riuscita a stare al gioco e ne sono molto soddisfatta :)

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  11. La pensiamo allo stesso modo: meglio un po' di scienza in più e un po' di famiglia in meno!
    Detto questo, no, non lo vedo come un giocattolone da Oscar, ma una biografia calibrata che lascia fuori temi scomodi e "da lacrima" che sicuramente all'Academy sarebbero piaciuti.

    Sulla tua domanda finale, lo so, Benedict bello non lo è, ma con quella voce e quei modi british mi ha conquistata :)

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    1. Effettivamente la mazzata finale arriva "solo" con le ultime, lapidarie righe, per il resto le lacrime sono abbastanza messe al bando.

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  12. Non sapevo del film per la tv "Breaking the Code", lo recupererò perché questa storia mi ha molto affascinata. Combinazione la sera prima di vedere il film al cinema ho visto in tv un documentario sullo stesso argomento, e la vita di quest'uomo mi ha fatto immediatamente emozionare.

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    1. Essendo un film per la TV magari non è nulla di che, ma se la storia ti interessa... perché no? :D

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  13. Su Enigma sono usciti anche altri fil oltre Breaking the Code, come "Enigma" e "U-571". Quest'ultimo, produzione americana, ha subito pesanti critiche dagli inglesi in quanto il merito di aver recuperato e risolto Enigma veniva tributato agli americani, cosa non vera.

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    1. Enigma non l'ho citato perché è tratto da un romanzo vagamente basato sui personaggi realmente esistenti mentre l'altro, come hai detto tu, è stato criticato in quanto "Americano" :P

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  14. Io ho apprezzato molto anche l'atmosfera generale e le musiche, persino la Knightley a modo suo aveva un perché. Non sarà un capolavoro ma di tutti i film che ho visto finora pre-Oscar è uno di quelli che mi ha presa maggiormente!

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