domenica 6 novembre 2016

Doctor Strange (2016)

Con l'ormai consueto ritardo, martedì sono andata a vedere Doctor Strange, l'ultimo figlio del Marvel Cinematic Universe diretto e co-sceneggiato dal regista Scott Derrickson.


Trama: l'abilissimo chirurgo Stephen Strange rimane coinvolto in un terribile incidente d'auto che gli danneggia irreparabilmente le terminazioni nervose delle mani, costringendolo a non operare mai più. Disperato, va in Tibet onde cercare un rimedio e trova l'Antico, che lo introduce alle arti mistiche proprio quando una terribile minaccia extradimensionale decide di attaccare la Terra...


E così anche il buon Dottore è finito nel carrozzone Marvel, con tutti i pro e i contro che ne conseguono, pertanto il mio post sarà diviso in due parti: in questo primo paragrafo parlerò un po' del film preso come opera a sé stante, nel prossimo cercherò di collocarlo all'interno del Marvel Cinematic Universe. Preso di per sé, Doctor Strange è un bellissimo film d'avventura con un tocco di misticismo, avente per protagonista un personaggio interessante e capace di sostenere da solo un'intera pellicola. Stephen Strange, a differenza di altri protagonisti monodimensionali, evolve nel corso del film e non è solo un vuoto involucro spara incantesimi: come Tony Stark nel primo Iron Man, Strange è un uomo pieno di sé, arrogante, sicuro delle sue capacità al punto che perderle equivale per lui alla morte. Dalle telefonate intercorse con gli assistenti prima dell'incidente intuiamo che la sua incredibile abilità di chirurgo viene riservata essenzialmente ai casi che lo farebbero spiccare ancora di più all'interno della comunità medico-scientifica, cosa che non lo rende un personaggio totalmente positivo, bensì uno sfaccettato mix di luci ed ombre. La sua evoluzione, passante per dolore, frustrazione, dubbi e redenzione, percorre sentieri già conosciuti ma non per questo meno entusiasmanti anche perché, diciamolo, anche una volta presa consapevolezza del suo posto nel mondo, Strange continua a giocare secondo le sue regole, creandosi non pochi nemici. Benedict Cumberbatch, col suo wit inglese, è un'azzeccatissima scelta di casting, così come altrettanto valida è stata la decisione di rappresentare l'Antico come donna (e chi meglio dell'androgina e superba Tilda Swinton per questo?) e per una volta gli effetti speciali sono talmente belli e psichedelici da farmi rimpiangere di non avere visto il film in 3D. L'unica vera pecca di Doctor Strange, oltre al sottoutilizzo di un attore carismatico come Mads Mikkelsen, è la mancanza di coraggio che pare quasi separare la prima parte del film dalla seconda, il che mi porta a passare, come promesso, al prossimo paragrafo del post.


L'inizio di Doctor Strange, più o meno fino al punto in cui il dottore comincia il suo addestramento sotto l'ala protettrice dell'Antico, mi ha quasi portata a sperare di poter avere finalmente un film Marvel diverso dagli altri. Il nome di Scott Derrickson, regista e sceneggiatore del primo Sinister, giustificava una svolta oscura e misticheggiante, in perfetta linea col personaggio di Strange, ed effettivamente l'ossessione del protagonista, la violenza dell'incidente iniziale e il viaggio psichedelico all'interno dei multiversi sono abbastanza distanti dal solito stile Marvel. Purtroppo (o per fortuna, se vi piace il genere), a un certo punto subentra la "manazza" della Casa delle Idee che cancella ogni personalità registica e uniforma la pellicola allo stile delle sue sorelle. Il problema, in Doctor Strange, viene nascosto sotto il tappeto da un'abbondanza tale di effetti speciali ispirati ad Inception, Escher e Matrix che quasi verrebbe da sorvolare, almeno per una volta, purtroppo poi a rovinare l'atmosfera ci pensano non tanto i riferimenti al resto dell'Universo Marvel (la torre degli Avengers appiccicata sullo sfondo con lo sputo, la Gemma dell'Infinito in guisa di Occhio di Agamotto, l'inevitabile scena mid-credit) quanto piuttosto le solite, becere concessioni alle gag tanto amate dagli Studios, che poco c'entrano con l'atmosfera del film e distruggono intere sequenze afflosciandole. Per dire, a che mi serve una decapitazione iniziale se poi mi mostri Wong che ascolta All the Single Ladies in cuffia? A che mi serve scoprire la proiezione astrale di Strange se la usi essenzialmente per far saltare dalla paura Rachel McAdams? A che mi serve Mads Mikkelsen se poi lo fai prendere a schiaffi da un mantello semovente che è praticamente cugino del tappeto di Aladdin?  Non bastava il delicato umorismo inglese di quella faccia da chiurlo che è Benedict Cumberbatch? Sciocchi! Insomma, bastava un piccolo sforzo, anche in direzione del kitsch più psichedelico se non si voleva girare un film serio, per rendere Doctor Strange indimenticabile o perlomeno dotato di personalità. Invece, come al solito, quel che resta è il gradevolissimo compitino ben fatto e la promessa che Doctor Strange tornerà. Quasi sicuramente in Thor: Ragnarok, per la cronaca.


Del regista e co-sceneggiatore Scott Derrickson ho già parlato QUI. Benedict Cumberbatch (Stephen Strange), Chiwetel Ejiofor (Mordo), Rachel McAdams (Christine Palmer), Mads Mikkelsen (Kaecilius), Tilda Swinton (L'Antico), Michael Stuhlbarg (Dr. Nicodemus West), Scott Adkins (lo Zelota Lucien) e Chris Hemsworth (non accreditato, interpreta ovviamente Thor) ho già parlato ai rispettivi link.

Benedict Wong interpreta Wong. Inglese, ha partecipato a film come Moon, Johnny English - La rinascita, Prometheus, Kick-Ass 2, Sopravvissuto - The Martian e a serie come Black Mirror. Anche sceneggiatore, ha 40 anni e tornerà come Wong in Avengers: Infinity War.


Tra i vari personaggi "famosi" della Marvel compaiono nel film anche Daniel Drumm (fratello di Jericho Drumm, alias Doctor Voodoo) e Tina Minoru, la madre della Nico Minoru dei Runaways, mentre Stan Lee compare nei panni del vecchietto che legge sull'autobus. A causa dei suoi impegni teatrali, Benedict Cumberbatch ha rischiato di non diventare il Dottor Strange ma fortunatamente i ritardi in fase di produzione e il rifiuto di Joaquin Phoenix ad accollarsi l'impegno di partecipare a molteplici sequel/spin-off gli hanno consentito di essere della partita. A proposito di sequel e spin-off: la mid-credit scene che vede la partecipazione di Thor è stata diretta da Taika Waititi, regista dell'imminente Thor: Ragnarok; ovviamente, non accontentatevi di questa scena perché ce n'è un'altra proprio alla fine dei titoli di coda. Non è la prima volta che il personaggio di Strange viene portato sullo schermo: nel 1978 c'è stato il film TV Dr. Strange mentre nel 1992 c'è stato il film Invasori dalla IV dimensione, all'interno del quale nomi e concetti originali sono stati cambiati perché al regista Charles Band era scaduta l'opzione per l'adattamento dei fumetti Marvel. Lungi da me consigliarvi di vedere queste due pellicole, se vi fosse piaciuto Doctor Strange recuperate infine Iron ManIron Man 2ThorCaptain America - Il primo vendicatoreThe AvengersIron Man 3Thor: The Dark WorldCaptain America: The Winter SoldierAvengers: Age of Ultron , Ant-Man, Captain America: Civil War e Guardiani della Galassia che tanto prima o poi vi verranno comodi! ENJOY!

12 commenti:

  1. visto ieri sera
    ammetto che preferisco i Marvel più testosteronici, però a chi me l'aveva descritto come un brutto film, ho dovuto dare torto marcio
    è un film scorrevole, senza un cattivo che spicchi, ma con una complessità di protagonista degna di un eroe vero... e non come "Deadpool" (nonostante io ADORI Deadpool!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è affatto un brutto film anzi, almeno fino a metà se la gioca con quelli più belli della Marvel. Non ci sono villain degni di nota ma come hai detto lui spicca comunque!

      Elimina
  2. Io invece l'ho trovato uno dei migliori Marvel degli ultimi anni, al pari dei Guardiani e di Winter Soldier.
    Divertente, ironico, scorrevolissimo.
    E pensare che a me Strange non piace manco per il cazzo. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A scanso di equivoci (può essere che poi non si capisca leggendo la recensione) a me è piaciuto molto ma non ho apprezzato la mancanza di "coraggio", quando un film simile poteva venire virato più sull'horror, sul fantasy o sullo psichedelico. Tra tutti gli eroi Marvel cinematografici però Strange potrebbe essere quello più carismatico finora!

      Elimina
    2. Vabbè,il punto è che sempre del carrozzone Marvel fa parte,quindi pretendere coraggio(=il blando tentativo di fare qualcosa di vagamente meno commerciale)mi pare vana speranza XD cmq credo ci piacerà un botto!!!

      Elimina
    3. Sai che la speranza è sempre l'ultima a morire! Comunque sì, vi piacerà un sacco quindi godetevelo :D

      Elimina
  3. L'ho visto ieri.. davvero bello (e direi anche che l'attore protagonista contribuisce tanto)!
    L'ho trovato solo un po' troppo psichedelico in alcuni punti.. per esempio i colori del suo primo "viaggio" mi hanno talmente sparaflashato che ho continuato a vedere cose luccicanti anche dopo! @_@

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io pensa che la psichedelia l'ho apprezzata molto, avrei voluto un clima molto più allucinato :P

      Elimina
  4. Ufff... mi sto saltando tutto e tutti in questo periodo. Spero di recuperarmelo al pi presto!

    RispondiElimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...