Recentemente è uscito su Shudder The Twin, diretto e co-sceneggiato dal regista Taneli Mustonen, e stranamente sono riuscita a vederlo senza lasciar passare troppo tempo.
Trama: dopo la morte del figlio Nathan, Rachel si trasferisce in Finlandia col marito e il gemello di Nathan, Elliot, che tuttavia comincia a comportarsi in maniera inquietante...
The Twin è stata una bella ed inaspettata sorpresa, realizzata non a caso da un regista, Taneli Mustonen, che già con Lake Bodom aveva dimostrato di saperci fare con l'horror, di conoscerne bene i cliché e di poter giocare con essi regalando allo spettatore opere assai pregevoli. A tal proposito, non sarà facilissimo parlare di The Twin senza fare spoiler, ma ci proviamo. L'incipit è simile a quello di mille altri horror: dopo un incidente stradale che ha causato la morte di uno dei due figli, Rachel e il marito tentano di ricominciare una nuova vita e vanno nella casa d'infanzia di lui, in Finlandia, dove però il bambino superstite comincia a comportarsi in maniera strana e a parlare col gemello scomparso. Conseguenza di ciò, è che l'atmosfera di The Twin, almeno all'inizio, è quella tipica di un film ambientato in una casa infestata. La nuova magione dei protagonisti è zeppa di foto inquietanti, di stanze vuote (o presumibilmente tali, in quanto spesso e volentieri le inquadrature sono realizzate apposta perché non si capisca), di sussurri misteriosi e di specchi, questi ultimi indispensabili veicoli per l'entità che tenta di impossessarsi di Elliot sfruttando il vuoto creato dal suo gemello; il terrore di essere "il bambino non voluto", l'idea che i genitori avrebbero preferito morisse Elliot invece che Nathan, fanno il paio con la costante inquietudine di Rachel, che teme di venire privata anche dell'altro figlio e che, piagata da atroci incubi e costretta a stare in un Paese a lei sconosciuto, non riesce a pensare ad altro che alla salute del piccolo, ignorando completamente il legame col marito e la propria felicità.
La natura di horror sovrannaturale a base di possessioni e case infestate, a un certo punto del film, si dirama arricchendosi di strati che lo rendono sempre più interessante e coinvolgente, sui quali sarebbe tuttavia male spendere troppe parole. Sappiate solo che, da un certo punto in poi, The Twin si contamina con suggestioni folk horror a tratti assai crudeli, con una paranoia strisciante che guarda ad esempi alti quali Rosemary's Baby o A Venezia un dicembre rosso... shocking! e poi, verso il finale, vira ulteriormente chiudendosi in un cerchio perfetto quanto quelle figure che, a un certo punto, pensiamo di vedere da tutte le parti. Certo, come in quelle figure, qualche difetto c'è. Nonostante tutto sul finale torni, alcune domande rimangono aperte e l'idea che gli sceneggiatori a un certo punto abbiano un po' perso il filo di tutto ciò che hanno imbastito in effetti mi si è insinuata in testa, tuttavia The Twin è così ben curato a livello di atmosfere (la scena più "folk horror" del film gela il sangue nelle vene ed è bellissima a livello di regia e fotografia) e così ben recitato (Teresa Palmer e Barbara Marten sono davvero molto brave, soprattutto la prima) che personalmente sono riuscita a sorvolare su alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. The Twin è dunque uno di quei film che consiglio, sperando arrivi ad essere presto disponibile in Italia, e che riguarderei col senno di poi, per godere di tanti piccoli dettagli che sicuramente a una prima visione mi saranno sfuggiti.
Del regista e co-sceneggiatore Taneli Mustonen ho già parlato QUI mentre Teresa Palmer, che interpreta Rachel, la trovate QUA.
Se The Twin vi fosse piaciuto recuperate Hereditary, Rosemary's Baby, Midsommar e A Venezia un dicembre rosso... shocking. ENJOY!
Avevo molto apprezzato "Lake Bodom" anche se c'erano alcune ingenuità però onore al merito di Taneli Mustonen, un nome da tenere d'occhio per il futuro.
RispondiEliminaLake Bodom, come opera prima, era davvero bello. The Twin percorre strade già viste ma le rivisita con molta personalità. Per me, promosso.
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