La challenge HorrorX524 prevedeva la visione di un film TV. La mia scelta è ricaduta su un titolo assai famoso che ancora mi mancava all'appello, Trilogia del terrore (Trilogy of Terror), diretto nel 1975 da Dan Curtis e tratto da tre storie brevi di Richard Matheson.
Trilogia del terrore contiene al suo interno un episodio talmente famoso che persino chi non l'ha mai guardato conosce il feticcio Zuni per nome, ma com'è il resto del film? Partiamo da Julie, prima delle quattro donne presenti in questa trilogia, che, come le altre, dà il titolo alla storia che la vede protagonista. Julie è un odioso racconto di prevaricazione maschile e ricatti (d'altronde, cos'altro si può pretendere da un Chad?), che prende il via nel momento in cui uno studente si incapriccia della sua insegnante. Il finale è molto soddisfacente e contiene un twist interessante, e la fascinosa Karen Black nei panni dimessi di miss Julie è irresistibile. La Black, aggiungo, è il vero punto di forza del film e uno dei tre elementi fondamentali che ne ha decretato il successo: se Dan Curtis ci ha messo l'esperienza anche per quanto riguarda la conoscenza dei ritmi televisivi e Richard Matheson ci ha messo l'arte di saper raccontare, l'attrice infonde alle protagoniste dei vari episodi un carisma indispensabile perché lo spettatore si interessi a loro, anche quando le storie sono un po' fiacche.
Ciò vale, soprattutto, per il secondo episodio, Millicent and Therese, il cui twist è ampiamente prevedibile, dopo 50 anni di variazioni sul tema. Diciamo che questa è l'unica storia che non mi ha convinta, vuoi, appunto, perché con me l'elemento sorpresa non ha funzionato, vuoi perché come thriller psicologico punta troppo su dialoghi fiume e ben poco sull'atmosfera, che si fa incerta ed inquietante solo verso il finale. Per fortuna, come scrivevo, c'è l'abilità camaleontica di Karen Black a tirare su la qualità dell'episodio. In versione bionda putracchia l'attrice è forse anche troppo sopra le righe e continuo a preferirla nei panni dimessi di donne nevrotiche e represse, anche perché, essendo naturalmente dotata di una bellezza "selvatica", difficile da celare con un paio di occhiali e una crocchia castigata, riesce sempre a caratterizzarle con una vena di follia e ambiguità di rara efficacia.
Ma non nascondiamoci dietro un dito: il motivo per cui Trilogia del terrore, nonostante sia un film per la TV, è passato alla storia del genere, risiede fondamentalmente nel terzo episodio, Amelia. Per darvi un'idea di quanto sia ancora oggi potente a livello di regia, scrittura, interpretazioni ed effetti speciali, vi dico solo che sapevo benissimo cosa sarebbe successo alla povera Amelia, eppure ho guardato il 90% dell'episodio con le mani sulla bocca e gli occhi spalancati (e, durante una sequenza in particolare, con il cuore che quasi mi scoppiava in petto, perché se un certo gremlin ha fatto una certa fine, il merito è di Dan Curtis e Richard Matheson, sicuro). Amelia, coi suoi 15 minuti di durata, offre allo spettatore una storia perfetta dall'inizio alla fine. Comincia con una telefonata di rara angoscia filiale, che inquadra alla perfezione Amelia e la sua vita di merda, col risultato di rendere ancora più doloroso tutto ciò che le succede dopo, emotivamente oltre che fisicamente, e continua con una caccia senza esclusione di colpi e senza tregua, dotata di ritmo frenetico e rara spietatezza, vissuta all'interno di quattro mura claustrofobiche dove non esistono ripari che durino più di qualche secondo. Il terribile design di Zuni, la sua vocetta maligna e un finale a effetto completano l'opera e rendono Amelia giustamente indimenticabile, nonché valido motivo per recuperare tutto il film. Provare per credere!
Del regista Dan Curtis ho già parlato QUI mentre Karen Black, nei ruoli di Julie, Millicent, Therese e Amelia, la trovate QUA.
George Gaynes, che interpreta il dottor Chester Ramsey, era il commissario Lassard della saga di Scuola di polizia. Karen Black e Robert Burton, che interpreta Chad, erano sposati all'epoca delle riprese, invece la bambina con la bambola rotta è la figlia del regista. Nel 1996 è stato girato un seguito del film, Trilogia del terrore II, che però non ho mai visto; se Trilogia del terrore vi fosse piaciuto, recuperatelo e aggiungete i primi due Creepshow, I delitti del gatto nero, La morte dietro il cancello, Racconti dalla tomba e The Mortuary Collection. ENJOY!
Non so perché, ma quel mostriciattolo l'ho trovato molto più spaventoso e inquietante di tante altre trovate apparentemente anche più terrificanti. Ho visto il film un sacco di tempo fa e quella parte mi è rimasta impressa.
RispondiEliminaSì, agisce proprio su qualche meccanismo inconscio e primitivo, vai a sapere!
EliminaL'episodio "Amelia" è stato più volte preso ad esempio e imitato come nel caso, assolutamente evidente, di "Demoni 2" (1986) di Lamberto Bava. SI noti che vent'anni Dan Curtis ripropose un sequel ufficiale, realizzando "Trilogia del terrore II" (1996) nel quale, oltre ai due soliti (superflui) episodi introduttivi, riappare nuovamente il feticcio Zuni, ripreso esattamente dal punto in cui terminava il cult anni Settanta.
RispondiEliminaSì, è vero, ci sono tantissime somiglianze!
EliminaDel sequel ho parlato a fine post, ma non l'ho mai guardato. Dici dunque che farei meglio a recuperare solo l'ultimo episodio?
Puoi vivere benissimo anche senza.
EliminaRicevuto!! :D
EliminaNon dargli retta... il sequel è in raltà molto carino, te lo straconsiglio! E poi non c'è uno senza due!
EliminaNon dargli retta... il sequel è in realtà molto carino, te lo straconsiglio! E poi non c'è uno senza due!
EliminaGrazie per lo straconsiglio!
EliminaPotresti farne una recensione per questa vigliglia di ognisanti, sai?! Sarebbe grandioso, e comunque garantisco pure io, il seguito, a dispetto di quel che si dice in giro, non è affatto male...
EliminaE poi, comunque, ritorna in scena il mitico feticcio Zuni; come puoi perderti il feticcio Zuni?!
Lo farei volentierissimo se avessi tempo di guardare film ma questa settimana sarò impegnata col ToHorror, se tutto andrà bene!
EliminaIncuriosito dalla tua recensione ho visto questo film tv (facilmente disponibile su yt) e che non conoscevo affatto, neanche nell'ultimo iconico episodio (tra i capostipiti del sottogenere puppet horror)! Il primo episodio, con un doppio twist finale, riprende il mito della femme fatale, da Lilith via via sino ad arrivare al Vampiro di baudelairiana memoria con il suo pendant pittorico Amore e dolore di Munch per chiudersi - perché no? - alla giovane donna promettente della coppia Fennell/Mulligan. Il secondo episodio, il più fiacco e scontato, abbandona il terreno del mito per abbracciare i labirinti della psicoanalisi mentre l'ultimo - il più bello - è anche il più politico (almeno io voglio dargli questo tipo di lettura), infatti la statuetta che porta a casa Amelia è un feticcio Zuni (un gruppo etnico che fa parte dei popoli Pueblo, Stati Uniti sudoccidentali): che la nemesi finale sia vendetta/riscatto delle popolazioni autoctone americane sugli usurpatori e colonizzatori bianchi?
RispondiEliminaSì, l'ho recuperato anche io su Youtube, mi sono dimenticata di segnalarlo nel post!
EliminaLa tua interpretazione di Zuni, però, non tiene conto che la povera protagonista è già di per suo vessata dalla vita, a che pro trovare riscatto proprio su di lei, meschina? :)
Il feticcio Zuni ebbe veramente un'enorme successo, se si pensa a questi altri registi e film ha ispirato in seguito.
RispondiEliminaBasti pensare ad "Attack of the Beast Creatures" dove abbiamo una pupazzesca tribù di pigmei-cannibali dalle stesse fattezze; oppure pellicole come "Ragdoll – La bambola di pezza" (1999) "Tiki" (2006) e "Ooga Booga" (spin-off di "Doll graveyard") che prsentano bamboline tribali iperattive ed aggressive.
Ma addirittuta in film come "La Mummia: il ritorno" (i pigmei mummificati ritornati dell'oasi) e "Pirati dei caraibi" (la scimmettia Jack nel suo look non-morto) l'hanno quasi citato.
Per non parlare di questo tascabile horror americano rimasto inedito in Italia...
https://glorioustrash.blogspot.com/2015/04/carvings.html
Che ovviamente pesca a piene mani dalla pellicola di Curtis.
Ma sei un pozzo di informazioni interessanti!!
EliminaAvresti anche voglia di firmarti? Purtroppo risulti anonim*... ç__ç
Mi son dimenticato di segnalare il trashissimo "Pinata - L'isola del terrore" (''Demon Island'') del 2002 in cui vi è nientemeno... che una pentolaccia assassina con fattezze da feticcio Zuni XD
EliminaMa ti sei dimenticato anche di ri-firmarti!! Dai, che voglio sapere chi lascia questi commenti così esaustivi!
EliminaPreferisco restare anonimo... noi anonimi siamo i migliori, perchè portiamo tesori nascosti senza cercar gloria o ricompense; ma solo per poter diffondere e far conoscere perle e tesori che altrimenti rimarrebbero sconosciuti e dimenticati ai più ^^ Come un altro pauio di derivati dell'episodio del feticcio Zuni dagli evocativi titoli di "Black Devil Doll from Hell" (1984) e "Black Devil Doll" (2007).
EliminaE sia, caro anonimo! L'importante è che tu continui a diffonder conoscenza nei commenti!
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