Finalmente è arrivato il mio turno di partecipare alla
Notte Horror - Blog Edition indetta dal solito gruppetto di folli blogger al quale mi pregio di appartenere! Non vedevo l'ora infatti di parlare di uno dei film che più mi aveva colpita in quelle folle notti de paura, ovvero
The Mangler - La macchina infernale (
The Mangler), diretto nel 1995 da
Tobe Hooper e tratto dal racconto
Il compressore di
Stephen King, contenuto nella raccolta
A volte ritornano.
Trama:
alla lavanderia Blue Ribbon succedono orribili e sanguinosi incidenti ogni volta che i dipendenti si avvicinano troppo al mangano. Un detective si mette ad indagare e scopre un terribile segreto...
The Mangler all'epoca mi aveva sconvolta, non ci avevo dormito la notte. Era stato eletto subito (complici la presenza di
Englund e il nome
Stephen King) come uno dei miei horror preferiti e devo avere consumato la cassetta a furia di riguardarlo, tanto che posso tranquillamente citare dialogo per dialogo la prima ventina di minuti. Dopo i quali il film diventa fuffa, sia chiaro, ma da ragazzina non lo capivo mica.
The Mangler parte infatti col botto, annichilisce lo spettatore con fiumi di sangue, vecchie ridotte a stracci (giuro!!), urla come se gli attori non avessero un domani e, su tutto, il terribile
Robert Englund che incombe sui poveri dipendenti come un
ave caroñero sbraitando improperi contro quella "stupida vacca" della Signora Frawley prima di concupire con occhio (uno) voglioso una delle giovani impiegate. E il film potrebbe finire lì. O, meglio, potrebbe andare avanti a pezzi, saltando direttamente agli altri due o tre momenti tremendamente
gore ed evitando tutto il contorno fatto di pippe mentali del protagonista, il solito poliziotto abbattuto dal diludendo di un passato di morte e sfiga, incazzoso come un'ape, ignorante come una capra di Biella e stranamente non alcoolizzato (però è zoppo, gobbo e quando si stupisce un'occhio diventa più grande dell'altro, tipo Popeye). Eh sì, avrete capito che, tolto il povero
Englund che gigioneggia come al solito, coperto da un trucco che lo rende più che orrendo e che sembra stato ripreso, in alcuni dettagli, dritto dal BELLISSSSSSSSIMO
Le notti proibite del Marchese De Sade, il resto del cast va dal livello guitto a quello imbarazzante e questo vale sia per i protagonisti che per le comparse: evidentemente, anche prendere il Jame Gumb de
Il silenzio degli innocenti e schiaffarlo a fare il protagonista non si è rivelata un'idea geniale, col senno di poi.
Ed è buffo che sia proprio
Englund, assieme al
gore, a salvare
The Mangler dalla caterva di insulti che meriterebbe visto che, di fatto, tutto il plot del patto col Diavolo e la saggia massima "non fidarti della gente a cui manca un pezzo di corpo" sono stati aggiunti per rimpolpare un racconto che era interamente basato su sfigatissime coincidenze, dannosa incompetenza... e finiva in modo tale da provocare altro che UNA notte insonne. Almeno un mese. La sceneggiatura, scritta a tre mani dallo stesso
Hooper, Stephen Brooks e Harry Alan Towers (sceneggiatore, tra l'altro, di
Dieci piccoli indiani trinceratosi, chissà perché, dietro lo pseudonimo di
Peter Welbek), è un tentativo noiosissimo e raffazzonato di allungare la broda, con dialoghi imbarazzanti, concetti ripetuti allo sfinimento e personaggi che non sanno, per dirla alla
Guzzanti, né quando stanno andando né quando stanno facendo su questa Tèra. E la finisco qui altrimenti
Zio Tibia mi da tante di quelle cartelle che mi leva dal mondo, facciamoci una bella iniezione di nostalgia e ricordiamoci perché
The Mangler merita comunque un posticino nel mio cuore. Perché pare che
Tobe Hooper abbia abbandonato il film quasi completato lasciandolo in mano a tale
Avant Singh, non accreditato. Perché il doppiatore di
Englund è un porcone ringhiante. Perché fa più paura il vecchio fotografo impiccione del mangano. Perché i due protagonisti si sfondano di cibo come se non avessero un domani (ed effettivamente...). Perché una signora si ritrova una ghiacciaia in un giardino, non sua, e la lascia lì, senza chiedersi perché né trovarle un posto più consono. Perché una ghiacciaia, sempre lei, la esorcizzi a martellate ma un mangano col razzo. Perché, per liberarsi dalla stretta di una stiratrice, è molto più semplice prendere a revolverate l'orlo dell'impermeabile invece di toglierselo di dosso. Perché
Robert Englund riesce a diventare uno dei migliori Robot Transformer di sempre. Perché l'attrice che interpreta Shelly, sul finale, passa dall'essere scialba al semplicemente imbarazzante. Vedere per credere. Ciao, zombetti!!!
Del regista e co-sceneggiatore
Tobe Hooper ho già parlato
qui.
Robert Englund, che interpreta William "Bill" Gartley, lo trovate invece
qua.
Ted Levine (vero nome Frank Theodore Levine) interpreta John Hunton. Americano, indimenticabile Jame Gumb de
Il silenzio degli innocenti, ha partecipato a film come
Heat - La sfida, Flubber - Un professore tra le nuvole, Wild Wild West, Evolution, Fast and Furious, Memorie di una geisha, Le colline hanno gli occhi, Shutter Island e a serie come
Monk. Ha 57 anni e cinque film in uscita.
Riguardandolo per l'occasione ho capito che su
Notte Horror andava in onda la normale versione R-Rated ma ne esiste anche un'altra, la Director's Cut con qualche dettaglietto
gore in più, soprattutto quando il mangano ci da dentro a stirare gente. Esistono anche, ahimé, due seguiti della pellicola,
The Mangler 2 del 2002 (
Lance Henrikssen compare come
guest star ma come il film possa essere definito seguito non si sa visto che il demone diventa un virus del computer...) e
The Mangler Reborn del 2005 (la
guest star stavolta è
Reggie Bannister e il film ha di nuovo il mangano come protagonista), entrambi usciti direttamente sul mercato dell'home video: mi si dice che il Reborn sia meglio del 2 ma, per amore dell'originale, non ho alcuna voglia di recuperarli! Meglio invece guardare
Christine - La macchina infernale... o tutti gli altri film di cui abbiamo parlato e parleremo nella nostra
Notte Horror, dei quali segue l'elenco. ENJOY!
GIA' PUBBLICATI:
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Non c'è paragone
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