mercoledì 26 luglio 2017

Red State (2011)

A giugno la Midnight Factory ha fatto arrivare anche sul mercato home video italiano Red State, film diretto e sceneggiato nel lontano 2011 dal regista Kevin Smith.


Trama: tre ragazzi rispondono ad un annuncio di sesso on line e finiscono nelle grinfie del folle predicatore Abin Cooper, deciso a punirli per i loro peccati...



Erano anni che sentivo parlare molto bene dell'incursione nell'horror "serio" di Kevin Smith, regista ormai notoriamente bollito a furia di farsi gran cannoni/tirare rigoni (semicit.), e nonostante abbia aspettato sei anni per vederlo le mie aspettative erano a mille. D'altronde, Smith e la religione si sono sempre presi molto bene, come dimostrato dal pregevole Dogma, simpatica satira all'acqua di rose non capita dal 90% della popolazione credente e per questo ingiustamente osteggiata, quindi la presenza di un predicatore cattolico radicale, chiaramente ispirato a figure come Fred Phelps, mi faceva se non altro pensare a qualcosa di molto gustoso. Invece ammetto che, nonostante il claim Tarantiniano presente sulla copertina del bluray (pare che Quentin in persona lo abbia inserito tra pellicole più belle del 2011), Red State mi ha lasciata abbastanza fredda e mi è sembrato un lavoro riuscito a metà, rabberciato alla bell'e meglio da un regista e sceneggiatore che non sapeva bene dove andare a parare. L'inizio, per esempio, è quello tipico di un horror: tre ragazzi rispondono ad un annuncio on line sperando di trovarsi per le mani il primo foursome della loro vita e finiscono invece incaprettati, prede di una comune religiosa popolata da folli e guidata da un pazzo convinto che Dio odi tutti i peccatori e deciso quindi a punirli nel modo più violento possibile. Data questa premessa, avrei scommesso tutti i miei averi su una svolta improntata sul torture porn, invece a un certo punto subentrano i federali e il film si trasforma in un assedio dove nessun personaggio, nemmeno quelli che dovrebbero essere i "buoni", riescono ad accattivarsi le simpatie dello spettatore, rivelando la loro fondamentale natura violenta e crudele, tipicamente "umana" a sentire le parole finali di Joseph Keenan. Considerato che amo essere sorpresa, questo cambiamento di registro mi è anche sembrato un tocco di classe, il problema è che Smith non è propriamente in grado di girare film capaci di mantenere il necessario ritmo di un thriller, di un horror o di un action perché, di fondo, ciccio Kevin è un gran sbrodolone.


Definisco Kevin Smith "sbrodolone" perché è uno che, come il già citato Tarantino, ama un sacco il suono della sua voce e delle sue idee e conseguentemente adora infarcire i suoi film di dialoghi "oziosi". La cosa funziona bene in film come Clerks, In cerca di Amy, Generazione X, persino Dogma, ma in una pellicola come Red State bisognerebbe avere anche la capacità tarantiniana di scioccare il pubblico e tenerlo in scacco con splendide immagini di violenza non con la stasi di un povero John Goodman costretto a parlamentare e stare al telefono per delle ore o, ancor peggio, con l'utilizzo della camera a mano vomitilla. Michael Parks, unica vera punta di diamante del film nonché unico pregio indiscutibile, incanta con la sua voce, riempie d'orrore con le sue tirate di fuoco e sangue contro gli omosessuali, mette i brividi con la sua aria da bravo papà amato da una grande famiglia (di matti, ma comunque matti normali, capaci di condurre una vita persino noiosa, almeno finché non scelgono di imbracciare le armi per difendere il loro Credo distorto) ma la cosa finisce lì, persa in un mare di false partenze e tentennamenti che toccano l'apice nel finale loffissimo. Ecco, quel finale è una cosa che non perdono al grasso orgoglio di Smith perché capisco la mancanza di budget e la sboroneria ma bastava tenere ancora un po' il film in cantiere, ricorrere ad quello stesso crowdfunding che ha partorito un aborto come Tusk, e sarebbe uscita fuori un'Apocalisse capace di lasciare a bocca aperta qualsiasi spettatore, Bolluomo in primis che ci aveva quasi creduto. E invece, ennesima tirata di un John Goodman bravissimo ma costretto nei panni di un personaggio pavido, che non sa neppure lui che pesci prendere, ridotto a raccontare una storiaccia "moralista" degna del peggior Silent Bob e ad un trucco narrativo che a momenti non oserebbero utilizzare neppure in Fear the Walking Dead. Insomma, meglio di Tusk o Yoga Hosers (e ci mancherebbe altro...) ma comunque non benissimo, un triste presagio di quello che sarebbe diventato Kevin Smith nel giro di cinque o sei anni. O forse, una conferma di quello che è sempre stato ma eravamo troppo ciechi per vedere.


Del regista e sceneggiatore Kevin Smith, al quale appartiene anche la voce del carcerato che insulta Cooper sul finale, ho già parlato QUI. Kyle Gallner (Jarod), Stephen Root (Sceriffo Wynan), Kerry Bishé (Cheyenne), Melissa Leo (Sara), James Parks (Mordechai), Michael Parks (Abin Cooper), Jennifer Schwalbach Smith (Esther), John Goodman (Joseph Keenan) e Kevin Pollack (ASAC Brooks) li trovate invece ai rispettivi link.

Ralph Garman interpreta Caleb. Americano, ha partecipato a film come Ted, Un milione di modi per morire nel west, Tusk, Ted 2, Lavalantula, Yoga Hosers e a serie quali Streghe, NYPD, Dr. House e Bones; come doppiatore ha lavorato per le serie American Dad!, I Griffin, Celebrity Deathmatch, The Cleveland Show, Robot Chicken e per Lego Batman - Il film. Anche sceneggiatore e produttore, ha 53 anni e un film in uscita.


Patrick Fischler interpreta l'agente Hammond. Americano, ha partecipato a film come L'uomo ombra, Twister, Mulholland Drive, Ghost World, Ave Cesare! e a serie quali Jarod il camaleonte, NYPD, Nash Bridges, Streghe, Angel, CSI - Scena del crimine, ER Medici in prima linea, Tutto in famiglia, Monk, CSI: NY, CSI: Miami, La vita secondo Jim, Bones, Cold Case, Lost, Weeds, Criminal Minds, Grey's Anatomy, C'era una volta e Twin Peaks. Anche sceneggiatore e produttore, ha 48 anni e due film in uscita.


L'edizione Blu-Ray della Midnight Factory purtroppo non presenta extra degni di nota (solo il trailer, mentre nell'edizione inglese ci sono dietro le quinte, podcast, scene eliminate, commento del regista ecc.) benché sia corredata dall'ottimo libretto esplicativo curato dalla redazione di Nocturno Cinema. Michael Angarano, che interpreta Travis (uno dei tre protagonisti) era Elliot, il figlio di Jack, nella serie Will & Grace mentre Marc Blucas, riconoscibile sotto l'elmetto del cecchino che si impietosisce davanti a Cheyenne, era Riley nella serie Buffy l'ammazzavampiri. Per il ruolo di Joseph Keenan Smith aveva pensato sia a Samuel L. Jackson che ad Alan Rickman ma quest'ultimo ha dovuto rinunciare perché impegnato nelle riprese di Harry Potter e i doni della morte. Nello script la scena dell'Apocalisse era presente ma Kevin Smith ha dovuto eliminarla per problemi di budget: dopo il confronto tra Cooper e Keenan, che nel film continua col racconto di quest'ultimo, teste e cuori di tutti i presenti, fedeli e poliziotti, avrebbero dovuto esplodere lasciando in vita solo Keenan, testimone della venuta di un angelo gigante (che avrebbe impalato Cooper con una spada fiammeggiante) e dei quattro cavalieri dell'Apocalisse. Detto questo, se Red State vi fosse piaciuto recuperate The Sacrament, The Wicker Man e The Conspiracy. ENJOY!

10 commenti:

  1. Certamente vedrò, comunque a proposito di Midnight Factory, quest'anno su Rai4 ciclo abbastanza anonimo, tutti film già visti, l'unico che manca è Devil’s Pass – Il passo del Diavolo di Renny Harlin (il 31 luglio), l'hai visto? sai qualcosa? ;)

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    1. L'ho già visto e recensito, purtroppo merita davvero poco. Meglio aspettare che passino in TV XX - Donne da morire, quello davvero bellissimo e sempre distribuito dalla Midnight!

      Qui comunque trovi il link alla recensione: http://bollalmanacco.blogspot.it/2017/05/il-passo-del-diavolo-2013.html

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  2. Spero che finisca presto la fase horror di Kevin Smith....

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    1. A quanto pare sta girando Killroy Was Here, altro thriller/horror, quindi...

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  3. Penso che lo recupererò comunque, se non altro perché c'è Goodman e perché sono un fan della prima ora di Kevin Smith ( bravissimo anche come fumettista ).
    Ma la cinema era uscito? A me questo film era totalmente sconosciuto.

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    1. No. A quanto pare era uscito già straight-to-video in America e qui ha aspettato sei anni per arrivare in home video.
      Eh, anche io un tempo ero fan scatenata di Smith, invece ora mi viene paura tutte le volte che annunciano un suo film...

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  4. Ricordo che a me piacque molto.
    Certo, poi il mitico Kevin si è un pò bollito. ;)

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  5. Buonissimo film horror nella prima parte (pur con tutti i limiti di Smith da regista), confuso film d'assedio nella seconda. Il giudizio, anche se la mia storica simpatia per Smith mi fa pendere dalla sua parte, non può che essere diviso...

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    1. Anche io un tempo volevo benissimo a Smith. Molto più che bene. Ora... mah. Non so.

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