domenica 2 luglio 2017

Bedevil - Non installarla (2016)

L'estate è tornata, canta un garrulo Titty Ferro in radio, e con essa anche gli horrorucoli distribuiti nei cinema italiani, chissà perché. Uno di essi, uscito proprio questa settimana, è Bedevil - Non installarla (Bedeviled), diretto e sceneggiato dai fratelli Abel e Burlee Vang.


Trama: dopo la morte di una loro amica, un gruppo di studenti liceali si trova sul cellulare l'invito ad accedere ad una misteriosa app, inviato proprio dalla ragazza defunta. Bedeviled, questo il nome della app, comincia così ad insinuarsi nelle loro vite...



Dopo i cellulari, Facebook e la rete in generale, dovevano venire demonizzate in chiave horror anche le app, era solo questione di tempo. Bedevil - Non installarla, è un film che, come tutti i suoi cugini, prende di mira le brutte abitudini dei giovinastri d'oggi, ritratti come un branco di imbelli (chi più chi meno) che passano il tempo a smanettare con gli smartphone invece di socializzare normalmente come facevano gli esponenti della generazione precedente. Si limitasse solo a fare quello, Bedevil sarebbe anche un film simpatico, per quanto pesante come un preside che ti riprende perché stai correndo in corridoio: la veglia funebre dove tutti hanno il viso sepolto nello smartphone, la ragazzina che fulmina con lo sguardo la madre perché le chiede di "mettere via il telefono" in uno dei pochi momenti di dialogo (n.d.B., i genitori dei protagonisti non si vedono praticamente MAI. 'sti sgallettati vivono in ville hollywoodiane completamente vuote, dal mattino presto a notte fonda. Che cavolo di lavoro fanno mamma e papà??), il tizio di colore che vuole fare soldi grazie alle app, serate passate a riprendersi vicendevolmente con la videocamera del telefonino e battute come "I'll teach you the difference between a duckface and an asshole!!" sono tristi testimonianze di una civiltà che sta letteralmente scomparendo in un mare di minchiate tecnologiche e del progressivo suicidarsi dei neuroni mano a mano che l'età anagrafica diminuisce. E' anche normale quindi che i protagonisti siano cinque oloturie della peggior specie, gente che non comprende che se il pericolo viene dallo smartphone dovrebbero ragionevolmente stare tutti assieme e non isolarsi contattandosi tramite videochiamata o whatsapp, fa parte della presa in giro generazionale e lo accetto. Il problema è che Bedevil è un horror, non un grosso esperimento sociale riportato su video e un film simile, porca miseria, deve avere come obiettivo primario quello di far paura, POI quello di far riflettere, magari senza ricorrere a così tanto moralismo d'accatto.


Abbiamo così l'aspetto horror della vicenda, ovvero quello in cui la app Bedeviled rende reali le paure degli utenti e li uccide di crepacuore come faceva la buona Samara in The Ring. Ora, premesso che le paure dei cinque protagonisti sono una più scema dell'altra, vorrei soffermarmi sull'utilità di una app come Bedeviled: in pratica, al netto degli aspetti sovrannaturali che sono quanto di più raffazzonato sia mai stato trasposto sullo schermo (il demone a cui serve l'interfaccia di uno smartphone per palesarsi nella nostra realtà e quindi può attaccare UNA sola persona per volta, scoperto e diffuso da un nerd praticamente per sbaglio...) quando uno accende lo smartphone Bedeviled lo saluta, gli chiede come sta, a seconda dell'umore gli mostra video/foto carine e fa anche da navigatore, l'unica funzione utile della app a mio avviso. Ma che bisogno c'è di una app simile, spiegatelo a me che ho 36 anni e sono ignorante come una bestia! Che mi frega di venire salutata dallo smartphone appena mi sveglio, ma che tristezza! In più le cinque "eccellenze" ci parlano con questa app, le raccontano i fatti loro (ma non ti viene il dubbio che non sia un'applicazione normale?) e non ce n'è UNO che, una volta capito che Bedeviled fa come gli pare e potrebbe essere anche un virus, smetta di usare lo smartphone onde proteggere i propri dati sensibili. Niente, torno sempre a parlare della sceneggiatura cretina quando volevo parlare dell'aspetto horror. Il fatto è che, tra gente che muore fuori schermo, esseri con lo stesso sguardo stralunato del giudice Doom in Chi ha incastrato Roger Rabbit?, clown talmente male imbelinati che non fanno paura neppure a me (e ce ne vuole), versioni ciccione di Samara, nonne contorsioniste e demoni col papillon rosso c'è davvero poco di cui aver paura, se non vogliamo pensare al rischio che i Vang tornino a fare horror o Saxon Sharbino a recitare. Ormai sono più di dieci anni che guardo film in lingua originale e MAI mi era capitato di avere davanti un'attrice protagonista talmente cagna da non farmi capire una parola di quello che dice, complimenti! Siccome mi sto annoiando persino a scrivere il post, probabilmente una delle mie peggiori stroncature, concludo consigliandovi di NON assecondare i distributori italiani e non spendere neppure un euro per questa vile porcata: ho capito che è estate e al cinema ci va poca gente ma c'è un'infinità di horror migliori di questo che ancora aspettano di raggiungere i lidi italici. Vi basta solo spulciare i blog dove se ne parla!

Abel Vang e Burlee Vang sono i registi e sceneggiatori del film, entrambi americani di origine Hmong. Il regista di solito è Abel, che ha 33 anni, mentre Burlee, 35 anni, è alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. Entrambi sono anche produttori e stuntman.


Saxon Sharbino, che interpreta Alice, aveva già partecipato ai remake di Poltergeist e I Spit on Your Grave, mentre Brandon Soo Hoo, ovvero Dan, interpretava Scott Fuller nella serie Dal tramonto all'alba. Se questo genere di horror vi piace, recuperate Unfriended e Ratter: Ossessione in rete, al momento i migliori esponenti della categoria. ENJOY!

13 commenti:

  1. Già la locandina non invoglia granché.
    Scherzi a parte, io questi film alla fine arrivo a vederli sempre, ma magari in questo caso mi risparmio gli euri e me lo recupero successivamente. :-P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, puoi recuperarlo già adesso ('nuff said) ma non val davvero la pena.

      Elimina
  2. Lo vedrò per amore del trash, ma in streaming.
    Oggi già ho visto The Circle... Al momento, ho il film peggiore dell'anno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma anche no, davvero. Il trash si è andato ad impiccare dopo averlo visto.
      The Circle è un grosso MAH. Diludendo, non ho capito cos'abbiano voluto girare, davvero.

      Elimina
  3. Sembra una zozzeria, me lo salvo volentieri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquillo, credo non si offenderanno nemmeno i realizzatori :P

      Elimina
  4. Lo so già che dovrei perdermelo, e la tua rece conferma quest'impressione.
    Però di fronte a un thrillerino inutile e idiota così, come posso resistere? :)

    RispondiElimina
  5. Volevo dire horrorino, non thrillerino.
    Inutile e idiota invece lo confermo. XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è che tu ti diverta a scrivere il post: io mi sono rotta le scatole anche facendo quello XD

      Elimina
  6. Lo vedrò nonostante chiunque ne parli malissimo. Tanto di voglia di riflettere più del dovuto ne ho meno di zero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi par di aver capito che tu sia già stato abbastanza punito per questa scelta scellerata XD

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...