Scrivo questa recensione con animo deluso. Qualche giorno addietro mi accingevo a guardare Bubba Ho-Tep, film di Don Coscarelli del 2002, colma di aspettative: c’erano Bruce Campbell e una trama decisamente trash, ai limiti del concepibile. Mi aspettavo un’indelebile pietra miliare, qualcosa per cui comprare 300 DVD di ogni versione possibile mai fatta.. e invece Coscarelli mi ha fregata ancora una volta, dopo aver già distrutto i miei sogni (o meglio incubi?) infantili con l’orrendo Phantasm.
Ma parliamo della trama: ai giorni nostri ritroviamo, udite udite, nientemeno che un vecchio e semiparalitico Elvis Presley ospite in una casa di riposo. Assieme a lui conclude i suoi giorni nella squallida struttura anche JFK, a suo dire trasformato in un nero dagli scienziati assoldati dai suoi nemici politici. Questo duo si trova a dover fronteggiare un’improbabile mummia egizia vestita da cowboy che succhia l’anima dei vecchietti… dalle terga. Dal culo, sì. Onestamente, rileggete la trama dall’inizio alla fine. Come può un film simile essere meno che trash ed esilarante?
E invece, Coscarelli riesce a rendere mollo anche questo ben di Dio. Per carità, Bruce Campbell è divino e su questo non ci piove, il suo Elvis è a tratti esilarante e commovente e i duetti con JFK e l’infermiera fanno morire dal ridere. Però un film non può vivere tutto sulle spalle di Bruce, deve avere un suo perché, una sua originalità che possa essere scorta oltre l’apparenza e, soprattutto, una coerenza. Questo film parte come un horror, ma in verità è una triste riflessione sulla vecchiaia e le occasioni perdute filtrata dai pensieri di un Elvis che ha perso ogni gloria, la famiglia, il successo, e che sta morendo come un semplice vecchio malato e preso in giro da quelli che sentono la sua storia. Riesce a ritrovare l’entusiasmo per la vita proprio quando qualcuno minaccia la sua, e quella dei suoi amici, impegnandosi per trovare in vecchiaia quella forza e quell’eroismo che non ha mai avuto in gioventù. Poteva venire magari uno splendore come Ricomincio da capo con Jack Nicholson, ma l’horror che ci azzecca?
Nulla, come già detto. Quella di Bubba Ho-Tep è davvero una figura pietosa, già il trucco è orrendo, sembra la nemesi del fu Marshall Bravestarr, quello dei vecchi cartoni animati e la sua pericolosità è ben limitata se l’unica cosa che fa è quella di cercare di succhiare via l’anima da vecchietti paralitici. Anche lo scarabeo gigante dell’inizio non si può guardare, sembra la versione Muppet di un insetto, con Bruce Campbell che cerca di scrollarlo per farlo sembrare più vivo e reale (per inciso quando si arrampica sul muro le zampette non ne toccano nemmeno la superficie, ci mancava solo che si vedesse il filo…). La sceneggiatura è scritta davvero male, tirata per le lunghe solo grazie ai flashback e alle visioni di Elvis e ad alcuni dialoghi brillanti, ma per il resto si vede che c’è davvero poca sostanza, tant’è che il finale arriva con fin troppa facilità ed è molto deludente.
Certo, ci sono delle scene memorabili, come quella in cui Elvis ragiona sui massimi sistemi (ovvero sul perché il suo gingillo non funziona più), la vecchietta che ruba gli occhiali ad un’altra vecchietta bloccata nel polmone d’acciaio, Bubba Ho-Tep che parla lanciando geroglifici molto “espliciti” in aria o che si diverte a fare i graffiti nei cessi… però è davvero troppo, troppo poco, e solo per fan ultradevoti di Coscarelli o Campbell. Speriamo che My Name is Bruce sia meglio.
Di Don Coscarelli ho già parlato qui.
Bruce Campbell può a buon diritto essere considerato, dopo Robert Englund, come l’icona horror per eccellenza. Nessun fan che si rispetti potrà trovare meno che memorabile la sua performance nei panni di Ash nei film La Casa, La Casa 2 e L’armata delle tenebre, tutti facenti parti della stessa trilogia diretta da Sam Raimi (per il quale ha fatto una comparsata in quasi tutti i film diretti). Tra i suoi film ricordo Within The Woods, il “prequel” della trilogia, Maniac Cop – Poliziotto sadico, Maniac Cop – Il poliziotto maniaco, Darkman, Pronti a morire, Fargo, Fuga da Los Angeles, Dal tramonto all’alba: Texas, sangue e denaro, Spider – Man, Prima ti sposo, poi ti rovino, The Ladykillers, Spider – man 2, Spider – man 3. Per la TV ha lavorato in American Gothic, X – Files, Xena la principessa guerriera, Streghe. Ha 51 anni e due film in uscita.
Ossie Davis interpreta JFK. L’attore è un caratterista veterano, attivo già dal 1950, con una partecipazione in Uomo bianco, tu vivrai! Tra i suoi film ricordo La collina del disonore, Joe Bass l’implacabile, Fa la cosa giusta, Joe contro il vulcano, Jungle Fever, Malcom X, Due irresistibili brontoloni, L’ombra dello scorpione (la versione televisiva del capolavoro dello zio King), Il cliente, Il Dottor Dolittle. E’ morto nel 2005, a 88 anni, per cause naturali.
E ora vi lascio al trailer, che è assi più bello del film. Non fatevi ingannare dalla messe di premi elencati e dalle ottime recensioni. Basta che si parli di Elvis e gli americani impazziscono e cominciano a sproloquiare.... ENJOY!!!!
tesora, che dire.. dopo la recensione-condanna, ecco un altro film che non vedrò sicuramente XD
RispondiEliminail bruce l'ho già rivisto in più di una pellico e non è malvagio.. ma come ben dici, non si può basare un film sulle capacità di un solo attore.. o.ò
P.S. Lo guardi poi Planet Terror? Eh? Eh? Son curioso di vedere che dici di quello XD
Dio, che sciagura.
RispondiEliminaTratto da un romanzo breve del grande Lansdale!!! Lo vedrò comunque, perchè amo Lansdale!
oddio...poteva essere un capolavoro
RispondiElimina@ IlRanocchio: guarderollo, appena finiscono sti 300 telefilm che non riesco a vedere ç__ç
RispondiElimina@ KingofPumpkins: davvero esiste un libro?
E' reperibile in Italia? Mi piacerebbe leggerlo... o__O
Sì, ma al momento è introvabile.
RispondiEliminaLansdale è un genio, trame assurde ed un linguaggio da far impallidire uno scaircatore di porto! :D
Potrei darmi all'e-commerce ^__*
RispondiEliminaOra vado a controllare se è disponibile su Play...
Ma che film hai visto?Recensione assurda e scandalosa.
RispondiElimina"Utente anonimo", recensisco quello che vedo.Sono partita pensando chissà che e purtroppo non ho visto quanto mi aspettavo. Coscarelli non mi ha mai entusiasmato e credo che a Lansdale si debba molto più che questo. Poi ovviamente ognuno è libero di pensarla come vuole, mica pretendo che la gente dia retta a quel che scrivo, questo è un blog fatto solo per mio esclusivo divertimento ^__*
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