Trama: durante una pausa tra una scommessa e l'altra, Lupin si imbatte in una ragazzina che vorrebbe derubare il padre, noto malvivente, del diamante Lacrima della dea. Nello stesso momento, Jigen viene avvicinato da un ex compagno d'armi, mentre Fujiko e Goemon si alleano per rubare lo stesso diamante...
Volete guardare una roba complicata e capire dove è nato lo sfortunato trend che ha portato Lupin a diventare "il ladro che non ruba" mostrato nell'ultima serie? Non vorrei dire una castroneria ma probabilmente il germe maligno che ha fatto sprofondare Lupin nel baratro dell'inutilità potrebbe essere da ricercarsi in questo La lacrima della dea, trionfo di trame mescolate apparentemente ad minchiam nonché mirabile esempio della ferma volontà dei realizzatori di dotare il ladro gentiluomo di altre fonti di sostentamento oltre al furto. Nello special TV in questione, infatti, Lupin si arricchisce principalmente grazie a "regolari" scommesse sui cavalli (per carità, basate su mastruzzi messi in piedi con la malavita, ma stai a spaccare il capello?) e il desiderio di impadronirsi della Lacrima della dea si concretizza giusto durante l'incontro con la piccola ma pettoruta Michelle, solita, banalissima damsel in distress che occupa il 70% della trama con richieste di aiuto alle quali Lupin è costretto a rispondere. La complicanza di cui parlavo sopra nasce invece dal fatto che la "Rapsodia dei sette giorni" prevede personaggi che "fanno cose" spalmate nell'arco di una settimana senza che si comprendano granché i motivi: c'è Lupin che, per l'appunto, scommette, salva e forse alla fine ruberebbe, Goemon che un po' lo affianca, un po' è alleato con Fujiko che, poverella, è l'unica seriamente intenzionata a rubare la Lacrima della dea, Jigen che a rigor di logica dovrebbe crivellare di pallottole il villain pelato invece si fa intortare al punto da firmare un contratto che lo costringe ad uccidere Lupin (?), i tirapiedi del padre di Michelle che di punto in bianco si ritrovano a servirne l'assassino nonché ex dipendente mercenario e un tizio che pare sfigato ma non lo è. Insomma, un casino in cui la Lacrima della Dea diventa il solito MacGuffin del quale alla fine non importa a nessuno, con l'unica costante di uno Zenigata coerente nel suo voler a tutti i costi arrestare Lupin (nonché molto ironico, le sue gag per una volta sono davvero divertenti!).
La presenza di Hajime Kamegaki apre la via anche ad un altro dannatissimo trend, quello visto nei crossover con Detective Conan, ovvero il maledetto vizio di inserire dei personaggi secondari dotati di un character design completamente diverso da quello dei protagonisti, i cui tratti somatici sono davvero ridotti all'osso. Basti pensare alle terrificanti interazioni tra Michelle e Lupin, una bambolotta dagli occhi azzurri talmente particolareggiati da sembrare veri che si rapporta con una scimmia cartoonesca, o tra Jigen e la povera, sfortunatissima Jenny (mi dispiace ma sei bionda e limoni con Jigen il minimo che può succederti è morire sparata o bruciata), per capire la deriva spiacevole presa dall'animazione nipponica. Meglio questo che l'orripilio della quinta stagione di Lupin, dove i personaggi secondari erano dei goblin appena abbozzati, tuttavia è un cozzare di stili che mi infastidisce alquanto. Per il resto c'è davvero poco da segnalare, La lacrima della dea non presenta particolari sequenze degne di essere ricordate, tranne forse quella in cui Jigen perde miracolosamente il cappello, e neppure le musiche meritano una menzione entusiasta; siccome lo special TV è andato in onda diviso in quattro parti sulle reti italiane, aggiungo solo che l'imbarazzante censura nostrana questa volta è riuscita a tagliuzzare ogni prova dell'attrazione di Lupin per l'abbondante seno di Michelle (concretizzata nel tipico atteggiamento "poty-poty" delle mani del ladro, che non arrivano mai neppure a sfiorare la balconata della ragazza) e a rendere conseguentemente inutile ed incomprensibile la gag in cui il protagonista viene spinto a tentare di "palpare" Goemon dopo che il samurai ha mimato con le mani la grandezza del fantomatico diamante. Con questa botta d'incredulità finale concludo, al prossimo special!
Il momento Poty Poty |
Se guardando Lupin III: La lacrima della dea in italiano vi sembra che qualcosa non quadri, è perché lo special TV è il primo in cui Lupin viene doppiato da Stefano Onofri, dopo la morte di Roberto del Giudice. Detto questo, se La lacrima della dea vi fosse piaciuto recuperate tutti i film di cui ho parlato QUI. ENJOY!
Devo averlo visto e rimosso perché non me ne ricordo granché.
RispondiEliminaIl problema è che l'ho visto talmente tanto tempo fa che anche io l'ho rimosso XD
EliminaMi accodo anch'io al pensiero... Davvero nulla di speciale per un "qualcosa" su Lupin.
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