Trama: dopo essersi sposati, Vanya e la bella Nastya vanno in visita dalla famiglia di lui. Lì Nastya si rende conto che nel passato della famiglia dello sposo c'è qualcosa di terribilmente oscuro...
Per la legge dell'equilibrio cosmico, la Midnight Factory questo mese propone una meraviglia come Starry Eyes e una schifezzuola come The Bride, horror russo che sfrutta le mille leggende superstiziose legate ai vecchi dagherrotipi e alle fotografie post-mortem per raccontare una storia dalle premesse interessanti affossata da una scrittura imbarazzante e facilona. L'idea di un rito capace di rendere l'anima immortale attraverso una fotografia, a rischio di invitare nella nostra dimensione anche un demone necessitante periodicamente nuovi corpi, non sarebbe nemmeno male se non fosse che la povera creatura infernale col passare degli anni si è ritrovata ad avere dei lacchè come minimo pirla. Difatti, quando Vanya porta la novella sposa alla famiglia (anche lui, un genio del male conoscendo i coinvolti), i membri di quest'ultima si fregano le mani pregustando un nuovo corpo per la cosiddetta "Madre", senza pensare nemmeno per un istante che dal 1900 ad oggi i tempi sono cambiati ed è raro che una sposa arrivi vergine al matrimonio; le facce sconvolte davanti al fallimento del rito, causato dal fatto che la sposa è "rotta", sono solo la punta dell'iceberg di una storia che fa acqua da tutte le parti, all'interno della quale i personaggi si muovono spinti essenzialmente da quell'idiozia tipica degli horror di serie Z, che spinge la protagonista a infilarsi in pertugi oscuri, aspettare fidanzati scomparsi, bere liquidi ambigui, tentennare nel distruggere il mostro nonostante la soluzione a TUTTI i suoi problemi le sia stata palesata, solo per allungare la broda e prestare il fianco ad un finale "a sorpresa" o, ancor peggio, a un sequel. Peraltro, gli sceneggiatori a un certo punto cominciano a non sapere bene come gestire la "Madre" e, a seconda delle necessità, le conferiscono il potere di saltare da un corpo all'altro a prescindere da verginità e riti, giusto per garantire allo spettatore quei 10 minuti finali di totale delirio a compensare l'ora precedente, fatta di noia a palate e sporadici jump scare.
La pochezza della trama cozza prepotentemente con una realizzazione tecnica che non è neppure poi così male. Per chi, come me, ha una passione per La casa nera, è particolarmente apprezzabile l'idea di dotare la magione della famiglia di Vanya di intercapedini labirintiche dove può nascondersi qualunque cosa e dove i bambini giocano indisturbati nonostante la polvere e le presenze che le abitano, ma in generale tutte le suggestive scenografie e i costumi del film sono assai curati, dalla cupa ed antiquata dimora di "Madre", un trionfo di fotografie spettrali e carta da parati cupa, all'abito da sposa che viene regalato a Nastya. In generale, guardando The Bride si respira fin dall'inizio aria di grandi ambizioni e il desiderio palese di realizzare una ghost story d'atmosfera, ed effettivamente la sequenza di apertura (con una sposa cadavere dagli occhi dipinti la cui testa rifiuta di rimanere dritta) mette abbastanza ansia; purtroppo, il regista lascia spesso spazio ad effettacci spersonalizzanti e debitori di un certo tipo di horror USA moderno a base di computer graphic e mostroni dalla bocca spalancata, così che durante la visione si ha spesso quell'idea di "Tu vuo' fa l'americano ma sei nato in Russia quindi tendi un po' al zamarro" che è tipico dei film di genere russi che mi è capitato di vedere (pochi, a dire il vero, e sarei felice di venire smentita da chi ne sa di più!). Non aiuta un parterre di attori tranquillamente assimilabili alla categoria "cani maledetti", con l'unica eccezione di Viktoriya Agalakova la quale, perlomeno, ha dei tratti del viso particolari (a me ha vagamente ricordato un mix tra Amanda Seyfried e Anya Taylor-Joy) ed è perfetta per il ruolo della sposa nonostante la pochezza del personaggio... e non aiuta nemmeno un doppiaggio italiano tra i più piatti uditi negli ultimi tempi. Sarebbe stato molto bello avere l'audio russo coi sottotitoli ma purtroppo il DVD è stato distribuito senza e anche per questo mi sento di non consigliare la visione o l'acquisto di The Bride. Ribadisco, buttatevi su Starry Eyes!
Svyatoslav Podgaevskiy è il regista e sceneggiatore della pellicola. Russo, ha diretto film come Queen of Spades e Mermaid: The Lake of the Dead. Anche attore, ha 35 anni e un film in uscita.
L'edizione DVD e BluRay della Midnight Factory presenta soltanto la traccia in italiano ed è corredata da un libretto illustrativo curato dalla redazione di Nocturno e da un dietro le quinte come extra. ENJOY!
Ecco, come atmosfera ci potrebbe stare, anche se sono poco avvezzo alle storie est... peccato dunque per come sia andata a finire.
RispondiEliminaNon l'avevo mai sentito nominare, comunque...
Moz-
La midnight si butta in questi esperimenti e la cosa non può che farle onore. Solo, davvero, la prossima volta sarebbe meglio avere anche l'audio originale!
EliminaLo avevo incrociato sottotitolato, ma non so.
RispondiEliminaNel dubbio, mi recupero Starry Eyes. ;)
Starry Eyes credevo lo avessi già visto. Allora recupera quello che è favoloso! :)
EliminaMa Starry Eyes in italiano è uscito?
RispondiEliminaE' uscito proprio in questi giorni con l'etichetta Midnight Factory!
EliminaMi puzza tanto di Sposa cadavere, meglio evitare questa strana emulazione..
RispondiEliminaNo, sono due cose completamente diverse! Qui la sposa è viva, al massimo posseduta, non c'è nessun viaggio nel mondo dei morti, quindi... al massimo, assomiglia il vestito :)
EliminaTra le tante boiate viste durante le ferie questo "The Bride" potrebbe raggiungere addirittura la sufficienza, d'altronte è stato preceduto da "Pacific Rim Uprising" e "Black Panther", quindi sembrava quasi un miracolo vedere qualcosa di quasi decente. Questo horror russo è anche realizzato bene per la prima metà, poi si fanno prendere un po' troppo la mano mandando tutta l'atmosfera a quel paese. Peccato.
RispondiEliminaUprising devo ancora vederlo e credo non lo guarderò mai ma Black Panther mi è piaciuto parecchio, benché lo abbia già dimenticato, come il 90% dei film marvel.
EliminaThe Bride... boh, davvero una poracciata.