venerdì 31 agosto 2018

The Last Sharknado: It's About Time! (2018)

E' finita. Non so come ma è finita, grazie a tutti gli dei. O, almeno, spero. Il regista Anthony C. Ferrante ha sfornato anche quest'anno l'ennesimo capitolo della sua più fortunata creatura, The Last Sharknado: It's About Time! e stavolta pare non ci saranno altri sequel.  Ma perché ora sono così amareggiata quando l'anno scorso non vedevo l'ora di guardare il sesto episodio di Sharknado?


Trama: Fin e soci sono costretti a viaggiare nel tempo per combattere gli sharknado e impedire al terribile fenomeno atmosferico di distruggere il mondo.


L'anno scorso, alla fine del noiosissimo e discutibile quinto episodio, ero rimasta basita innanzi alla visione di Dolph Lundgren che, in guisa di figlio di Fin, invitava il padre ad imbarcarsi in un viaggio nel passato onde distruggere lo sharknado fonte di tutti i mali. Galvanizzata da tanta sfacciata ambizione tamarra, ho atteso col fiato sospeso The Last Sharknado: It's About Time!, confidando in un tripudio di trash e spacconate assortite ma dopo cinque minuti avevo già capito che Lundgren aveva mostrato a tutti il dito medio e abbandonato il progetto, lasciando il ruolo di Gil a comparse e signori nessuno e Ferrante e soci in preda alla deboscia più nera. A prescindere dalla sua infima qualità tecnica, che ormai è persino incapace di fare ridere, The Last Sharknado: It's About Time! è proprio noioso, ripetitivo, permeato da un autocompiacimento nostalgico che annulla persino le poche trovate buone e ammoscia quello che avrebbe dovuto essere l'obiettivo principale dell'ultimo episodio: sfogarsi, buttare tutto in ancor più caciara, rimanere negli annali come il trionfo dell'ignoranza, una roba da parlarne per anni. E invece. E invece abbiamo sempre lo stesso pattern di sceneggiatura: Fin e soci (i quali cambiano di volta in volta, per venire incontro a quei pochi attori che ancora credevano nel progetto o avevano bisogno di soldi contanti) saltano in un warp spaziotemporale, combattono lo sharknado di turno, cercano un mezzo abbastanza veloce da ricreare un altro passaggio per saltare nell'epoca successiva, ricominciano tutto da capo. Alla terza volta, il pattern diventa una palla cosmica. E voi direte, è come gli altri anni, cosa cambia? Sì, è vero, ma per l'ultimo capitolo speravo almeno in un colpo di coda, invece mi sono rimasti solo gli imbarazzanti siparietti di gente costretta a citare film della madonna (The Rocky Horror Show, Ritorno al futuro, La storia fantastica, di nuovo Guerre Stellari per la miseria...) o a darsi di gomito ammiccando (un'orripilante Tori Spelling che, vedendo Ian Ziering, gli chiede "Ma noi non andavamo al liceo assieme?") mentre passa dalla preistoria al medioevo inglese, dalla guerra d'indipendenza americana al Far West, dagli anni '60 ad un lontanissimo futuro, talmente apocalittico che penso nessuna distopia potrebbe reggere il confronto (SPOILER cloni di Tara Reid ovunque, che orrore!!!).


A parte la trama, se di trama si può parlare ché a un certo punto coi paradossi temporali gli sceneggiatori fanno un casino che scànsati, quello che mi offende è che, al SESTO episodio, non si sia riusciti a tirare su un minimo di effetto speciale decente. Secondo me qui non si può più parlare di budget scarso ma di incompetenza e di mancanza di rispetto per lo spettatore, della serie "tanto se li sono visti tutti così, cazzucene".  E non parlo solo dei dinosauri appiccicati sullo schermo in modo da non combaciare con gli attori costretti a interagire con loro, nemmeno degli squali che in sei anni non sono riusciti a rimanere di dimensione standard manco una volta, quanto proprio della poraccitudine dell'insieme, dei "props", chiamiamoli così: basterebbero anche solo l'enorme mazza da baseball brandita da Judah Friedlander, la corona posticcia posata in testa a Tara Reid e, in generale, tutti i "costumi" per far urlare allo scandalo, ché in una recita parrocchiale persino questi dettagli sarebbero più curati di quanto viene mostrato in The Last Sharknado. E vi dirò anche che, salvo alcuni attori che se la godono da morire come la favolosa drag queen Alaska Thunderfuck, vera punta di diamante del film con una Morgana esilarante, risulta palese come Ziering e soci si siano stufati e recitino col pilota automatico oppure caricando all'inverosimile la loro interpretazione, come il belinone che interpreta Billy the Kid, un guitto pescato nei peggiori bar di Caracas, probabilmente. Ovvio, Ziering e soprattutto la Reid non sono MAI stati due attori, per carità di ogni divinità, ma il vecchio Fin è ormai scoglionato, si vede, l'imbarazzo con cui i suoi comprimari si palleggiano battute da avanspettacolo è evidente e sono quasi certa che l'unica a crederci ancora fortissimamente sia solo Tara Reid, impegnata nel doppio ruolo di testa e moglie ma anche di Biancaneve, Jeeg Robot d'Acciaio, Regina Cersei, gatto di marmo, ecc. ecc. Insomma, il diludendo e non sto nemmeno a sprecare parole sulle guest star a meno di non sottolineare lo shock di vedere le due colonne portanti degli Offspring ridotte a umarell bolsi oppure quello di ritrovarmi davanti Tori Spelling ricoperta di cerone e col fisico sfondato. Prego Dio di non farmi invecchiare a 'sto modo o mi impicco. E credetemi, mi spiace vomitare tanto astio su una cretinata come The Last Sharknado, col quale speravo di congedarmi in goliardica amicizia ma quando è troppo è troppo. Speriamo sia davvero la Fin, stavolta!


Del regista Anthony C. Ferrante, che compare anche come membro della band che suona sulla spiaggia, ho già parlato QUI. Ian Ziering (Fin), Tara Reid (April), Vivica A. Fox (Skye), James Hong (Confucio), Bo Derek (Mary), Gary Busey (Wilford Wexler) e John Heard (George, in un filmato d'archivio) li trovate invece ai rispettivi link.

Judah Friedlander interpreta Bryan, ruolo ripreso da Sharknado 2: A volte ripiovono. Americano, ha partecipato a film come Ti presento i miei, Zoolander, ... E alla fine arriva Polly, Starsky & Hutch, Cabin Fever 2 - Il contagio, Star Wars - Il risveglio della forza e a serie come 30 Rock; come doppiatore, ha lavorato in American Dad!. Anche sceneggiatore, regista e produttore, ha 49 anni e un film in uscita.


Leslie Jordan interpreta Benjamin Franklin. Americano, ha partecipato a film come Jason va all'inferno, The Help, Fear, Inc. e a serie come Jarod il camaleonte, Dharma e Greg, Ellen, Più forte ragazzi, Sabrina vita da strega, Nash Bridges, Ally McBeal, Monk, Desperate Housewives, Supernatural, American Horror Story e Will & Grace; come doppiatore, ha lavorato in Mucche alla riscossa e American Dad!. Anche sceneggiatore, ha 63 anni e due film in uscita.


Tori Spelling interpreta Raye. Americana, la ricordo per film come Scream 2 e Scary Movie 2 , inoltre ha partecipato a serie quali Love Boat, Bayside School, Melrose Place, Beverly Hills 90210, Perfetti... ma non troppo, Smallville e 90210; come doppiatrice, ha lavorato in Biker Mice da Marte, American Dad!, I Griffin - La storia segreta di Stewie Griffin e I Griffin. Anche produttrice, sceneggiatrice e regista, ha 45 anni.


Tra le guest star presenti nel film segnalo la già citata drag queen Alaska Thunderfuck nei panni di Morgana, l'astrofisico Neil deGrasse Tyson in quelli di Merlino, la Troi di Star Trek, Marina Sirtis, come Winter, gli invecchiatissimi (gesù, che shock!) Dexter Holland e Noodles degli Offspring nei panni di due membri della marina britannica, il comico Darrell Hammond (George Washington), il cantante dei Twisted Sisters Dee Snider (lo sceriffo), Chris Owen (lo Sherman di American Pie, qui nei panni di Gil trentenne), Christopher Knight (nonno Clarke), Bernie Kopell (in quanto ex-membro del cast di Love Boat gli tocca la parte del capitano del battello), LaToya Jackson (Cleopatra), Kato Kaelin (era l'amichetto di O.J. Simpson, qui interpreta il Re vichingo) e l'immancabile Al Roker nei panni di se stesso; dai vecchi Sharknado tornano inoltre Charles Hitting, ovvero Matt il figlio maggiore di Fin, Ryan Newman (la figlia Claudia), i due malviventi che aprivano il primo Sharknado, Mark McGrath (Martin) e Masiela Lusha (Gemini). Troppa gente, porca miseria! Per finire, se volete conoscere tutti i passaggi della saga che ha rovinato l'estate ai cinefili e rallegrato, almeno per un po', quella dei trashofili, recuperate Sharknado, Sharknado 2: A volte ripiovono, Sharknado 3: Attacco alla casa bianca, Sharknado 4 e Sharknado 5: Global Swarming. ENJOY!

8 commenti:

  1. Praticamente è il Superfantozzi versione film trash con i mostri! Già la presenza di Spelling e Reid è un disincentivo alla visione. Poi le citazioni 'forzate', la battuta su Beverly Hills...insomma, date una medaglia a questa ragazza! Le hanno rubato 90 minuti della sua vita!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma magari me li avessero rubati, sarei giustificata. Invece glieli ho proprio regalati io, volutamente XDXD

      Elimina
  2. Me lo vedrò la fine della settimana prossima con amici, che da solo non penso riuscirei a divertirmi guardandolo. Spero di non rimanerne deluso quanto te. E il quinto sì, aveva abbastanza annoiato pure me, memore soprattutto di quanto mi era piaciuto il quarto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, il sesto è noioso quanto il quinto, forse anche di più. Che tristezza T__T

      Elimina
  3. Io questa impressione l'avevo già avuta col terzo episodio e lì ho abbandonato questa saga partita bene (insomma, almeno da un punto di vista trash). A quanto pare posso anche non recuperare il "gran" finale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, rischieresti il diludendo sommo. La vita è troppo breve per sprecarla in sharknados!

      Elimina
  4. Non ho letto, comunque dopo il quinto l'hype è abbastanza elevato, spero solo non sia come il quinto, bello ma abbastanza deludente rispetto al quarto ;)

    RispondiElimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...