Ringraziamo Lucia per le Pillole horror che di tanto in tanto raccoglie sul suo blog e che portano a scoprire film interessanti come Head Count, diretto e co-sceneggiato nel 2018 dalla regista Elle Callahan.
Trama: per lo Spring Break uno studente universitario va a trovare il fratello a Joshua Tree ma, dopo poco tempo passato assieme, preferisce unirsi a un gruppo di ragazzi in vacanza. In presenza del gruppetto, però, cominciano ad accadere cose strane...
Temo che toccherà anche a me scrivere non un post ma una pillola, perché Head Count va goduto dall'inizio alla fine senza avere il minimo sentore di dove andrà a parare la storia. Opera prima assai breve, scelta azzeccata in quanto ciò che viene narrato deve necessariamente approfittare della rapidità dell'esecuzione, pena ricamare troppo sulla situazione annoiando così lo spettatore, Head Count è un horror che rifugge dal jump scare in ogni modo possibile e che sfrutta il terrore di ciò che conosciamo, la tranquillità che ci porta ad abbassare la guardia nelle situazioni di divertimento, persino la nostra scarsa attenzione. E' un horror che impedisce allo spettatore di sentirsi completamente al sicuro e lo mantiene in uno stato di tensione perenne, dapprima sfruttando piccoli dettagli dissonanti, facilmente dimenticabili lì per lì, poi sbattendo in faccia la realtà delle cose con una furbizia tale da lasciare a bocca aperta; nel breve trafiletto dedicato al film, Lucia indica una sequenza in particolare, quella in cui i protagonisti giocano al classico Never Have I Ever, come una di quelle in grado di rimanere maggiormente impresse e non le do torto. Quella scena in particolare funziona come uno schiaffo sul volto, è qualcosa che fa esclamare "ma porca tro*a!" e che alza a mille l'asticella dell'ansia. Vero è che, dopo la sequenza in questione, Head Count si "siede" un po' su stilemi horror già sfruttati altrove e che, in altri film meno curati, risulterebbero anche paraculi, ma rimane comunque la paura di non sapere di preciso da che parte arriverà la minaccia e la curiosità di sapere come andrà a finire. A mio avviso, se il film fosse durato un po' di più, magari approfondendo il rapporto tra i due fratelli, sarebbe potuta uscire fuori una delle opere horror più kinghiane viste di recente ma anche così Head Count si è rivelato un'ottima sorpresa. Recuperatelo se potete e mandate al diavolo chiunque vi spoileri anche una minima parte della trama.
Elle Callahan è la regista e co-sceneggiatrice del film. Americana, è al suo primo lungometraggio ma ha lavorato parecchio come tecnico del suono e degli effetti speciali, inoltre è anche produttrice. Ha un film in uscita.
Mi metto in cerca!
RispondiEliminaBravissimo :)
EliminaOttimo post!
RispondiEliminaCiao sono Chantal, che blog interessante!
Anche io un pò di tempo fa avevo un blog poi per vari motivi l'ho dovuto chiudere, ma ora voglio rimettermi in gioco e ho aperto un nuovo blog. Ancora non c'è molto. Io ti seguo con molto piacere! Se ti va passa a trovarmi ne sarei davvero contenta.
Ti aspetto, un abbraccio Chantal!
www.chan-fol.blogspot.com
Grazie mille :)
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