Lo scorso weekend sono riuscita a guardarmi un paio di film al Monsters Taranto Horror Film Festival, uno dei tanti eventi online che per fortuna rallegra la nostra pandemia cinefila anche se, purtroppo, io che tempo non ne ho nemmeno nel fine settimana riesco a sfruttare poco. Il primo horror visto è stato The Returned (Los que vuelven), diretto e co-sceneggiato nel 2019 dalla regista Laura Casabe.
Trama: Julia, che vive ai margini della foresta pluviale all'interno dei possedimenti del marito, chiede alla serva Kerana di riportare in vita il figlio nato morto. Il ritorno del bambino porta con sé qualcosa di più oscuro...
La regista Laura Casabe ci prende per mano e ci accompagna, attraverso riprese assai suggestive, all'interno di una foresta pluviale allo stesso tempo opprimente e oscura ma anche salvifica, una presenza "altra" rispetto alla piccola realtà di una casa coloniale colma di dolore e di una chiesa sostanzialmente inutile come il prete che la abita; lo stile quasi naturalistico di buona parte delle sequenze si mescola a scene più oniriche, dove sono gli stessi limiti temporali ad annullarsi, soprattutto quando la storia si riavvolge e noi veniamo a scoprire ciò che si nasconde dietro gli sguardi dei protagonisti, depositari di segreti che si rivelano a poco a poco. In tutto questo, il ritmo di The Returned è sicuramente molto lento e i suoi zombi fanno più pena che paura, tuttavia in alcuni punti la violenza esplode incontrollata e decisamente splatter, inoltre a un certo punto sembra quasi di guardare uno di quegli horror anni '80 alla Fulci, dove i morti viventi più che uccidere portano alla morte con la loro sola presenza, attraverso sguardi dalle ombre e un senso palpabile di angoscia che taglia ogni via di fuga. C'è da dire che, purtroppo, The Returned viene ammazzato non solo dal ritmo spesso lento, ma soprattutto da attori non particolarmente ispirati, il che è un peccato, perché questa interessante visione di zombie vendicativo poteva dare molte più gioie.
Laura Casabe è la regista e co-sceneggiatrice della pellicola. Argentina, ha diretto film come Benavidez's Case. Anche, ha 38 anni.
Scusa, ma la trama sembra presa parapara da "Golem" di Netflixiana memoria...
RispondiEliminaPurtroppo è un film che non conosco. Adesso mi hai messo curiosità.
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