domenica 28 marzo 2021

Amulet (2020)

Il secondo (e ahimé ultimo) film visto al Monsters Taranto Horror Film Fest è stato Amulet, diretto e sceneggiato nel 2020 dalla regista Romola Garai.


Trama: un ex soldato dell'est, che vive come un clochard in Inghilterra, viene invitato da una suora a stanziarsi a casa di Magda e della madre inferma, in cambio di piccoli lavoretti di manutenzione. La casa tuttavia nasconde qualcosa...


Di Amulet avevo sentito parlare benissimo da Lucia, poi per mille motivi mi ero dimenticata della sua esistenza e sono stata molto contenta di vederlo in programmazione al festival e di poter cogliere l'occasione di guardarlo. Una vera fortuna, perché Amulet è davvero un film splendido, che regala continue sorprese e spiazza in più di un occasione, un film di cui bisognerebbe non sapere nulla prima di guardarlo, o comunque il minimo indispensabile. La storia, in apparenza, sarebbe persino banale, tipica di una marea di horror "gotici" più o meno recenti. Tomas è reduce di una qualche non meglio precisata guerra nell'Europa dell'Est ed è fuggito in Inghilterra, dove vive di lavoretti saltuari, dormendo per strada. Dopo che un incendio ha distrutto il suo rifugio, Tomas viene avvicinato da una suora che gli propone di diventare il tuttofare all'interno di una casa abitata dalla giovane Magda, costretta ad accudire la madre inferma e a fare una vita da reclusa; inutile dire che, a poco a poco, Tomas si innamora di Magda, dolce, ingenua e vessata da una madre violenta, e si propone di aggiustare non solo una casa cadente e cupa, ma anche di salvare la fanciulla in pericolo per ricominciare magari una vita insieme, sotto la benedizione dall'alto di un Dio provvidenziale che ha mandato una suora in soccorso. In realtà, da un certo punto in poi la sceneggiatura di Amulet prende una piega imprevista e il passato di Tomas, che dorme con i polsi legati e sogna la foresta dov'era costretto a lavorare come guardia di confine, diventa sempre più preponderante per definire un presente che fugge alla comprensione e al controllo del protagonista, forse anche agli spettatori stessi.


Il bello di Amulet è che molto di ciò che il film racconta viene fatto (finalmente e giustamente) intuire attraverso immagini, inquadrature particolari, simboli ricorrenti, piccoli dettagli che rischiano di fuggire all'occhio dello spettatore disattento, il tutto filtrato da un'eleganza incredibile per un'esordiente come Romola Garai, la quale riesce a rendere plausibili e coerenti anche le sequenze più allucinate, soprattutto sul finale. La regista mostra inoltre tutta la sua abilità nel gestire molteplici registri non solo a livello di trama, che si trasforma spesso con una fluidità invidiabile, ma anche e soprattutto a livello di atmosfere; la casa di Magda, per esempio, è al tempo stesso opprimente ed insidiosa, un luogo inospitale e vittima di una corruzione costante, ma anche una realtà concreta, messa a fuoco e compresa in una nicchia di calore umano, laddove invece l'esterno è connotato di sfumature inafferrabili e confuse, come se tutto ciò che circonda Tomas non riuscisse a sedimentarsi in una mente in tumulto e costantemente in fuga dalla realtà. Il finale e il prefinale, poi, sfiorano il capolavoro e lo stesso vale per le belle interpretazioni offerte da tutti i coinvolti (la Staunton compare poco ma è strepitosa!), per non parlare dei momenti di puro gore schifido che rischiano di fare la gioia anche di chi non ama gli horror "ragionati" e lenti. Ci sarebbero altre mille cose da dire su Amulet ma qualunque altra parola rischierebbe di rovinare la sorpresa a chi dovesse ancora vederlo, quindi aggiungo solo una speranza,  che Amulet ottenga presto una distribuzione su qualche piattaforma perché merita di essere visto da più persone possibili.  


Di Imelda Staunton, che interpreta Sorella Claire, ho già parlato QUI.

Romola Garai è la regista e sceneggiatrice della pellicola. Nata a Hong Kong, è al suo primo lungometraggio. Conosciuta principalmente come attrice, è anche produttrice e ha 39 anni.


Carla Juri
interpreta Magda. Svizzera, ha partecipato a film come Brimstone, Blade Runner 2049 e a serie quali A un passo dal cielo. Ha 36 anni e un film in uscita. 



4 commenti:

  1. Risposte
    1. Ma davvero! Però uno di quei deliri meravigliosi <3

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  2. Uno dei film migliori dello scorso anno. Finale superlativo!

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    1. E' in momenti come questi che girano le palle a vedere sempre snobbati gli horror agli Oscar, visto che questo sorpassa a destra molte delle cose viste quest'anno!

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