Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahmioddioaaaahhhh!!!! La recensione sul film Frozen, diretto nel 2010 dal regista Adam Green, potrebbe concludersi qui, perché è ciò che ho urlato per tutta la sua durata, quindi dovrà pur dir qualcosa, no?
Trama: un trio di amici rimane bloccato su una seggiovia di domenica. Peccato che l’impianto riaprirà il venerdì seguente. Che Giuliacci abbia previsto brutto tempo. Che i lupi non siano in letargo. Che i tre siano al 50% idioti e al 50% sfigati, poverini.
Questo, ridotto all’essenziale, è ciò che vedrete in Frozen. Tre tizi bloccati su una seggiovia. Come mi ha fatto notare un ottimo amico “Ma che menata. E’ come Buried. Sempre gli stessi personaggi, sempre nello stesso posto, e cosa potranno mai fare?” Beh beh beh. Innanzitutto io Buried non l’ho visto quindi non posso replicare in modo ottimale, però non è che in questo Frozen non succeda proprio nulla. Guardarlo è come vedere un Alive, o qualsiasi altro thriller che sfocia nel survival horror (che, detto tra noi, sono quelli che mi mettono più ansia): non è questione di avere un rompipalle armato d’ascia che cerca di sfondarti la capoccia o, peggio, affrontare una maledizione o degli zombie. Inconsciamente, sappiamo benissimo che ciò non ci potrà mai accadere (spero). Ma schiantarsi contro una montagna, sopravvivere, essere costretti a cibarsi di carne umana per non morire di fame o, nella fattispecie, rimanere bloccati in mezzo a una bufera su un impianto fermo… beh, qui sta a regista, sceneggiatori e attori farci immedesimare per bene e convincerci che potrebbe succedere anche a noi, tanto da farci domandare come reagiremmo. E, ovviamente, inventare imprevisti plausibili che possano evitare allo spettatore lo sbadiglio compulsivo.
In Frozen, ahimé, ci riescono, e anche bene. E’ vero, l’idea dei lupi è una troiata fine a sé stessa, lo ammetto. Utile quanto si vuole, spaventosa quanto basta, ma un po’ tirata per i capelli. Ciononostante raggiunge lo scopo, ovvero quello di creare una situazione dalla quale è virtualmente impossibile uscire: sotto i lupi e l’altezza vertiginosa, sopra cavi taglienti, in loco l’assideramento e l’inedia. Non aggiungo altro perché già questo rivela un po’ troppo del film, che trova il suo punto di forza proprio in questi elementi e anche sulla verosimiglianza dei personaggi. Certo, forse i dialoghi sono un po’ innaturali a tratti, ma d’altronde è anche vero che confezionare una pellicola che mostrasse solo gente scioccata e ammutolita per il freddo e il terrore avrebbe fatto addormentare gli spettatori. E poi tutto concorre a renderceli più simpatici, e a dispiacersi per quello che accade loro. Un unico appunto: se avete visto una delle puntate natalizie degli Happy Tree Friends, probabilmente ad un certo punto sarete colti da un attacco di risa isteriche, com’è successo a me. Per il resto, guardatelo, gente.
Adam Green è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto un horror parecchio famoso, che purtroppo non sono ancora riuscita a vedere, lo slasher Hatchet (e il suo seguito). Anche attore e produttore, ha 36 anni e un film in uscita.
Emma Bell interpreta Parker. Americana, la ricordo per serie come Law & Order, Ghost Whisperer, Dollhouse, Supernatural e, soprattutto, The Walking Dead, dove interpretava Amy. Ha 25 anni e due film in uscita, tra cui il quinto episodio di Final Destination.
Shawn Ashmore interpreta Joe Lynch. Cercando di ricordare dove avevo già visto la sua faccetta, mi ha colpita l’ironia del fatto che nei tre film dedicati agli X – Men questo attore ha interpretato nientemeno che un giovanissimo Bobby Drake… alias l’Uomo ghiaccio. Voto 10 alla citazione da brava nerd. Comunque, l’attore ha partecipato anche a serie come Smallville e film come Hatchet II. Americano, anche produttore, ha 28 anni e tre film in uscita.
Kevin Zegers interpreta Dan. Canadese, ha partecipato a film come lo splendido Il seme della follia e L’alba dei morti viventi, a serie come X – Files, Piccoli brividi, Smallville, Dr. House e Gossip Girl e inoltre ha prestato la voce per lo storico Brividi e polvere con Pelleossa. Ha 27 anni e quattro film in uscita.
E ora qualche curiosità. Il personaggio di Parker compare anche in Hatchet II, sempre interpretato da Emma Bell. Se però, cronologicamente parlando, gli eventi narrati in Hatchet avvengono prima o dopo Frozen, non posso ovviamente dirlo, per non rovinare eventuali sorprese. Comunque, se il film vi fosse piaciuto, simili per genere se non per trama sono il già citato Alive – Sopravvissuti, L’urlo dell’odio, Ore 10: Calma piatta e il recente 127 ore. Un po’ più distaccati dalla realtà ma sempre “ansiogeni” sono invece Cube – Il cubo, Cujo e The Hole, oltre a Buried, che però non ho mai visto. Vi lascio ora con il trailer originale del film... ENJOY!!
Beh, credo che il primo alzati e cammina lo devo far io :)
RispondiEliminaGrazie della mega citazione, magari diventa un brand :)
Anche perchè hai praticamente rispettato al millimetro il format, pure nelle categorie
La penso come te su questo film, affatto malvagio, a tratti buonissimo altre un pò a vacca (a parte i lupi c'era qualcos'altro che non mi aveva convinto ma ora non ricordo).
E anche in Hatchet Green mi ha convinto...
La cosa paradossale è che tu ritieni improbabile una situazione alla Alive mentre in qualche modo plausibile questa di Frozen.
Ti dò perfettamente ragione ma il paradosso è che la prima è successa veramente, questa mai :)
Grandissimo! Tra l'altro mi sa che sarai l'unico a salvare i film, altre persone hanno commentato ma sul post ç_ç
EliminaLa situazione di Alive non la ritengo improbabile.... più che altro spero non accada MAI!! XDXD
Odio la montagna, il freddo, la neve. Questo film, che mi ha fatto morire di paura, é probabilmente la rappresentazione del mio incubo peggiore
RispondiEliminaDecisamente sì, sarà stato un trauma da guardare!!
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