venerdì 5 giugno 2015

Il libro della vita (2014)

Non sarà facile tornare alla routine quotidiana dopo quattro giorni di ozio toscano ma ci proverò, cominciando con un post sul delizioso Il libro della vita (The Book of Life), diretto e co-sceneggiato nel 2014 dal regista Jorge R. Gutiérrez.


Trama: Manolo e Joaquin sono innamorati fin da bambini della bella Maria. La loro amichevole sfida attira l'attenzione della Morte e di Xibalba, che scommettono su chi dei due, una volta cresciuto, riuscirà a sposare la ragazza..


Il libro della vita mi aveva attirata fin dal trailer e da quel "piccolo" nome che campeggiava tra i produttori, il buon Guillermo Del Toro che a ottobre/novembre dovrebbe tornare a far parlare di sé anche in Italia. La visione della pellicola si è rivelata tutto quello che avevo sperato e anche di più: la magia del Dia de los Muertos e la narrazione della storia di Manolo, Joaquin e Maria mi ha avvinta dalla prima all'ultima scena, commuovendomi e divertendomi come non succedeva da un po'. Se è vero, infatti, che il triangolo amoroso è prevedibile (Maria è parziale verso Manolo fin da bambina, anche perché il futuro torero è buono ed ingenuo mentre Joaquin è più sbruffoncello ed egoista) e che quindi la risoluzione finale, assieme alla morale di fondo che invita ad essere sé stessi sempre e comunque, è senza dubbio scontata, quello che mi ha affascinata è stato il tentativo di portare su schermo una visione "Messicana" della morte e del culto dei defunti. Il Dia de los Muertos, macabro, allegro e colorato, festeggia i cari estinti e affronta l'angoscia della morte con un afflato di speranza, preferendo gioire nel ricordo di chi non c'è più piuttosto che struggersi nella mancanza e nel dolore; quello che il film suggerisce ai piccoli spettatori è di onorare e celebrare i defunti vivendo appieno l'esistenza piuttosto che sprecare la propria vita a rimpiangere le occasioni perdute. Sotto ad un aldilà ricco di gioia ed allegria, infatti, c'è la landa dei dimenticati, il grigio mondo di coloro che non hanno più nessuno in vita a celebrarne il ricordo e che, a poco a poco, muoiono quindi una seconda volta. L'altro aspetto che ho molto apprezzato de Il libro della vita, almeno per quel che riguarda la trama, è che i personaggi, tranne il terribile Chakal, non sono nettamente divisi in buoni e cattivi (la Morte è buona ma la morte come concetto non è mai vista di buon occhio, già questo è un bel paradosso!), anzi, hanno in sé mille sfumature in grado di renderli umani, vivaci e molto realistici.


Dal punto di vista tecnico, Il libro della vita è un trionfo. Le immagini che riempiono lo schermo sono dettagliatissime e zeppe di colori, in particolare le sequenze ambientate nel regno della Morte sono talmente spettacolari che farebbero tranquillamente invidia ai cartoni animati prodotti da case ben più blasonate della Reel FX ma in generale ogni scena è vivace, ben animata e coloratissima. Il character design dei personaggi è incredibilmente accurato; La Muerte (una fusione della Morte e della Calavera Catrina dell'illustratore messicano Posada) è bellissima, rispetta appieno l'iconografia messicana legata al Dia de Los Muertos e lo stesso vale per tutti i defunti che ne popolano il regno, il cui viso è decorato da delicati e meravigliosi tatuaggi. Il design dei personaggi inoltre cambia in base a quello che stiamo vedendo: se assistiamo alle vicende di Manolo e compagnia, gli esseri umani sono realizzati a mo' di pupazzetti, legnosi e con le giunture in bella vista, questo perché la bella guida Mary Beth utilizza delle statuette di legno per raccontare la storia ai pestiferi pargoletti. Altra bella scoperta è stato il fantasioso utilizzo della colonna sonora. Non avete idea dell'emozione provata nel riconoscere, la prima volta che uno sconfitto Manolo ha messo mano alla chitarra per esprimere i propri sentimenti verso Maria, gli accordi di Creep dei Radiohead, perfettamente calzanti all'atmosfera e al momento; accanto a canzoni scritte per l'occasione, ci sono inoltre altre hit riarrangiate in modo spagnoleggiante ma assolutamente non ridicolo come Do Ya Think I'm Sexy (farina del sacco dei geniali Mariachi, tre dei personaggi migliori della pellicola), Can't Help Falling in Love e, ovviamente, Cielito Lindo, cantata nientemeno che da Plácido Domingo, doppiatore del torero "lirico" Jorge. In poche parole, Il libro della vita ha lanciato il suo incantesimo e io ne sono stata completamente avvinta, quindi non posso fare altro che consigliarvelo senza riserve!


Di Zoe Saldana (voce originale di Maria), Channing Tatum (Joaquin), Ron Perlman (Xibalba), Christina Applegate (Mary Beth), Danny Trejo (Luis) e Cheech Marin (Pancho Rodriguez) ho già parlato ai rispettivi link.

Jorge R. Gutiérrez è il regista e co-sceneggiatore della pellicola, inoltre doppia Carmelo; messicano, al suo primo lungometraggio, è anche animatore, produttore e ha 40 anni.


Diego Luna (vero nome Diego Luna Alexander) è la voce originale di Manolo. Messicano, ha partecipato a film come Y tu mamá también - Anche tua madre, Frida, Il cacciatore delle tenebre, The Terminal, Milk, Contraband ed Elysium, oltre ad aver doppiato un episodio di American Dad!. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 36 anni e cinque film in uscita.


Ice Cube (vero nome O'Shea Jackson) è la voce originale del Fabbricatore di Candele. Famosissimo rapper americano, lo ricordo per film come Anaconda, Three Kings e Fantasmi da Marte. Anche produttore, sceneggiatore, regista e compositore, ha 46 anni e due film in uscita.


Se Il libro della vita vi fosse piaciuto recuperate assolutamente La sposa cadavere! ENJOY!

23 commenti:

  1. Rosiko troppo perchè da noi è durato solo due giorni...
    Delusione immensa quando sono andato il terzo giorno e ho scoperto che era stato rimosso...
    Rosiko di brutto!

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    1. Da me non è nemmeno arrivato e sinceramente l'idea di non averlo potuto vedere su uno schermo grande fa rosicare anche me... ma per fortuna all'estero è già disponibile in DVD/BluRay quindi poco danno :)

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  2. Già sai come la penso su questo film, sono molto contento che sia piaciuto anche a te ;-) Ovviamente concordo anche con le virgole del tuo commento ;-) Cheers!

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    1. Adorabile, finalmente un cartone animato che si distacca un po' dalla banalità imperante!

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  3. Questo lo recupererò col tempo visto che in sala ci è passato giusto per una toccate e fuga e nel cinema più scomodo della città! Ma l'ho segnato visto che ne avete parlato benissimo :)

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    1. Come ho detto, almeno da te è passato! Peccato che abbia avuto così poco successo, merita tanto :(

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  4. Me ne avevano già parlato bene, dovrò vederlo!

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    1. Penso che a te potrebbe piacere... e poi, per una volta che non parlo di horror! :P

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  5. Devo vederlo. Maledetti esami: ho troppo arretrati! :/

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    1. Dai che hai tutta l'estate davanti per i recuperi! :D

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  6. Da me non è arrivato ma l'avevo visto in precedenza con i sottotitoli.
    Spero di poterlo rivedere in italiano.. non mi dispiacerebbe affatto! ;p

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    1. Eh sì, su schermo gigante sarebbe veramente un trionfo... magari in qualche arena estiva!

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  7. Mi hai convinta eh?
    Spero di vederlo prestoooo. *___*

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  8. L'ho visto su Youtube in spagnolo latino (anche se però dovrei rivederlo, dato che era zoomato -_-"), e l'ho trovato molto suggestivo, per certi versi simile alla Sposa Cadavere, anche se in quel film il mondo dei vivi è triste, mentre nel Libro della Vita il Messico è allegro. Se ci fai caso, entrambi i mondi dei morti sono allegri, però, nel Libro della Vita, i morti allegri sono solo quelli che vengono ricordati dai vivi.

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    1. Sì le analogie sono davvero tante però l'idea di un'ambientazione messicana, con tutte le leggende locali e sì, anche gli stereotipi, mi è piaciuta un sacco!

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  9. Sono d'accordo in tutto e per tutto, il rischio di fare un film di animazione con e sulla morte poteva esserci, ma trattato in modo così colorato ed esaltante, non si può che non amarlo!

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    1. Mah effettivamente è quasi più bello essere morti che vivi, almeno da quel che si vede nel film! :)

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  10. Devo assolutamente vederlo. Se c'è il nome di Guillermone allora è d vedere a prescindere.

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  11. Non sono ancora riuscito a vederlo, ma a dir la verità non mi ispirava granchè... Però mi sa che per non dover andare lontanissimo a vederlo mi tocca aspettare l'uscita in home video

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    1. Guardalo perché merita tantissimo! :D Anche su schermo piccolo...

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  12. Non sono ancora riuscito a vederlo, ma a dir la verità non mi ispirava granchè... Però mi sa che per non dover andare lontanissimo a vederlo mi tocca aspettare l'uscita in home video

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