venerdì 2 giugno 2017

The Void (2016)

Salutato da tutti (o quasi) come l'horror dell'anno, potevo forse perdermi The Void, diretto e sceneggiato nel 2016 dai registi Jeremy Gillespie e Steven Kostanski? Assolutamente no!


Trama: un poliziotto porta in ospedale un ragazzo drogato e in stato di shock, solo per ritrovarsi bloccato nella struttura assieme ad infermieri e degenti, assediato da uomini incappucciati fuori e terrificanti mostri ultraterreni dentro...



Probabilmente mi ha salvata il Giappone. E' un modo scemo di cominciare un post, lo ammetto, ma le due settimane passate lontane da blog e internet mi sono servite ad evitare la maggior parte delle lodi sperticate piovute su The Void e ad approcciare la pellicola di Gillespie e Kostanski senza l'hype riservato a, che so, film come Get Out. Essendo priva di aspettative, The Void mi è di conseguenza piaciuto parecchio, pur senza scatenare in me l'amore, e sono riuscita a guardare il film alternando stati di sincero interesse, mal di testa da spiegone, fascinazione per il mondo lovecraftiano che sta alla base dell'intera vicenda e disgusto per il bestiario mostrato dai due registi. Senza scazzi da diludendo né ardori da adolescente horroromane posso quindi offrire il mio pacato e senza dubbio non richiesto parere, cominciando dai pregi di The Void, evitando possibilmente qualsiasi tipo di spoiler. Il primo punto di forza del film è sicuramente l'atmosfera claustrofobica che lo pervade dall'inizio alla fine, rinsaldata nella prima parte dall'assoluta ignoranza dei protagonisti relativamente alla situazione in cui vengono a trovarsi: bloccati in un ospedale andato per metà a fuoco per ragioni sconosciute, i personaggi si ritrovano impossibilitati ad uscire (fuori ci sono assassini incappucciati che da soli basterebbero a dissuadere persino l'uomo più coraggioso del mondo) e impossibilitati a rimanere (dentro ci sono mostri abominevoli che mangiano le persone), ancor peggio l'unico poliziotto presente è ferito, c'è una ragazza in procinto di partorire e in assenza di medici sono rimaste solo le infermiere. Insomma, un bel casino e inquietudine a palate, per non parlare dell'abbondanza di elementi splatter che fin da subito caratterizza la pellicola. A questi punti, è bene sottolineare l'altro pregio di The Void, pellicola che non si perde in lunghe introduzioni e va subito all'osso (alla carne?) della questione, lasciando la risoluzione dei misteri per dopo, vale a dire dopo almeno mezz'ora di carneficina e incubi che paiono usciti dritti dalla penna di Lovecraft e dalla cinepresa del Carpenter de La cosa, in quanto il "disteso" clima di diffidenza in corsia è praticamente lo stesso. Tuttavia, qui cominciano anche i problemi della pellicola, se di problemi si può parlare e se, giustamente, siete persone dal palato fino che dall'horror vorrebbero qualcosina di più... oppure se non siete come la sottoscritta, che dello splatter e dello schifo si stufa dopo cinque minuti.


In pratica succede che, dopo l'inizio ssssspumeggiante! (cit.) di The Void, Gillespie e Kostanski si siedono o, meglio, non osano più di quanto sia necessario, almeno in termini di regia e montaggio. Allo spettatore viene consentito solo di intuire, tra spizzichi e bocconi, l'orrore ultraterreno che si nasconde nelle viscere dell'ospedale, e il modo in cui è realizzata la pellicola costringe gli occhi ad un tremendo sforzo per sopravvivere a flash, luci stroboscopiche, ombre persistenti che impediscono di cogliere le creature (probabilmente realizzate in maniera artigianale, senza ausilio della CGI, ma chi è riuscito a capirlo?) nella loro interezza. Vero, il "male cosmico" può portare alla follia ma, suvvia, almeno un mostrillo per intero vorrete farmelo vedere o no? L'altro problema di The Void è che, a fronte di una trama tutto sommato semplice e prevedibile (a un certo punto il termine "telefonato" diventa una certezza e il destino di ogni personaggio risulta tristemente chiaro), da metà film in poi i registi si perdono in aulici spiegoni e deliri da villain che rendono la follia strisciante di Lovecraft una sorta di imposizione, un passaggio da questo mondo all'altro che in qualche modo sa di forzato, al punto che l'inquietudine scompare, lasciando semplicemente il posto al disgusto causato da quel poco che viene mostrato. Siamo più nel campo dello Yuzna che del Seme della follia Carpenteriano ma, come ho detto, si tratta di uno Yuzna meno coraggioso e più sfacciato, che alla fine si permette di citare a piene mani Clive Barker e persino il Lucio Fulci de L'aldilà, quasi volesse dare un contentino agli spettatori più esigenti. Ed effettivamente, The Void lascia dietro di sé delle bellissime immagini, una certa diffidenza nell'aggirarsi per casa con le luci spente, la sensazione di aver visto comunque un bell'horror (che mi sento di consigliare spassionatamente a cultori e semplici appassionati e non è detto rimarrà escluso dalla cinquina di fine anno)... ma anche il sospetto che si potesse fare molto, molto di più, soprattutto visto che uno dei registi ha firmato quella genialata cattivissima di W is for Wish, che coraggio ne aveva da vendere. Nel frattempo, la voglia matta che mi ha messo di riguardare tutti i film citati è un risultato senza dubbio positivo!


Di Kenneth Welsh, che interpreta il Dottor Richard Powell, ho già parlato QUI mentre Art Hindle (Mitchell) lo trovate QUA.

Jeremy Gillespie è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola. Canadese, ha diretto film come Father's Day ed è anche compositore, attore e tecnico degli effetti speciali.
Steven Kostanski è il co-regista e co-sceneggiatore della pellicola. Canadese, ha diretto film come Father's Day e il segmento W is for Wish del film The ABCs of Death 2; è anche responsabile di trucco ed effetti speciali, attore, produttore, animatore e stuntman.


Aaron Poole interpreta Daniel Carter. Canadese, ha partecipato a film come The Conspiracy e a serie quali X-Files e Relic Hunter. Anche produttore, ha due film in uscita.


Ellen Wong interpreta Kim. Canadese, ha partecipato a film come Scott Pilgrim vs. the World, The Cirlce a serie quali Son of Zorn. Anche sceneggiatrice e produttrice, ha 32 anni e un film in uscita.


Kenneth Welsh e Kathleen Munroe, che interpreta Allison, avevano partecipato a Survival of the Dead - L'isola dei sopravvissuti come padre e figlia. Detto questo, se The Void vi fosse piaciuto recuperate quel trionfo de Il principe del male e aggiungete il già citato Il seme della follia oltre a La cosa e Hellraiser. ENJOY!

9 commenti:

  1. Affascinanti i tipi incappucciati, brutti e cattivi i mostri. Tutto bello e sanguinoso. Ma onestamente, citazione di Fulci a parte, del film non c'ho capito niente. E quel giorno, forse, non mi andava il senso di frustrazione.

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    1. Io ed il Khal ci associamo al "non c'ho capito niente",ma si sa che noi siamo delle caprazze,quindi non è strano XD

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    2. Mah, comprensibile per me era comprensibile, però come ho detto c'è poca sostanza, un compendio di cliché poco affascinante. Belle immagini però!

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  2. film non del tutto riuscito, dalla trama abbastanza prevedibile, che sgonfia un soggetto e una storia interessantissimi, peccato :(

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    1. Di solito anche con una trama prevedibile se la sai gestire bene l'operazione funziona, qui alla fine hanno voluto un po' sbragare, con scarsi risultati.

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  3. L'horror dell'anno? allora sicuramente vedrò anche se ho molti dubbi ;)

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    1. No, beh, non lasciarti intortare. Horror dell'anno si può dire al momento solo a Raw e Get Out.

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  4. Visto questo fine settimana. Recupero tardivo e mezza delusione. Come sottolinei nella recensione più si va avanti, più il film inizia a prendersi sul serio e inserisce spiegoni a destra e sinistra, passando dal terrore verso l'ignoto alla noia della visione casalinga, che rischia di far cadere la palpebra in più punti se non si ha del caffè a portata di mano. Una curiosità quale lavoro di Yuzna ti ha riportato alla memoria?

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    1. Mi ha fatto venire un po' in mente Society ma l'ho visto così tanto tempo fa che magari mi sono confusa con un altro film!

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