venerdì 14 maggio 2021

L'apparenza delle cose (2021)

Volevo cominciare il recupero dei vari Saw ma purtroppo sul mio Prime il capostipite non c'è (arcano risolto: lo trovo solo cercando da PC, non da smartbox. Vabbé.) quindi ho ripiegato su L'apparenza delle cose (Things Heard and Seen), diretto e sceneggiato dai registi Shari Springer Berman Robert Pulcini a partire dal romanzo omonimo di Elizabeth Brundage.


Trama: i Claire e la loro figlioletta si trasferiscono in una casa in campagna e lì la famiglia comincia a sfasciarsi, vittima di strani fenomeni...


Due ore di film e non mi sono addormentata, è già qualcosa. Questo per dire che L'apparenza delle cose, anche se effettivamente è un po' moscerello a livello di horror tout court e spaventi nonché, senza ombra di dubbio, rallentato nel ritmo da una quantità di episodi evitabilissimi, è comunque un film capace di tenere desta l'attenzione e di invogliare lo spettatore a capire dove andrà a parare questa strana storia di presenze fantasmatiche che, per inciso, potevano anche non esserci. Pensate a un Amityville Horror (citato a piene mani) col freno tirato, dove le presenze compaiono quanto basta per giustificare la definizione di thriller sovrannaturale nonché l'orribile finale sul quale poi tornerò, e avrete un'idea di cosa aspettarvi guardando L'apparenza delle cose. Il quale, in effetti, nella prima parte dà ad intendere che i fantasmi della nuova dimora della famiglia Claire saranno fondamentali per lo sviluppo della trama, non fosse che i protagonisti sono una coppia già destinata allo sfascio e priva di amore fin da subito, due personaggi di cui uno andrebbe messo al rogo (il marito Charlie) e l'altro insignito del premio "Genio!" per il modo in cui decide di agire con imbarazzante mancanza di tempismo, quindi non serviva la mano spiritica per buttarli oltre il ciglio della rupe; certo, l'aldilà diventa fondamentale negli ultimi dieci minuti, ma per il resto potevano anche non scomodarlo. Diciamo che il "bello" del film è capire quanto Charlie sia, per l'appunto, solo apparenza e quanto ci metterà Catherine ad aprire gli occhi e mandarlo a stendere come merita, visto che del mistero che circonda la casa se ne disinteressano persino gli sceneggiatori a un certo punto, e sicuramente sono più inquietanti i vivi dei morti.


Ma come ho detto, bisogna pagare la quota sovrannaturale e tutto quello che è stato trattenuto nel corso del film deflagra in un finale che dovrebbe fare vergognare chiunque abbia mai definito kitsch Al di là dei sogni oltre che privare lo sceneggiatore di Estraneo a bordo del titolo di "peggior inventore di maccosa cinematografici"; nulla può, infatti, il clandestino imbullonato contro l'assioma "il bene vince sempre", incarnato in una cretinissima ed inverosimile vendetta postuma davanti alla quale il bene in questione ci fa proprio una magra figura. Arrivata fin qui, mi rendo conto di non avere scritto cose che possano invogliare alla visione di L'apparenza delle cose, ed è un peccato perché per una serata senza troppe pretese è un film perfetto, quindi potrei inserire qualche elemento positivo spendendo delle belle parole per Amanda Seyfried, sempre elegante e scazzatella (ma fatela esplodere di rabbia di più, non ricordate quella meravigliosa scena in Twin Peaks - Il ritorno?), perfetta per il personaggio di Catherine, oppure parlare della gioia di avere rivisto l'adorata Karen Allen, che purtroppo rischiate di perdervi per strada visto quanto poco è incisivo il personaggio che interpreta; parlando di attori, però, mi tocca anche sottolineare quanto, tirata fuori da Stranger Things, "Nancy Wheeler" sia poco meno di una cagna maledetta, ma forse è anche colpa della fondamentale inutilità e pedanteria della giovane Willis, che serve solo ad anticipare (se ce ne fosse bisogno) quanto è stronzo Charlie. Insomma, vai a sapere perché non mi sono addormentata e mi sono anche divertita a guardare questo film. Recuperatelo con moltissima calma e fatemi sapere se riuscite a capire cosa mi ha preso!


Di Amanda Seyfried (Catherine Claire), Karen Allen (Mare Laughton) e F. Murray Abraham (Floyd DeBeers)  ho già parlato ai rispettivi link. 

Shari Springer Berman e Robert Pulcini sono i registi e co-sceneggiatori della pellicola. Americani, sposati dal 1994, hanno diretto film come American Splendor, Il diario di una tata, Un perfetto gentiluomo, Imogene e 10,000 Saints. Anche produttori e attori, hanno lei 58 e lui 57 anni.


James Norton
interpreta George Claire. Inglese, ha partecipato a film come Turner, Flatliners - Linea mortale, Piccole donne e a serie come Doctor Who e Black Mirror. Anche produttore, ha 36 anni. 


Natalia Dyer
interpreta Willis. Conosciuta come la Nancy di Stranger Things, ha partecipato a film come Velvet Buzzsaw. Ha 26 anni.


Se L'apparenza delle cose vi fosse piaciuto recuperate Amityville Horror, Changeling e Ballata macabra. ENJOY!

Nessun commento:

Posta un commento

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...