Qualche sera fa lo passavano in TV, quindi ho scientemente deciso di guardare Critters Attack - Il ritorno degli extraroditori (Critters Attack), film TV diretto nel 2019 dal regista Bobby Miller.
Trama: in una cittadina di provincia atterrano i critter e, come sempre succede, portano morte e distruzione...
Disclaimer: persino Mirco, che ADORA i film aventi per protagonista qualsiasi tipo di bestia, s'è rotto le palle e verso la metà ha deciso di fare altro, lasciandomi solitaria vittima di quel desiderio di completezza che mi impone di arrivare alla fine di qualunque pellicola. E arrivare alla fine di questa è stato difficile, eh. Aggiungo che la botta finale me l'ha data leggere nei titoli di coda il nome di Scott Lobdell come unico sceneggiatore. Scott. Lobdell. L'uomo che negli anni '90 ha raccolto lo scettro di Chris Claremont realizzando alcuni dei più begli archi narrativi di Uncanny X-Men e che, assieme a Chris Bachalo, aveva dato vita a Generation X, l'uomo che, come sceneggiatore, ha contribuito all'esilarante Auguri per la tua morte, è riuscito a mettere la firma su questa roba imbarazzante persino per un film di serie Z? Mi direte, vista la nomea di uomo di merda che si è costruito nel corso degli anni (ma cos'è, soffre della stessa malattia di Joss Whedon? Predica benissimo e razzola male?) magari Critters Attack è frutto di bisogni alimentari, ma anche così mettere assieme i quattro ragazzetti più mosci del creato, lo zio sceriffo più inutile mai esistito e un critter buono che, non si sa per quale assurdo motivo, decide di mettere di fatto fine alla propria specie sterminando tutti i maschi, rei di voler distruggere il pianeta Terra, va oltre la mia idea di lavoro fatto solo per staccare un assegno. Per carità, il primo Critters non era un capolavoro ma almeno era divertente, qui invece ci sono giusto un paio di siparietti che dovrebbero essere umoristici ma risultano tristi, posticci e ridicoli (salvo solo la gag del jock belloccio travolto dalla palla di critter) e per far andare avanti la trama vengono compiute anche troppe scelte stupide, la peggiore delle quali è "cercare di convincere la gente che gli alieni esistono, senza mostrare loro l'alieno che ti camalli sulle spalle dentro lo zaino".
L'unica cosa positiva di Critters Attack, tolta la sempre piacevole Dee Wallace, qui ahimé sfruttata troppo poco, è l'artigianalità delle bestiole titolari. Sarà perché il budget non lo permetteva (anche se io voglio sperare che sia proprio perché Bobby Miller, dopo The Cleanse, ha capito che non c'è niente di meglio dei pupazzi) ma Crittes Attack è quasi totalmente privo di CGI e i critter qui sono delle palle di pelo vere, animatronics o peluchotti, chiamateli come volete, dotati della solita, mordace e sanguinosa simpatia che li contraddistingue da anni. A mio avviso deliziosa la versione femminile delle bestiacce, un incrocio abbastanza spudorato tra la dolcezza di Gizmo e i colori di Ciuffo Bianco, tanto bellina che, nei panni della ragazzina protagonista, avrei fatto carte false per portarmela a casa e conservarla come il più prezioso dei tesori. Anche perché, se esiste una divinità del Cinema, gli attori protagonisti non dovranno mai più recitare in alcuna produzione, salvo forse il remake USA de Gli occhi del cuore, quindi tenersi un memento per il futuro potrebbe essere una cosa carina. Ho già detto "lasciate perdere se non siete proprio amanti della saga all'ultimo stadio"?
Del regista Bobby Miller ho già parlato QUI mentre Dee Wallace, che interpreta Dee, la trovate QUA.
Mi è venuita un'idea, sarebbe da proporre a Lobdell un sequel con i critters che finiscono sul set degli "Occhi del Cuore". Secondo me verrebbe molto meglio di questo capitolo. :P
RispondiEliminaQuello pagherei per vederlo!! :D
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