Uno degli horror più attesi dell'anno era Spiral - L'eredità di Saw (Spiral: From the Book of Saw), diretto dal regista Darren Lynn Bousman.
Trama: un emulo dell'Enigmista comincia a fare fuori dei poliziotti corrotti e il Detective Banks è costretto ad indagare...
Prima di cominciare lasciatemi sfogare, come diceva Pappalardo. Ma cosa caspita avete pensato, o produttori di Spiral, quando avete acconsentito alla presenza di Chris Rock nel film? Cosa, nella "veneranda" carriera del nostro, vi ha portati a credere che sarebbe stato adatto all'interno di un thriller horror, soprattutto in un ruolo che comunque richiedeva una certa dose di drammaticità? E' vero, Spiral è, nella sua interezza, delicato come un pugno nei denti, quindi magari l'Actor's Studio era sprecato, però avere un protagonista in costante overacting, che invece di parlare urla e per mostrare ira funesta alternativamente socchiude gli occhi come Seppia il gatto di Boccadasse oppure ne strizza solo uno some Braccio di Ferro, mi ha messo un nervoso tale da pregare questo nuovo Jigsaw di farlo fuori al minuto due. Tanto è il fastidio provocato da Chris Rock che, ovviamente, ha inficiato l'intero giudizio sul film, l'ennesimo, innocuo sequel (stavolta travestito da spin-off) di una saga cominciata nel 2004 come, appunto, thriller horror e continuata nel tempo come torture porn quasi fine a se stesso, in un continuo gioco al rialzo per creare la trappola più sanguinosa ed inguardabile. Stavolta l'inizio prometteva anche bene, perché il nuovo serial killer comincia mosso dal desiderio di ripulire il commissariato dai poliziotti corrotti e l'idea di un Saw vs polizia poteva aprire a tutta una serie di scomode considerazioni legate all'attuale società americana e alle condizioni di un servizio pubblico colmo di marciume e contraddizioni, ma il tutto dura ovviamente un battito di ciglia e la trama a un certo punto vira su una banale storia di vendetta dove alla fin fine il killer perde qualsiasi diritto ad ottenere un minimo di simpatia da parte del pubblico (in generale. Io, onestamente, tifavo per chiunque avesse deciso di fare fuori il detective Banks. E comunque ormai è per me inutile guardare questi film, ho indovinato l'identità del nuovo Jigsaw dopo una quarantina di minuti, con sommo scorno del Bolluomo.).
Espressione intensissima |
Per quanto riguarda la realizzazione, Darren Lynn Bousman è tornato e si vede. Il suo stile tarantolato (ma St. Agatha, l'ultimo suo film che ho visto, era così zarro?), fatto di flash di orrori dalla fotografia vividissima e momenti di velocissimo sclero, non è cambiato dai vecchi Saw e neppure il corollario di gore mortale e a tratti insostenibile che, di fatto, trasforma il film in una mostra di mostri dove l'aspetto thriller diventa quasi trascurabile. Invecchiando, probabilmente, il mio fastidio verso queste torture fini a loro stesse è aumentato e mi sono ritrovata spesso a mugugnare dei "mavaffanculo" o dei "e certo, mettici ancora qualcosa che già non fa abbastanza vomitare il panettone del 1985", mentre il Bolluomo andava direttamente a farsi un giro altrove, quindi o sono diventata moscia io oppure Spiral ha alzato un po' l'asticella del disgusto rispetto ai suoi predecessori (che, a onor del vero, non riguardo dal 2005) quindi potrebbe venire parecchio apprezzato da chi ama il genere. Io, onestamente, mi pongo esattamente nel mezzo e dichiaro questo Spiral senza infamia e senza lode. Non sono mai stata fan della saga, abbandonata al quarto film, quindi non ero particolarmente eccitata all'idea di uno spin-off, ma per quanto riguarda l'aspetto thriller mi sono abbastanza divertita e ho fatto "eew" e "bleah" quando dovevo, quindi anche sul lato disgustorama la pellicola non delude; d'altra parte, guardando all'operazione col cervello inserito e non blandito dalle costanti citazioni a Pulp Fiction, mi è parsa uno spreco di potenzialità con abbondanza di spunti interessanti gettati in caciara, affossata ulteriormente da un attore cane maledetto che non dovrebbe più avvicinarsi agli horror nemmeno per sbaglio, perché non tutti i comici di colore si chiamano Jordan Peele, per nostra sfortuna.
Del regista Darren Lynn Bousman ho già parlato QUI. Chris Rock (Detective Zeke Banks), Max Minghella (Detective William Schenk) e Samuel L. Jackson (Marcus Banks) li trovate invece ai rispettivi link.
Per me film inguardabile sotto tutti i punti di vista
RispondiEliminaAmmetto di avere visto film peggiori, ma ben pochi riescono ad esserlo con questo tipo di budget, quindi capisco benissimo.
EliminaTerribile. Lui poi... Non ho capito se dovesse far ridere o meno. In Fargo, eppure, pare cavarsela!
RispondiEliminaNo secondo me lui puntava proprio alla serietà. oRore!
EliminaEccolo qui. Avrò contato con questo cinque emuli di Saw. Praticamente con lui la Justice League dei killer torturatori.
RispondiEliminaE quanti ne verranno ancora, temo!
Eliminabeh, ha senso, dato che Kramer voleva fondare un culto 😅
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