Trama: All'inizio del diciottesimo secolo, in un territorio popolato da indiani Comanche, atterra un Predator e la giovane Naru, desiderosa di diventare una vera cacciatrice, si ritrova a dovere combattere una strenua battaglia per la sopravvivenza...
Il giorno stesso dell'uscita, di Prey avevano già parlato tutti, chi inneggiando al capolavoro e chi alla becera schifezza. Io nel frattempo ero a godermi il fresco in montagna, quindi mi sono portata a casa il clima positivo nella capoccetta e mi sono presa il tempo di guardare Prey con la mia solita velocità da bradipo, ritrovandomi essenzialmente nel mezzo. Se cercate confronti con gli episodi precedenti della saga di Predator guardate pure altrove, ché a casa Bolla il film di John McTiernan è un cult ma non perché è stato visto e rivisto, au contraire: da piccola non avevo il coraggio di guardarlo e, quando mi sono fatta crescere un paio di palle, l'ho visto giusto un paio di volte, apprezzandolo come merita ma senza rimanere col desiderio di ammazzarmi di ulteriori visioni, quanto agli altri capitoli della saga ho concesso loro solo uno sguardo. Lo stesso capiterà di sicuro a Prey, prequel della saga ambientato nelle praterie popolate da Comanche ed invasori francesi, dove la protagonista Naru ambisce a diventare una cacciatrice nonostante il suo retaggio da guaritrice e si ritrova a mordere un osso ben più grosso del previsto quando un Predator atterra nelle foreste. Il titolo, abbastanza rivelatorio, sposta il fulcro della trama dal mistero dell'alieno, di cui ormai noi spettatori sappiamo praticamente tutto, al racconto di formazione attraverso cui Naru si libera dell'etichetta di "preda", di femmina debole alla quale non dev'essere permesso toccare le armi, e ironicamente sottolinea come anche chi si ritiene invincibile e potente (animali feroci o uomini, comanche o francesi, persino Predator) deve sempre fare i conti col rischio di diventare a sua volta la preda di qualcuno, soprattutto quando si tende a sottovalutare l'intelligenza e la capacità di adattamento a favore della mera forza bruta e dell'istinto.
Nulla di particolarmente nuovo sotto il sole, sia per quanto riguarda la svolta "femminista" della trama, sia per quanto riguarda l'efferatezza di un Predator che prima studia ed affronta gli animali feroci, poi si rende conto che nessuno è feroce e arrogante come l'uomo, il che regala allo spettatore delle belle mattanze tramite armi aliene improprie ma assai efficaci. Prey scorre bene dall'inizio alla fine, si lascia guardare volentieri e non manca di tenere desta l'attenzione dello spettatore non solo tramite la natura sempre infida e mortale di Predator, ma anche grazie all'indubbio carisma della protagonista, Amber Midthunder; discendente della tribù Assiniboine e già esperta in ruoli da dura guerriera (in Legion era strepitosa e non smetterò mai di consigliarvi di guardare una delle serie di supereroi più originale e interessante di sempre), la fanciulla è praticamente perfetta per il ruolo di Naru, soprattutto grazie allo sguardo testardo e intelligente che caratterizza il personaggio. Gli altri membri del cast non sono indimenticabili allo stesso modo, salvo il delizioso cane Sarii che ruba spesso la scena a chi ha la (s)fortuna di dividerla con lui, e in generale la produzione si assesta su quel livello medio-alto tipico delle produzioni pensate per lo streaming "serio" che non riescono mai a diventare qualcosa di più di una film piacevole con cui passare una serata, neppure a livello di regia o fotografia, nonostante le coinvolgenti scene d'azione mi siano piaciute parecchio. Poiché un easter egg e i titoli di coda suggeriscono che potrebbero esserci ulteriori capitoli della saga, spero solo che il livello continui ad essere questo e non diminuisca e, soprattutto, che non si debba cominciare a studiare per godere di un film su Predator, come succede ogni volta che esce un cinecomic targato Marvel!
Del regista e co-sceneggiatore Dan Trachtenberg ho già parlato QUI.
Amber Midthunder interpreta Naru. Adorabile Kerry della serie Legion, ha partecipato a film come Hell or High Water e altre serie come. Americana, anche regista, sceneggiatrice e produttrice, ha 26 anni.
Ovviamente Prey è un prequel che può essere visto da solo ma vi consiglierei il recupero almeno di Predator e Predator 2, poi se l'argomento vi attira aggiungete Predators e The Predator. ENJOY!
Predator 2 l'avevo visto ed è anche recensito nel blog. Continuo a preferire il primo capitolo ma anche il secondo mi aveva dato delle soddisfazioni, cupo e "sporco" com'era!
RispondiEliminaChe è poi quel che si potrebbe dire di tutte le produzioni medio-alte che finiscono direttamente in streaming. Per fortuna esiste ancora la sala!
RispondiEliminaFinalmente l'ho visto anch'io. Premetto che della serie avevo visto solo il primo, con Schwarzenegger... ma dopo 30 e passa anni non è cambiato niente! Hanno messo una pischella al posto del forzuto e trasferito l'azione nel passato, bei paesaggi effetti e costumi, ok, ma la storia è uguale: per fregare il Predator non devi essere forte, devi essere astuto. E stica....
RispondiEliminaSì, la trama di base è molto simile. Cambiano un po' le prospettive.
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