Consigliata da Lucia, ho recuperato anche questo The Seed, diretto e sceneggiato dal regista Sam Walker, che trovate come sempre su Shudder.
Trama: tre amiche vanno in una villa appartenente al padre di una di loro e lì, dopo una tempesta di meteore, trovano vicino alla piscina una ben strana creatura...
Ormai, a 41 anni, dovrei averlo capito. C'è qualcosa, nelle storie aventi per protagonisti degli alieni, che mi repelle, mi annoia e mi disturba, tutto allo stesso tempo. The Seed ha suscitato in me tutte queste reazioni e un po' mi è dispiaciuto, perché il lungo preambolo iniziale mi aveva anche divertita. Le dinamiche che governano le relazioni tra le protagoniste del film, infatti, sono assai gradevoli: abbiamo tre amiche dai tempi della scuola, due che nella vita hanno avuto soldi e successo e la terza, Charlotte, che invece lavora in un negozio di animali e tira a campare. Le prime due, ovviamente, sono connotate come le tipiche influencer dei tempi moderni, soprattutto la prepotente Deirdre, mentre Heather cerca di fare da mediatrice nonostante un carattere pavido, da figlia di papà con daddy issues, e questo scontro di caratteri rendono The Seed un'esilarante commedia anche quando le tre rinvengono lo schifosissimo e puzzolente alieno a bordo piscina, con Charlotte che tenta di proteggerlo dalla volontà delle amiche di farlo fuori e continuare a godersi il dolce far nulla all'interno dell'elegante villa che il destino ha dato in sorte a Heather. Non ci vorrà molto, chevvelodicoaffare, perché la creatura dall'aspetto anche dolciotto, se vogliamo (peccato per quel liquido nerastro che lo ricopre e che avrebbe spinto anche me a calcioruotarlo se non al creatore almeno fuori dalla villa), si riveli un mostrillo infingardo uscito dritto da pellicole come Inseminoid o Antibirth, con tutte le schifide conseguenze del caso. E qui, lo so, è un mio limite, ma qualcosa si è spento in me, forse perché ho cominciato a pensare troppo ad Antibirth, per l'appunto, un film che ho detestato (ma che comunque si è sedimentato, maledizione, nella mia psiche).
Invece di mantenere la goliardia un po' sciocchina dell'inizio, ad un certo punto Sam Walker butta tutto sul pessimismo e fastidio cosmico. E se, da una parte, le sequenze allucinate durante le quali la natura dell'alieno viene rivelata nel modo peggiore hanno il loro perché e sono ottimamente realizzate, così come gli effetti speciali più disgustosi del globo e un paio di idee "alimentari" davanti alle quali volevo morire, dall'altra tutta la tristezza che accompagna il destino delle tre amiche e una mezza svolta "zombie" dell'intera questione mi hanno ammorbata non poco. Sicuramente la colpa è mia, proprio per la mia mancanza d'amore verso un determinato genere di tematiche, perché, nonostante il basso budget, The Seed è un lavoro oggettivamente apprezzabile in quanto ricchissimo di idee, inoltre è molto colorato, "bruciato dal sole", zeppo di momenti esilaranti e retto in buona parte dalle bionde e bitchissime spalle di Lucy Martin, che mi chiedo dove sia stata finora, visto che la sua Deirdre è una delle cose migliori della pellicola. Sì, migliore anche del bestiolino urlante, il cui design, più che un armadillo come continuano a ripetere le storditissime protagoniste, somiglia più a un incrocio tra una tartaruga e uno dei cani-mostro di Ghostbusters, almeno nella sua forma più tenera. Per l'altra forma, ho avuto gli incubi la notte, quindi anche no, grazie!
Se The Seed vi fosse piaciuto recuperate Antibirth. ENJOY!
Dovevo vederlo da tempo ma poi mi era sfuggito, sorpassato da altri film. La tua recensione mi è stata molto utile. Buona giornata.
RispondiEliminaQuesto credo di averlo guardato a maggio, era una recensione programmata ma sono contenta sia utile anche a distanza di mesi: ormai se non sei sul pezzo nessuno legge :D Buona giornata anche a te!
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