L'ultimo film del ToHorror a cui ho voluto dedicare un intero post è A Wounded Fawn, una produzione Shudder diretta e co-sceneggiata dal regista Travis Stevens, approdata proprio ieri sull'adorata piattaforma horror.
Trama: liberatasi dallo spettro dell'ex violento, Meredith cerca di rifarsi una vita e comincia ad uscire con Bruce... peccato che quest'ultimo sia un serial killer!
Il secondo atto, MOLTO debitore dello stile della pittrice nominata poc'anzi (se non la conoscete, andatevi a vedere un paio di quadri su internet), è un incubo mitologico e quasi shakespeariano dove si scatena un caos fatto di bestie antropomorfe, incubi ad occhi aperti e tanto, tantissimo sangue; a tal proposito, il colore rosso, vivido e luminosissimo, fotografato come in un thriller di Dario Argento, è presente in quasi tutte le scene del film come simbolo di inquietante follia, soverchia i personaggi quando Bruce viene sopraffatto dal suo istinto omicida ma è perennemente presente sullo sfondo, vuoi nei complementi d'arredo, vuoi negli abiti o in qualche oggetto di scena, come se fosse inevitabilmente scritto nel destino dei protagonisti. Se il primo atto, quello più thriller, vanta una regia rigorosa e pulita, quasi geometrica, il secondo atto omaggia a tratti il primo Sam Raimi ed è una corsa forsennata intervallata da sprazzi di allucinazioni che ricordano gli horror "artistici" come quelli di Peter Strickland, una sequela ininterrotta di punizioni, interrogatori e catarsi che non si ferma nemmeno nei titoli di coda, a dire il vero l'unica cosa del film che mi ha fatto un po' storcere il naso, perché sembrano davvero non finire mai. Di Josh Ruben ho già parlato e, come ho scritto su, l'ho trovato perfetto, ma il cast femminile non è da meno e le interpretazioni di Sarah Lind e Malin Barr, donne "normali" ma capaci e simpatiche prima, Erinni dopo la violenza, fanno sì che lo spettatore si ritrovi ancora più coinvolto nella vicenda. A Wounded Fawn, secondo me, è uno di quei film che si amano o si odiano ma, di certo, non lasciano indifferenti e rischia di essere una delle visioni più interessanti dell'anno. Non perdetelo!
Del regista e co-sceneggiatore Travis Stevens ho già parlato QUI mentre Josh Ruben, che interpreta Bruce, lo trovate QUI.
"liberatasi dallo spettro dell'ex violento, Meredith cerca di rifarsi una vita e comincia ad uscire con Bruce... peccato che quest'ultimo sia un serial killer!" #mainagioia a livelli epici, direi.
RispondiEliminaE finisse lì! Il #mainagioia vale per tutti in questo film, tranne per gli spettatori che hanno modo di godersi un bellissimo spettacolo :)
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