martedì 5 agosto 2025

Una pallottola spuntata (2025)

Domenica sera sono andata a vedere Una pallottola spuntata (The Naked Gun), diretto e co-sceneggiato dal regista Akiva Schaffer.


Trama: dopo l'apparente suicidio di un ingegnere informatico, l'agente di polizia Frank Drebin rimane coinvolto in una vicenda criminale che coinvolge la sorella del morto e il guru della tecnologia Richard Caine...


Se volete capire la differenza tra gli ZAZ (Jerry Zucker, Jim Abrahams, David Zucker, le menti dietro la trilogia originale de Una pallottola spuntata) e Seth MacFarlane, produttore del remake diretto da Akiva Schaffer, vi basta guardare in sequenza i due film omonimi, quello del 1988 e quello del 2025, come ho fatto io. Certo, il confronto è impari, andrebbe fatto tenendo in conto le opere realizzate all'apice della svogliatezza da entrambe le parti, ma anche così le differenze sostanziali non cambiano. Quello degli ZAZ è un umorismo universale e senza tempo, anche nei momenti di minor efficacia, radicato nei cliché storici della comicità demenziale e parodica, che hanno contribuito a sviluppare, ed è un giusto mix tra situazioni assurde veicolate dalle immagini in movimento e dialoghi surreali, con ovvie concessioni alla sfera sessuale e scatologica. Quello di MacFarlane è un umorismo di grana ancora più grossa, dove le concessioni diventano gag spesso infantili, e che fa ampio uso di un effetto nostalgia rabbioso, di un citazionismo a mitraglia che presupporrebbe una cultura nerd/pop smisurata; è un tipo di umorismo che adoro preso a piccole dosi, come per esempio nelle opere animate che hanno reso famoso MacFarlane, ma che mi lascia indifferente e anche un po' annoiata sulla lunga distanza, come è accaduto durante la visione dei suoi film da regista. Nel film di Schaffer, ciò si traduce, anche per colpa di un adattamento italiano fiacco, in un legacy sequel con tanti momenti di stanca, dove non si ride mai di cuore, neppure di fronte alle molteplici strizzate d'occhio a Una pallottola spuntata, di cui ricalca la trama aggiornandola (?, poi vi spiego perché ho messo un punto interrogativo) al gusto attuale. Frank Drebin Jr., come si intuisce, è il figlio del tenente Frank Drebin e, dal padre, ha ereditato l'invidiabile sicumera con la quale affronta ogni situazione nonostante un'incapacità e una stupidità congenite. Anche lui si ritrova ad avere a che fare con un caso che sembra uscito fuori da un film di James Bond, con tanto di machiavellico complotto ordito da un ricchissimo supercriminale apparentemente immacolato; anche lui si innamora di una femme fatale tenera e pasticciona, in qualche modo legata alle indagini in corso, facendo pace con una vita sentimentale fino a quel momento tragica. Questa è l'ossatura della trama, sulla quale Schaffer e gli altri sceneggiatori hanno innestato una serie di gag più o meno efficaci, davanti alle quali mi sono però spesso chiesta quale fosse il target del nuovo Una pallottola spuntata, da cui il punto interrogativo precedente.


I fan duri e puri di Una pallottola spuntata, ovviamente, hanno urlato allo scandalo, quindi li toglierei dall'equazione, perché dubito che il film fosse dedicato a loro. Le nuove generazioni sono un pubblico altrettanto implausibile, in quanto tantissime gag fanno riferimento a usi, costumi, gruppi e telefilm anni '90/inizio millennio, e rischiano di cadere nel vuoto anche con persone un po' più adulte, come la sottoscritta. Non fraintendetemi, il riferimento a Buffy the Vampire Slayer mi ha scaldato il cuore, ma non ho capito dove fosse l'ironia nella lunghissima sequenza dedicata al TiVo, e ho trovato molto cringe i dialoghi su Black Eyed Peas e Fergie, solo per fare un esempio, o la scelta di riproporre in maniera quasi filologica il "gioco delle ombre" porno di Austin Powers (lo so, Kevin Durand ha esordito proprio nel secondo film della saga, ma sono finezze da nerd). Spettatori di riferimento a parte, un altro problema del nuovo Una pallottola spuntata è Liam Neeson. Sulla carta, era la scelta perfetta, perché un candidato all'Oscar, da anni votato a una carriera di action "seri", poteva fungere da ottimo contrasto con le situazioni ridicole presenti nel film. Purtroppo, mentre Leslie Nielsen perdeva rarissime volte il suo aplomb e l'aura di uomo distinto venuto a trovarsi suo malgrado in un film comico, Neeson scivola spesso in un registro grottesco e caricaturale, e lo stesso vale per Danny Huston, con conseguenze nefaste su quel cortocircuito mentale che spingeva gli spettatori a ridere a crepapelle. All'interno di un cast all star, chi ne esce davvero a testa alta, confermando una rinascita che le auguro continui ancora a lungo, è Pamela Anderson, perfetta per il ruolo di Beth e unita a Neeson da un'alchimia reale, come si è poi visto sui vari red carpet, dove la coppia si è rivelata essere vera, nata proprio sul set. Forse per questo, forse per la presenza della topa impagliata, forse per dei titoli di coda che rispettano lo spirito dell'opera originale, forse per l'appuntamento con svolta horror (praticamente un film nel film), non sono riuscita a volere troppo male al nuovo Una pallottola spuntata. Non vi consiglio di spenderci dei soldi, né di guardarlo se la pellicola del 1988 è uno dei vostri capisaldi, ma quando uscirà in streaming magari vi servirà per passare una serata spensierata.   


Di Liam Neeson (Frank Drebin Jr.), Pamela Anderson (Beth Davenport), Paul Walter Hauser (Ed Hocken Jr.), Danny Huston (Richard Cane), CCH Pounder (Capo Davis), Kevin Durand (Sig Gustafson), Weird Al' Yankovic (se stesso) e Dave Bautista (se stesso) ho già parlato ai rispettivi link.

Akiva Schaffer è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Hot Rod - Uno svitato in moto, Vicini del terzo tipo, Vite da popstar e Cip e Ciop: Agenti speciali. Anche produttore e attore, ha 48 anni. 


Nel film compaiono anche il rapper Busta Rhymes, nei panni del rapinatore interrogato da Frank, e Priscilla Presley, che riprende il ruolo di Jane Spencer in un blink and you'll miss it tra i telespettatori dello spettacolo di capodanno. Una pallottola spuntata è il seguito del film omonimo e di Una pallottola spuntata 2½ - L'odore della paura e Una pallottola spuntata 33 1/3 - L'insulto finale quindi, se vi fosse piaciuto, recuperateli. ENJOY! 

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