venerdì 16 giugno 2023

Weird: The Al Yankovic Story (2022)

Pur non sapendo nulla dell'oggetto della biografia, ho deciso comunque di guardare Weird: The Al Yankovic Story, diretto e co-sceneggiato dal regista Eric Appel.


Trama: il piccolo Alfred Yankovic cresce per diventare il famosissimo compositore di parodie Weird Al, nonostante il disprezzo del padre. Ma la strada del successo, anche per un artista affermato, è zeppa di insidie...


Ciò che mi ha spinta, senza possibilità di ripensamento, a recuperare Weird: The Al Yankovic Story, sono state le foto di scena che mostravano un Daniel Radcliffe impegnato nell'ennesimo ruolo assurdo, con tanto di baffo, ricci e camicia hawaiiana di ordinanza. Di Al Yankovic, infatti, sapevo praticamente quelle due cose che compongono il trafiletto iniziale di Wikipedia, e non erano sicuramente abbastanza da destare il mio interesse, ché sapete come la comicità americana non sia proprio la mia passione (salvo eccezioni meritevoli), eppure il film di Appel è diventato comunque uno dei miei preferiti dello scorso anno. Seguendo il fil rouge della carriera di Al Yankovic, anche il suo biopic è un'esilarante parodia di ogni biografia mai dedicata a dei musicisti rock, in perfetto contrasto con la vita reale di Yankovic, la quale, per quanto straordinaria, pare non sia stata costellata di eccessi legati a donne, droga, alcool o crimine. Ecco dunque che il film comincia con il disappunto dei genitori verso le passioni del piccolo Al (anche se i genitori di quello vero lo hanno incoraggiato fin dall'inizio), la parabola ascendente di questo genere di storie viene estremizzata a livelli inauditi finché il "divino" Al non inciampa nientemeno che in Madonna, malvagia artefice della sua ovvia parabola discendente con autodistruzione annessa, e a un certo punto la trama sbraga, raggiungendo apici di assurdità demenziali che mi hanno lasciata stesa sul divano, incredula e col mal di pancia dal ridere. A differenza di ciò che mi succede solitamente, alla fine di Weird: The Al Yankovic Story non ho avuto bisogno di documentarmi su internet riguardo alla vita del protagonista, perché questa "fantasia" è tutto ciò che mi serve sapere, nella misura in cui rispetta alla perfezione l'allegra follia, infantile quanto volete ma deliziosamente giocosa, del vero Weird Al.


Il punto di forza di Weird: The Al Yankovic Story è dunque il modo in cui la prevedibilità del soggetto si contrappone all'imprevedibilità dell'esecuzione dei vari cliché, con rimandi mai troppo smaccati, e comunque assai originali, ad eventi reali (accorsi però ad altri, vedi per esempio Jim Morrison), biografie musicali, film di formazione e persino pellicole d'azione e horror, alternati alle canzoni che hanno reso Yankovic una stella in patria, tra le quali ho preferito My Bologna e Another One Rides the Bus, probabilmente per il modo geniale con cui sono state introdotte nel film, e Like a Surgeon, commovente parodia del punto più trash raggiunto dal Blonde Ambition Tour di Madonna (sì, questo punto è un po' anacronistico ma, ehi, Weird Al magari aveva predetto il futuro, che ne sapete!). Altro aspetto che ho adorato di Weird: The Al Yankovic Story è la presenza di tantissimi attori che si sono prestati a comparire come guest star, degno accompagnamento alla performance di un Daniel Radcliffe che, patato, cerca in ogni modo di cancellare dalla mente dello spettatore il ricordo di Harry Potter, riuscendoci senza troppi problemi. E' una vera fortuna che il buon Radcliffe sia rinsavito, dopo aver tentato la carta degli horror/fantasy per ragazzine sospiranti che ancora non ne avevano abbastanza del maghetto e vedevano in lui un eroe romanticamente depresso alla Edward Cullen, e abbia deciso di buttarsi nei film e nei personaggi assurdi, perché il suo Weird Al, con gli occhi stralunati da bambino e il fisico scolpito, è una bestia ancora più strana dell'originale ed è l'ennesimo elemento inaspettato capace di far ricordare per lungo tempo quella che rischiava di essere una banale biografia. Purtroppo, nonostante l'appello finale all'Academy, dubito che Weird: The Al Yankovic Story finirà mai nel novero dei biopic degni di essere candidati, quando invece Dio solo sa quanto ci sarebbe bisogno di film simili per rinfrescare un genere che nel giro di un paio di mesi mi uscirà letteralmente dalle orecchie!
 

Di Daniel Radcliffe (Weird Al), Lin-Manuel Miranda (Dottore), Rainn Wilson (Dr. Demento), Julianne Nicholson (Mary), Spencer Treat Clark (Steve), Patton Oswalt (Heckler), Jack Black (Wolfman Jack), David Dastmalchian (John Deacon), Evan Rachel Wood (Madonna) e Seth Green (Radio DJ) ho già parlato ai rispettivi link. 

Eric Appel è il regista e co-sceneggiatore del film. Americano, è al suo primo lungometraggio ma ha diretto episodi di serie come The Office, The Michael J. Fox Show e Son of Zorn. Anche produttore e attore, ha 42 anni. 


Toby Huss interpreta Nick. Americano, ha partecipato a film come Ritorno dal nulla, Giù le mani dal mio periscopio, Jerry Maguire, Indiavolato, Cowboys & Aliens, Bad Milo!, The Invitation, Ghostbusters, Halloween, The Rental, Blonde e serie quali Hercules, The Office, 30 Rock, Criminal Minds, CSI - Scena del crimine, Feud e Outcast; come doppiatore ha lavorato in R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà, Beavis & Butt-Head alla conquista dell'America, Capitol Critters, King of the Hill, Adventure Time, The Cleveland Show e Beavis and Butt-Head. Anche sceneggiatore e produttore, ha 57 anni e due film in uscita. 


"Weird Al" Yankovic interpreta Tony Scotti. Americano, ha partecipato a film come Una pallottola spuntata, Una pallottola spuntata 2½ - L'odore della paura, Una pallottola spuntata 33 1/3 - L'insulto finale, Spia e lascia spiare, Halloween II e a serie quali How I Met Your Mother; come doppiatore ha lavorato in Sabrina, Johnny Bravo, I Simpson, Uncle Grandpa, Adventure Time, Robot Chicken, Teen Titans Go!, My Little Pony: L'amicizia è magica, Bojack Horseman e American Dad!. Anche produttore, cantante, compositore, sceneggiatore, regista e animatore, ha 63 anni e un film in uscita.

Conan O'Brien compare nei panni di Andy Warhol. Se Daniel Radcliffe, la prima scelta di Weird Al per il ruolo di se stesso, non fosse stato disponibile, gli autori avrebbero provato con Adam Driver. Se Weird: The Al Yankovich Story vi fosse piaciuto recuperate Ed Wood, The Anchorman e Morto Stalin se ne fa un altro. ENJOY!

4 commenti:

  1. Dopo quell'oscenità di biopic sulla Houston, ho bisogno di questo!

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    1. Io quello l'ho evitato. Conosco poco la cantante e dai trailer non mi sembrava granché. Almeno, questo è divertente!!

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  2. In un mondo di biografie sui cantanti che mentono, sapendo di farlo, quel genio di Weird Al non poteva che essere più avanti di tutti, con una parodia della biopic, un grande! Per altro si è scelto l'alter ego migliore possibile. Anche il corto del SNL originale era ottimo, anche solo per il cast ;-) Cheers

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    1. Assolutamente d'accordo, Daniel Radcliffe è perfetto per il ruolo. Il corto mi manca, come gran parte delle opere di Weird Al!

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