Visualizzazione post con etichetta avengers - infinity war. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta avengers - infinity war. Mostra tutti i post

mercoledì 2 gennaio 2019

Bolla's Top 5 - Bolluomo Edition 2018

Anche quest’anno la lunga attesa è finalmente finita. Come ormai tradizione, eccovi l’improbabile classifica del Bolluomo relativa ai migliori film che ho visto nel 2018. Ispirandomi al noto spot di Caminionisti in trattoria dello chef Rubio, se vi piacciono le recensioni da intellettuale piene di parole difficili cambiate pagina, questa è una classifica per chi alla nouvelle cuisine preferisce un bel piattone di cacio e pepe, con familiare di birra gelata e rutto libero (cit. il compianto rag. Fantozzi). Passatemi questa metafora culinaria in un periodo di digiuno come questo, ma credo renda bene l’idea. Ora “bando alle ciance”, ancora una volta vi propongo una terna di film relativa ad alcune categorie da me (arbitrariamente) individuate nonché qualche menzione speciale. Registi e produttori cinematografici iniziate a tremare, l’ora del giudizio è arrivata!




Visto che è appena passato il Natale, inizio subito dalla categoria Cartoni animati. Al primo posto senza dubbio Coco. È un film divertente, ma dal significato davvero profondo, tipico dei vecchi classici della Disney (ricordate che “allegria” Dumbo!?). La circostanza che alla fine del film ci fossero gli adulti in lacrime (compresi me e la Bolla) e i bambini che saltellavano nella sala, penso confermi questa mia impressione. Al secondo posto Gli Incredibili 2, perché solo risentire Edna con il vocione di Amanda Lear vale il prezzo del biglietto. Sull’ultimo gradino del podio Il Grinch che ho apprezzato in questa versione cartone animato. Purtroppo mi sono praticamente addormentato dopo la metà del film, ma giuro che la colpa non era di quest’ultimo, ma del periodo lavorativo non proprio dei migliori.



Rimanendo sempre sul divertente (forse nemmeno tanto, visto cosa ha combinato il malefico Thanos) passo alla categoria Marvel. Vince sicuramente Avengers: Infinity War in quanto non pensavo che l’ennesimo film di questo genere uscito nel giro di pochi anni potesse lasciarmi con la bocca aperta, ma c’è riuscito. Al secondo posto, direi a pari merito, Deadpool 2 per la consueta irriverenza tipica del personaggio e Venom, seppure decisamente troppo sdolcinato (l’espressione “benone” usata dal simbionte nel film è più appropriata al pupazzo Uan che a un alieno non proprio pacifico come era E.T.).



Per quanto riguarda la categoria Italiani al primo posto Sulla mia pelle per aver rappresentato il triste caso di Stefano Cucchi e il limite oltre il quale l’uso della forza non dovrebbe mai spingersi. Passando a temi di tenore assai diverso, al secondo posto Loro 1 e, soprattutto, Loro 2. Memorabile la scena del Cavaliere che chiama una perfetta sconosciuta fingendosi un agente immobiliare. Un esempio, caricaturale ma verosimile, del potere della politica. Al terzo posto l’adrenalinico Ride, perché riesce a tenere con il fiato sospeso sino alla fine. Essendo girato in buona parte con telecamere in soggettiva, lo sconsiglio a chi soffre di mal di mare anzi di mal di bici (avete ragione, freddura che potevo risparmiarmi).  



Passando ai film “seri” ispirati a fatti realmente accaduti, oltre al già citato Sulla mia pelle, il mio interesse verso il mondo del giornalismo mi porta a mettere The Post sul gradino più alto del podio. Tuttavia, anche L’ora più buia merita decisamente di essere visto da tutti quelli che amano i film a tema storico. Sempre su questo filone, al terzo posto First man – Il primo uomo poiché riesce a fare comprendere allo spettatore il coraggio, al limite dell’irragionevolezza, dei pionieri dello spazio come Neil Armstrong.



Per la categoria Serie TV vince, senza dubbio, Dark con i suoi salti temporali. Sconsiglio però di vederlo alle 10 di sera, come abbiamo fatto io e la Bolla. Il gioco “personaggio nel presente e stesso personaggio nel passato”, unito ai nomi tedeschi, rendono la visione decisamente complicata. Al secondo posto la terza stagione di Daredevil, in quanto si tratta di una delle serie Marvel che riesce maggiormente a spingere lo spettatore al binge watching (nota pratica, mi assicurano non erotica, che la Bolla mi accusa sempre di non consentirle). Chiude questa terna The Terror molto indicato in questo periodo invernale, specie per chi vive in posti innevati.



Per la categoria Horror il primo posto spetta sicuramente a One cut of the dead. I puristi del genere criticheranno sicuramente l'inserimento di questo film nella predetta categoria, tuttavia, non si può negare che si tratti di un film basato su un'idea davvero geniale: una sceneggiatura su tre "livelli". Vi segnalo, inoltre, Downrange che avevo già commentato a settembre e Veronica per le vostre serate invernali all'insegna della paura.



In conclusione, le immancabili menzioni speciali. Vista la mia simpatia più volte dimostrata per il personaggio di Chewbacca, devo assolutamente citare Solo: A Star Wars Story nel quale è stato dato a Chewbe il ruolo da protagonista che gli compete. Ora attendo con ansia la meritata assegnazione dell’Oscar, soprattutto, per sentire il suo discorso di ringraziamento (ahhhhh ohhhh ahhhhhhhh). Passando poi a un altro tema a me molto caro – ossia la musica e, in particolare, i Queen – qualche parola sul recente Bohemian Rhapsody. Quando si parla di un film su uno dei capisaldi della musica rock è difficile mettere d’accordo tutti. Personalmente ho apprezzato molto questo film, soprattutto nella parte finale, anche se in generale avrei cercato di essere più fedele a come si sono svolti realmente i fatti. Se non altro, mi sembra che questa pellicola abbia avvicinato in molti, anche giovanissimi, alla musica dei Queen. Questo mi pare un bene visto che, a mio parere, il panorama musicale attuale non è proprio così interessante, giusto per essere alquanto diplomatici.   

venerdì 4 maggio 2018

Avengers: Infinity War (2018)

Pur essendo corsi col Bolluomo a vederlo a Trieste, persino in vacanza, capirete bene che solo oggi riesco a buttare giù due righe su Avengers: Infinity War, diretto dai registi Anthony e Joe Russo e coronamento di dieci anni di film Marvel su grande schermo. Il post sarà OVVIAMENTE (anche se ormai lo avrete visto tutti!) SENZA SPOILER ma sarebbe meglio aver visto il film prima di leggerlo!


Trama: il malvagio Thanos sta radunando a poco a poco le Gemme dell'Infinito, che gli consentiranno un potere smisurato. La sua ricerca lo porta sulla Terra, a scontrarsi con quello che resta dei Vendicatori e con altri inaspettati alleati...


La mia paura più grande, alla vigilia di Infinity War, era che gli sceneggiatori e i fratelli Russo non sarebbero riusciti a gestire il calderone di personaggi, storie e sottotrame portate sullo schermo in tutti questi anni. Gli Avengers erano già stati rodati come gruppo dopo alcuni film solitari, d'accordo, ma nel frattempo si sono aggiunti Spider-Man, i Guardiani della Galassia e Doctor Strange, inoltre Thor aveva cambiato decisamente registro... insomma, i rischi potenziali erano due: o ottenere l'effetto "mosaico", appiccicando con lo sputo storie e personaggi che poco o nulla avevano da spartire, oppure arrivare alla fagiolata di macchiette come nei peggiori X-Men, quell'inguardabile elenco di personaggi messi a mo' di elenco da spuntare, con i fan che non sanno se essere felici per la comparsa dell'eroe preferito o mettersi a piangere per la sua inutilità nel contesto. Purtroppo, diciamo che in Infinity War hanno subito quest'ultimo destino Falcon e, in parte, anche War Machine ma a questo posso anche aggiungere un bel "chissenefrega", ché i due personaggi non mi hanno mai detto nulla, per il resto riporto qui quanto scritto su Facebook: come cinecomic, Avengers: Infinity War è un fo**uto capolavoro. Ovviamente, il mio giudizio è quello di chi ha visto i film che hanno portato alla pellicola dei fratelli Russo solo UNA volta, massimo due, quindi non contate su di me per scovare eventuali incongruenze nel delirio di scene post-credits e trame appena accennate che hanno spianato la strada a Thanos e alla sua ricerca delle Gemme dell'Infinito, però da semplice spettatrice mediamente appassionata del genere quasi tre ore così "veloci" ed epiche non me le aspettavo davvero. Infinity War è un film che assesta subito un poderosissimo cazzotto allo stomaco dello spettatore, stroncando sul nascere tutte le accuse rivolte alla Marvel di essere un carrozzone da Carnevale di Rio, e che costruisce il climax finale mettendo assieme pochi eroi per volta, dapprima quelli più "simili" per carattere ed atmosfere o comunque quelli le cui dinamiche avrebbero funzionato meglio, mettendoli a confronto con un essere praticamente inarrestabile e molto determinato. Thanos è il primo villain del Marvel Cinematic Universe a potersi degnamente fregiare di questo titolo, l'unico che probabilmente si imprimerà a fuoco nella memoria degli spettatori e non solo perché "gli piace vincere facile" ma soprattutto per la sua complessità. I ragionamenti che muovono Thanos sono i deliri di un pazzo, è vero, eppure sono pericolosamente condivisibili: salvare mondi condannati dalla sovrappopolazione lasciando fare "al caso" è un'idea folle ma allo stesso tempo in qualche modo "equa" e non interamente malvagia, poiché Thanos non è guidato da egoismo, piuttosto è tormentato dalla consapevolezza di essere una creatura orribile, che per raggiungere i suoi scopi è stato costretto a sacrificare ogni cosa in nome di un'ipotetica salvezza dell'Universo.


Ad affrontare questo villain potentissimo ed inarrestabile troviamo eroi che ne hanno passate di tutti i colori, sono cresciuti con noi e talvolta invecchiati. A far da contraltare ai numerosi momenti comici quasi interamente riservati all'alleanza tra Guardiani della Galassia e Thor e allo spassoso triangolo Iron Man/Doctor Strange/Spider-man, c'è un costante senso di cupezza strisciante che fa morire la risata in gola. A parte il giovane Peter Parker, inesperto "uomo ragno di quartiere" desideroso di mettersi alla prova, tutti gli altri hanno subito perdite enormi e sanno che è solo questione di tempo prima che arrivi una minaccia capace di distruggere tutto ciò che amano; c'è chi è ancora traumatizzato dal primo incontro con la minaccia spaziale e sta cercando di mettere su famiglia, come Iron Man, chi desidera ritagliarsi del tempo per l'amore e l'introspezione, chi è ancora in fuga e non ha smesso un istante di combattere con coraggio, chi ha perso tutto tranne l'orgoglio e il desiderio di vendetta, chi si nasconde dietro una spavalda cazzoneria ma ama la sua assurda famiglia più di qualsiasi altra cosa, chi a causa di un giuramento rischia di perdere la propria umanità e tutti questi eroi, nessuno escluso, noi abbiamo imparato ad amarli, a rispettarli... e sì, a darli per scontati. E' qui che Infinity War cambia le regole, introducendo l'idea concreta della morte e della sconfitta, intrappolando lo spettatore in una corsa sulle montagne russe diretta verso un muro di cemento e capace di lasciarlo col fiato sospeso nell'attesa dell'inevitabile schianto; all'avventura e all'azione si aggiunge dunque l'epicità di piccole e grandi tragedie, accompagnata inoltre da un'introspezione psicologica non facile da trovare in questo genere di film, soprattutto uno così corale. Come ho detto sopra, non a tutti i personaggi viene concesso di svettare sopra la massa, ma alcuni arrivano davvero a brillare di luce propria, Tony Stark su tutti, protagonista di uno dei momenti più intensi e delicati della pellicola, senza dimenticare un Dio del Tuono finalmente temibile e fiero come si confà ad una divinità, i sempre adorabili Guardiani della Galassia (Rocket, mi hai spezzato il cuore!!), per finire con un bimbo ragno costretto a diventare adulto nel peggiore dei modi. Non so se è l'influenza Disney ma a 'sto giro ci sono "momenti Bing-Bong" (cit. Doc Manhattan) come se piovessero e chiunque non ne rimanga toccato nel profondo è una persona malissimA.


Avevo detto niente spoiler quindi la pianto lì, aggiungo solo un paio di righe sulla realizzazione tecnica dell'opera. Pur non sapendo una mazza di regia e montaggio e pur capendo anche da sola che i due Guardiani della Galassia e Thor: Ragnarok avevano molta più personalità rispetto a Infinity War, mi pare comunque che i fratelli Russo abbiano fatto il loro sporco lavoro senza che allo spettatore venisse voglia di cavarsi gli occhi. Sia le scene di combattimento con pochi personaggi sia quelle corali (per esempio il delirio Wakandiano) mi sono sembrate ben dirette e chiare, fracassone quanto basta ma senza esagerare, con gli effetti speciali ben amalgamati all'azione reale e ai fantascientifici mezzi inseriti negli incredibili sfondi alieni. Ho apprezzato molto il tentativo di creare un prodotto dallo stile coeso che lasciasse comunque spazio ad alcune strizzate d'occhio ai fan delle varie franchise, espresse vuoi con l'utilizzo di una colonna sonora particolare (vedi l'introduzione ai Guardiani della Galassia), vuoi con movimenti di macchina inconfondibili come quelli "alla Inception" di Doctor Strange, vuoi con una generale aria "sbarazzina" e fresca, chiaro omaggio a Spider-Man: Homecoming, piccoli tocchi che a mio avviso hanno ravvivato il mosaico vendicatore. Da non fan dei fumetti mi sono comunque esaltata non solo davanti all'egregio trucco dei seguaci di Thanos, a sua volta molto meno brutto e pupazzoso di quanto lasciassero presagire trailer e foto di scena, ma soprattutto davanti al fighissimo costume nuovo di Spider-Man e ad alcuni cambi di look come quello di Chris Evans, decisamente migliorato rispetto ai tempi in cui era un minchietta sbarbatello e precisino (per contro la Vedova Nera bionda perde parecchio, eh)... ma tutto, letteralmente, scompare davanti all'eleganza del finale. Tranquillo, silenzioso, definitivo. E noi muti, tutti gli spettatori, a guardarci in faccia ancora sconvolti da quanto avevamo visto, ché uno può leggere tutti i fumetti che vuole e bene o male far spallucce davanti a certe cose ma se queste "cose" sono scritte bene e al loro interno c'è anche solo un pizzico di cuore, non basta tutta l'esperienza del mondo a salvarci dallo shock, quando ti colpisce a tradimento.


Dei registi Anthony e Joe Russo ho già parlato QUI. Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Chris Hemsworth (Thor), Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk), Chris Evans (Steve Rogers/Captain America), Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova nera), Don Cheadle (James Rhodes/War Machine), Benedict Cumberbatch (Doctor Strange), Tom Holland (Peter Parker/Spider-Man), Chadwick Boseman (T'Challa/Pantera nera), Zoe Saldana (Gamora), Karen Gillan (Nebula), Tom Hiddleston (Loki), Paul Bettany (Visione), Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff/Scarlet Witch), Anthony Mackie (Sam Wilson/Falcon), Sebastian Stan (Bucky Barnes/Soldato d'inverno), Idris Elba (Heimdall), Peter Dinklage (Eitri), Benedict Wong (Wong), Dave Bautista (Drax), Vin Diesel (voce di Groot), Bradley Cooper (voce di Rocket Raccoon), Gwyneth Paltrow (Pepper Potts), Benicio del Toro (Il Collezionista), Josh Brolin (Thanos), Chris Pratt (Peter Quill/Star-Lord), Sean Gunn ("corpo" di Rocket), Samuel L. Jackson (Nick Fury, non accreditato) e Cobie Smulders (Maria Hill, non accreditata) li trovate invece ai rispettivi link.

Danai Gurira interpreta Okoye. Americana, famosa per il ruolo di Michonne in The Walking Dead, ha partecipato a film come My Soul to Take - Il cacciatore di anime e Black Panther, inoltre ha doppiato un episodio della serie Robot Chicken. Ha 40 anni.


William Hurt interpreta il Segretario di Stato Thaddeus Ross. Americano, lo ricordo per film come Stati di allucinazione, Brivido caldo, Il grande freddo, Gorky Park, Figli di un dio minore, Jane Eyre, Michael, Dark City, Lost in Space, A.I. - Intelligenza artificiale, The Village, A History of Violence, Syriana, L'incredibile Hulk, Robin Hood e Captain America: Civil War, inoltre ha partecipato a serie quali Il tenente Kojak e Incubi e deliri. Anche produttore, ha 68 anni e due film in uscita.


Carrie Coon interpreta Proxima Midnight. Americana, ha partecipato a film come L'amore bugiardo - Gone Girl, The Post e a serie quali The Leftovers - Svaniti nel nulla e Fargo. Anche produttrice, ha 38 anni e due film in uscita.


Kerry Condon è la voce originale di Friday. Irlandese, ha partecipato a film come This Must Be the Place, Dom Hemingway, Avengers: Age of Ultron, Captain America: Civil War, Spider-Man: Homecoming, Tre manifesti a Ebbing, Missouri e a serie quali The Walking Dead e Better Call Saul. Ha 35 anni e due film in uscita.


L'immancabile Stan Lee compare nel film nei panni di autista dello scuolabus. Nell'attesa che esca, l'anno prossimo, il sequel ancora senza titolo di Infinity War (nel quale arriverà Captain Marvel, come pronosticato dalla scena post-credit vista a fine film, e torneranno Ant-Man, Wasp e Occhio di Falco), dovete assolutamente recuperare Captain America: Il primo vendicatoreIron ManIron Man 2, L'incredibile HulkThor , The Avengers, Iron Man 3Thor: The Dark WorldCaptain America: The Winter SoldierGuardiani della GalassiaGuardiani della Galassia vol. 2, Avengers: Age of UltronAnt - ManDoctor StrangeCaptain America: Civil WarSpider-Man: Homecoming , Thor: Ragnarok e Black Panther. ENJOY!


giovedì 26 aprile 2018

(Gio)WE, Bolla! del 26/4/2018

Buon giovedì a tutti e saluti da Trieste! Sto scrivendo questo post il giorno prima della partenza quindi speriamo davvero di essere nella città della Bora oggi, ché qui la sfiga è sempre dietro l'angolo. Prevedo di andare al cinema anche qui per un paio di sere, visto anche i titoloni in uscita oggi, intanto vediamo quello che è arrivato a Savona. ENJOY!

Avengers: Infinity War
Reazione a caldo: Hyyyype!!
Bolla, rifletti!: Lo so, ormai i cinepanettoni a fumetti dovrebbero avermi stufata ma... ooooh, al diavolo, chi sto prendendo in giro?? Potrebbe essere l'ultima volta che vedrò Robert Downey Jr. nei panni di Iron Man quindi correrò al cinema con un misto di ansia e voglia di piangere forte, sperando che il baraccone messo in piedi in anni di film non crolli sulla testa di tutti i coinvolti come un castello di carte.

Loro 1
Reazione a caldo: Ho preventivamente paura.
Bolla, rifletti!: Temo l'effetto "Nymphomaniac" con questo film sul Silvione nazionale diviso in due parti ma Sorrentino è Sorrentino, su. Il 10 maggio uscirà la seconda parte quindi ho tutto il tempo di recuperarlo anche la settimana prossima direi. Così intanto si saranno spente tutte le voci di blogger, facebook, anteprime che sicuramente avranno intasato il web già da martedì.

Tu mi nascondi qualcosa
Reazione a caldo: Sì, che non ho voglia di andare a vedere questo film...
Bolla, rifletti!: Tre storie d'amore "strane", tra investigatori privati, uomini senza memoria e pornodive. Andrei a vederlo solo per Battiston ma credo aspetterò dei passaggi televisivi, ché questa settimana c'è già troppa ciccia.


Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...